Monte Ocone

Con la Roby optiamo di fare qualcosa di vicino e tranquillo giusto per fare due passi.
Mi viene in mente di fare un po' di avanscoperta in territorio imagnino, che a parte il Resegone e Valcava conosco poco.
Parcheggiamo nei pressi del Laghetto del Pertüs, posto molto carino e tranquillo se non frequentato nei fine settimana, quando è letteralmente preso d'assalto.
Imbocchiamo una larga sterrata che dalla Forcella Alta passa in prossimità di alcune case prima di addentrarsi nel bosco e raggiungere il cosiddetto Convento, una struttura ormai abbandonata posta a 1.180 m di quota.
Finora il percorso si è svolto in discesa. Ormai addentrati nel bosco, proseguiamo in piano lungo il sentiero fino al Passo del Pertüs, dove il sentiero si biforca: è possibile rimanere alle pendici di Ocone e Corna Camozzera per giungere fino alla Passata, punto di partenza del Sentiero delle Creste al Resegone, oppure intraprendere la salita al Monte Ocone e da lì proseguire lungo la cresta.
Prendiamo questa ripidissima seconda via che sale nel bosco con una pendenza spacca fiato, e che in breve ci porta in vetta all'Ocone a quota 1.351 m.
In verità, nonostante croce e cartellonistica la indichino come vetta principale, questa sarebbe solo un'anticima e la cima vera e propria andrebbe raggiunta tramite un impervio sentiero di cresta che penso sia veramente poco frequentato.
Nei pressi della cima termina anche una ferrata che ha nomea di essere una delle più complesse della nostra regione.
Ad ogni modo non ci avventuriamo oltre e dopo una breve pausa in vetta ripartiamo per la stessa via; nel primo tratto la discesa è anche peggio della salita, la pendenza si fa davvero sentire.
Il giro tutto sommato è breve e regala un bel primo piano del Resegone, si vedono distintamente sia la Punta Cermenati sia il Rifugio Azzoni.