Heij Bärg (2472 m) - SKT


Publiziert von tapio , 3. Dezember 2013 um 19:03.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum: 1 Dezember 2013
Ski Schwierigkeit: WS+
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Biela   Gruppo Pizzo Quadro 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 1000 m
Abstieg: 1000 m
Strecke:Bosco Gurin (1480 m) – Ferder (1547 m) – Metschu (1615 m) – Üssar Rissùart - Bann, bivacco (2104 m) – Bann, bivio (2232 m) – Herli Sattel (2420 m) – Heij Bärg (2472 m) – Bann, bivio (2232 m) - ritorno via Bort, Teil, Rissuart e Schwändli – Bosco Gurin (1480 m)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Ascona - Losone – Ponte Brolla – Valle Maggia – Cevio – Rovana – Bosco Gurin
Kartennummer:map.geo.admin.ch

Questa montagna dal nome esotico, Heij Bärg, non è altro che una delle vette che circondano Bosco/Gurin, terra walser d’elezione (da qui l’origine del nome). Ostica verso S, lungamente ostica a W (un’interminabile costiera rocciosa che si confonde con il predetto versante S) la Heij Bärg si lascia salire da N, esigendo però un seppur breve deposito sci. Volendo tralasciare l’aspetto dell’attuale scarsità di neve, nel complesso una gita entusiasmante: non troppo faticosa ma nemmeno elementare, svoltasi in una giornata dalla meteo cristallina  ed “assaggiando” quasi tutte le varietà di neve possibili (se si escludono i lastroni di ghiaccio…).

Salgo, come già nella gita dell’anno scorso con meta Bann, attraverso il sentiero estivo che parte da Ferder (frazione di Bosco), che, in versione bianca, risulta abbastanza selvaggio (per esemplificare, inadatto alla discesa, almeno a mio parere).

Il doppio guado del riale non costituisce un problema: i due ponticelli, ancorché stretti e carichi di neve, si lasciano attraversare, naturalmente con circospezione. Il tratto ripido sopra il cascinino inferiore di Bann, che in estate presenta un canapone di sicurezza, lo evito sulla sinistra (per chi sale). La ripidità rimane uguale, ma noto delle chiazze d’erba che, una volta tolti gli sci, offrono una sensazione di sicurezza superiore rispetto al tratto predetto (aggiungiamo anche che, a causa della mia inguaribile “pigrizia invernale”, tutto quello che mi porta ad evitare di calzare rampanti o ramponi è sempre ben accetto).

Oltre il bivio superiore di Bann noto un gruppetto di scialpinisti che, ad una certa distanza, segue le mie tracce (peraltro solitarie fin dalla partenza…). Io non sono certo un fulmine, ma evidentemente a loro sta bene così, meglio piano ma su traccia piuttosto che veloce tracciando… Passato tutto il falsopiano di Herli (quello sotto lo Strahlbann per intenderci) con qualche affondamento (la zona è il regno dei massi, per cui qualche buco, con lo scarso innevamento attuale, è inevitabile) affronto la ripida salita rivolta a W (gelida…) che porta al colletto denominato Herli Sattel. Da qui la Heij Bärg è poco più di un cocuzzolo, seppure abbastanza ripido.

Salgo sci ai piedi finché la ripidità lo permette, poi deposito gli sci in zona sicura e riprendo la salita: i ramponi non sono necessari, visto che lo scarpone affonda quel tanto che serve per poter continuare la progressione in sicurezza, e non c’è segno di ghiaccio. Noto che il quartetto che mi seguiva si è diviso: due aspettano alla sella e due seguono le mie orme verso la cima. La salita si svolge sul versante NE per poi passare, nell’ultimo tratto, al N pieno. Qui è necessario non avvicinarsi  troppo al crinale W a causa delle cornici, sotto le quali il salto è altissimo.

La vetta attuale – nevosa – è un po’ più in alto rispetto al punto in cui è posizionato l’ometto: comunque raggiungo anche quello, per completezza, anche se la mia permanenza dura solo alcuni minuti: il colletto è il luogo ideale per fare pausa, per cui riprendo subito la via del ritorno. A metà discesa incrocio i due skialper che stanno salendo, scambio due parole e successivamente mi reimpossesso degli sci. In breve sono al colletto dove faccio la conoscenza anche degli altri due, uno dei quali, Jimmy (se la memoria non mi fa difetto…), si presenta come assiduo compagno di arrampicate di Glauco Cugini. Altre due chiacchiere, poi loro si congedano, mentre io resto a godermi il sole in compagnia di una buona birra e di un po’ di cioccolato.

Per la discesa scelgo una via alternativa (da Herli in poi): né quella di salita, né quella che si raccorda alle piste, ma la via “intermedia” (più o meno: Bort, Teil, Rissuart e Schwändli), seguendo le tracce di salita del quartetto testé incontrato (una via “invernale” in tutto e per tutto, senza pericolosi guadi ma con alcuni brevi tratti moderatamente ripidi – di qui il PD+ - in cui tracce di salita senza sci fanno immaginare un ipotetico ~40° o giù di lì; l’ultimo tratto è nel bosco).

Incontro come detto molti tipi di neve: cartonata (in alto), dura portante (bella!), primaverile (per poco) e anche della bella polverella (nei tratti in ombra o con poco sole). Addirittura le ultime curve prima di giungere a Bosco sono su soffice polvere! Le piste non le tocco mai, anche se nell’ultimo tratto mi avvicino parecchio. All’arrivo nella gelida Bosco tolgo solo gli scarponi - per ragioni di guida - e mi sposto a Cerentino (al sole!!!) per completare le operazioni di s/vestizione. All’ingresso del parcheggio faccio in tempo a salutare due persone note, di cui una molto famosa nel campo del giornalismo (nonché mio concittadino…).

Bella giornata di montagna, ora aspettiamo la neve vera…!

 

 

                    Salita: 3 ore e 30’ (tracciando) – Discesa: 1 ora

Tourengänger: tapio


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Kommentare (10)


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Winterbaer hat gesagt:
Gesendet am 3. Dezember 2013 um 19:44
Ciao Fabio!
Quando ho letto il nome della tua nuova destinazione, ho pensato, che fosse in Finlandia e so che tu ami la Finlandia. Strani nomi che avete nel Ticino:-)!
Una cima per un Winterbär(g):-)

Tanti saluti

Uschi

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Dezember 2013 um 22:06
Ciao Uschi!
Sì, è vero, la prima parte del nome ricorda la Finlandia... ma la seconda (Bärg) ha troppe consonanti: il finlandese è la lingua delle vocali, tre contro una sarebbe davvero troppo :-), semmai il contrario!
In realtà è un nome walser, l'antica popolazione pioniera delle migrazioni attraverso le Alpi, e questo è il motivo per cui si trovano simili nomi in Ticino, in Piemonte e anche nel Canton Grigioni (che non è vicinissimo al Vallese). Non tanto distante da casa mia c'è un paese, Ornavasso, il cui nome è una diretta italianizzazione del walser Urnwasch.
Resta il fatto che si tratta evidentemente di una cima proprio adatta ad un Winterbär(g)... :-)))

Ciao, tanti saluti a te,

Fabio

MicheleK hat gesagt: Poco heij
Gesendet am 3. Dezember 2013 um 21:31
Palesemente il toponimo da 'Heu' fieno... Poca neve ? Arriva arriva...
Ciao
Michele

tapio hat gesagt: RE:Poco heij
Gesendet am 3. Dezember 2013 um 22:11
Tra fieno e neve, alla fine si è visto poco di tutto, e spero quindi che la tua profezia si avveri (per ora le previsioni, almeno fino al 10 dicembre, e almeno a sud delle Alpi, parlano di sole e assenza di precipitazioni di qualunque tipo). Vedremo...

Ciao, Fabio

veget hat gesagt:
Gesendet am 3. Dezember 2013 um 21:35
Ciao Fabio,
anche oggi riesci a cavare dalla Tuo cilindro.....Hai una conoscenza (unica) di quel territorio....Quante novità!!! Complimenti..Inoltre essere spesso solo, denota una grande sicurezza, Bravo!!!
Buona continuazione!!
Eugenio

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Dezember 2013 um 22:17
Ciao Eugenio,
devo dire che il Tuo entusiasmo è davvero contagioso: anche io mi entusiasmo nel leggere i Tuoi commenti sempre meditati e sempre gentili (nonchè sempre generosi!!!)
Per quanto riguarda la zona di Bosco, ormai penso di aver annoiato tutti con i miei report: sono già un buon numero in invernale, notevolmente aumentato da quelli in estiva. Mi stupisco come ci sia ancora qualcuno che "osi leggerli". Ma ho sempre la scusa di presentare di volta in volta le mutate condizioni... ... ...
Grazie mille e buona continuazione anche a Te,

ciao, Fabio

bigblue hat gesagt: pensavo Norvegia....avrei perso!
Gesendet am 3. Dezember 2013 um 21:57
Ciao Fabio,
come Uschi, anche io, suggestionata forse dalla copertina della tua relazione, per un attimo ho pensato: "ma dove si è involato".....Norvegia forse? o chissà dove?.....una volta scorse le foto, il lampeggiare del Pizzo Stella.....ho anche capito esattamente dove eri posizionato.....questa cima, solo la tua grande conoscenza di quelle zone.......io al quiz, avrei perso! Quindi hai già assaggiato quasi tutte le versioni della "bianca", non male pero' e molto ma molto interessante, la bella salita finale zompettata a piedi, la mia passione. Poi aver tracciato per altri che hanno sfruttato la scia...beh, soddisfazione.
Vedo che il mestiere si è incarnato molto bene.....oltre al freddo:-).
Complimenti a te!
Ciao
Pia

tapio hat gesagt: RE:pensavo Norvegia....avrei perso!
Gesendet am 3. Dezember 2013 um 22:34
Ciao Pia,
anche Norvegia poteva essere, forse ancor più di Finlandia... ma ero soltanto a Bosco, dove ci sono i Walser che tu ben conosci...
È vero, ho potuto assaggiare parecchie versioni della bianca, ma rimane il fatto che in giro non ce n'è tantissima e forse anche salendo di quota non cambia un granchè... forse qualche pendio a Nord... dovrei chiederti consiglio, a te che hai un certo fiuto per la materia :-)
Riguardo alla scia: era un bel po' che non mi capitava quindi, pur non trattandosi di una maratona, è stato bello vedere ricalcare la propria traccia: per una volta sono stato anch'io d'aiuto a qualcun altro :-), non sempre a ruota!
Grazie mille Pia (anche per il mestiere, per il quale sono in debito con te)

Ciao, Fabio

scarabeo84 hat gesagt:
Gesendet am 4. Dezember 2013 um 08:42
Bravo U Tapio :-)
gb

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Dezember 2013 um 21:53
Grazie mille, U Peppo :-)))

Saluti all'altra sponda! Ciao, Fabio


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