Fumadiga (2010 m) - SKT


Publiziert von tapio , 26. November 2013 um 20:17.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:24 November 2013
Ski Schwierigkeit: ZS-
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Gridone 
Aufstieg: 1050 m
Abstieg: 1050 m
Strecke:Croce di Cortaccio (980 m) – Cortaccio (1067 m) – Pensevrone (1233 m) – Vantarone (1410 m) – Alpe Voièe (1648 m) – salita in direzione WSW verso la Punta Cruit – a quota 1950 cambio di direzione (verso N) – Bocchetta di Valle (1948 m) – Fumadiga (2010 m) – ritorno per la stessa via
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Brissago è un incantevole paese sulle sponde del Lago Maggiore, dotato di molte frazioni di montagna e situato a 6 km da Cannobio e una decina da Ascona. Cortaccio si raggiunge prendendo la strada per Piodina e salendo oltre.
Kartennummer:map.geo.admin.ch

Ancora una volta è la meteo a dettare le condizioni. Le previsioni parlavano di grigiore diffuso durante la mattinata e di schiarite nel pomeriggio: una buona occasione per passare la giornata in famiglia. Ma al risveglio le cose appaiono subito diverse dal previsto: azzurro in cielo... Tanto vale sfruttare l’inaspettata novità positiva ed inaugurare la stagione scialpinistica. Il progetto si materializza immantinente: Fumadiga, e che Fumadiga sia! Non ci sono mai salito in estiva, pur andandoci molto vicino, e questa è l’occasione buona. Per il Gridone ormai è tardi (ed in più ci sono già andato decine di volte, seppur mai in versione SKT), inoltre la lunga traversata dalla cima 2138 (la prima) fino alla vetta vera e propria (la quarta elevazione) è già lunga in estiva, figuriamoci adesso… Tanto più che arrivo a (Croce di) Cortaccio, sopra Brissago, alle 10.00, un orario nemmeno più da bancari, ma quasi da “signorine buonasera”…

Salgo sul sentiero estivo portando gli sci a mano fino a Pensevrone: non che ciò sia necessario, è solo per risparmiare un po’ le solette (che comunque solleciterò al ritorno…). Calzo gli sci e raggiungo prima Vantarone e poi l’Alpe Voièe, su un sentiero non troppo lineare, sciisticamente parlando. Qui cominciano le prime folate di vento. Il mio abbigliamento consta di: 1) maglietta termica; 2) maglia termica; 3) maglia tecnica; 4) giacca anti-vento, e qui aggiungo volentieri: 5) la giacca a vento “delle grandi occasioni”. In più, bandana e fascia copri-orecchie (entrambe), sopra le quali, a mo’ di sigillo, appongo anche il berretto. Mi rifiuto di inalberare anche la maschera “naso-bocca-gola” (stile Actarus), ma a ben vedere, non ci sarebbe stata male neppure quella.

Arrivato a quota 1730, proprio di fronte ad Avaiscia, mi rendo conto che il riale che scende a N della punta Cruit è invalicabile (forse un passaggio potrebbe essere ipotizzato perdendo quota, ma chi me lo fa fare?). Decido allora che per raggiungere la Bocchetta di Valle, l’obiettivo minimo di giornata, salirò a S del riale, aggirandone “la sorgente”, in modo da portarmi immediatamente sotto la cresta SE del Gridone in un punto compreso tra la menzionata punta Cruit e la prima cima del Gridone stesso, quella di quota 2138. Salgo su un pendio non stracarico, ma comunque “bello pieno” e più o meno sotto la verticale della punta Cruit, un centinaio di metri sotto di essa, non appena il vallone del riale di cui sopra si esaurisce in un piccolo avvallamento, lo valico, con visibilità molto ridotta.

Mi aspetta un traverso non breve, con un pochino di discesa. La bufera infuria, le lenti degli occhiali sono cosparse di goccioline sia all’esterno che all’interno, ma ormai la Bocchetta di Valle è lì alla mia portata, per cui ignoro la resilienza delle condizioni meteo e proseguo. Alla Bocchetta di Valle vengo investito dal soffio ingente di Eolo, che dalle Centovalli decide di emettere un afflato da par suo.

La vetta della Fumadiga è lì vicina, non sia mai che ci si debba arrendere a pochi passi dalla vetta (ormai il vento non mi ha ancora buttato a terra, lo dovrà fare proprio negli ultimi metri???).

Salgo quindi, trovando la prima neve dura di giornata (il vento deve aver spirato a lungo da quelle parti…). Arrivato a quella che sembra la cima, mi accorgo che c’è ancora una piccola crestina da valicare, non più larga di uno (1) sci (“la stretta cresta”, secondo la guida del CAS), con evidente esposizione sia a destra che a sinistra. Quella ventina di metri critici la percorro, passo dopo passo, con massima circospezione, uno sci dopo l’altro e saggiando la tenuta della cresta nevosa. Verso destra l’abisso rimane; a sinistra, invece, il pendio dopo un po’ si riapre e così guadagno la quanto mai sudata vetta della Fumadiga.

L’ometto di vetta è qualche metro sotto di me in direzione della Cresta dei Lenzuoli. Va bene, sono più in alto dell’ometto di vetta e date le condizioni proibitive lascio perdere l’ormai classico brindisi di vetta (oltretutto dovrei brindare tra me e me, stucchevolmente) e mi preparo a ri-valicare la cresta nevosa. Il ritorno è più agevole dell’andata e, sempre con le pelli sotto i legni, rientro in Bocchetta, pronto a ripercorrere il traverso dell’andata. Riguadagnato quota, arrivo di nuovo verso i 2000 m, sotto i Cruit, dove si materializza “il magico momento di spellare”. La zona è un po’ più riparata rispetto alla bocchetta, ma comunque l’impresa si rivela ardua a causa del vento… alla fine le pelli finiscono nello zaino come in ogni buona scialpinistica che si rispetti, ed io sono pronto ad affrontare la prima discesa della stagione. 

La discesa non è di quelle “storiche”: all’inizio sono un po’ legato, poi qualche bella curva su polvere e poi l’angusto sentiero, ricco di ontani, non permette che poche variazioni sul tema. Più in basso la neve è più pesante e qualche grattata va messa in conto. In un modo o nell’altro riguadagno Pensevrone, e poco sotto “mi gusto” un po’ di portage (giusto per non farsi mancare niente e “dare un indirizzo classico” alla stagione futura…). Come che sia, questa Fumadiga, oggi, ha richiesto un grande impegno, per cui sono più che contento  di aver aperto la stagione skialp in questo modo. La birra di vetta, riportata fino al punto di partenza, suggella il tramonto sopra Cannobio tinto di rosa. Per i prossimi giorni, per chi può andare in montagna, è previsto bel tempo…

 

Nota tecnica: sia l’itinerario 725a per il Gridone (da Cortaccio alla quota 2138) sia l’itinerario 726 della Guida scialpinistica del CAS per la Fumadiga (da Mergugno) riportano come difficoltà AD-. Sia perché Gabuzzi e Cavallero ne sanno sicuramente più di me, sia per le condizioni odierne, non mi discosto da quanto da loro espresso, cioè AD- (potrebbe andare bene anche un PD+, ma, come detto, preferisco conformarmi a chi ha l’autorità e le conoscenze per compilare una guida pubblicata sotto l’egida del CAS).

 

 


Tourengänger: tapio


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Kommentare (15)


Kommentar hinzufügen

froloccone hat gesagt:
Gesendet am 26. November 2013 um 20:31
Foto spettacolari!!!!!Complimenti ALE

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. November 2013 um 21:30
Ciao Ale, grazie per la gentilezza, è tutto merito della Natura che sa sempre come sorprenderci!
Ciao, Fabio

froloccone hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. November 2013 um 19:14
Sante parole!!!!!!!!!!

veget hat gesagt:
Gesendet am 26. November 2013 um 20:41
Ciao Fabio, come gita d' apertura della lunga stagione skialp, Ti ha messo alla prova non poco, Da brividi il resoconto degli ultimi metri della cima..(conosco la bestia , in abito estivo). Complimenti !!!! Come sempre relazione e foto da manuale...
Eugenio

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. November 2013 um 21:36
Ciao Eugenio, grazie mille! Un po' di vento era previsto, ma considerando che le sponde del Lago Maggiore non possono certo essere paragonate al Sempione sotto quel profilo, contavo di trovare meno difficoltà. Ma alla fine... il dado è tratto, speriamo che "la lunga stagione skialp" possa porgere anche l'altra guancia, quella più docile...
Grazie per le Tue generosissime parole, a presto,
Fabio

bigblue hat gesagt: e che baffi!!!
Gesendet am 26. November 2013 um 21:14
Un inizio con i "baffi"......complimenti!!!
Ciao Fabio
Pia

tapio hat gesagt: RE:e che baffi!!!
Gesendet am 26. November 2013 um 21:44
Ciao Pia, sei molto gentile e ti ringrazio per quanto dici, very much indeed! Spero che la stagione che sta iniziando possa riservarti / e riservarci delle belle salite e delle altrettanto stupende discese...
Ciao, Fabio

bigblue hat gesagt: RE:e che baffi!!!
Gesendet am 26. November 2013 um 22:14
.....veramente un bellissimo percorso......e poi con la magia del lago a specchio.....un valore aggiunto sempre....le foto lo raccontano.....
Ciao
Pia

tapio hat gesagt: RE:e che baffi!!!
Gesendet am 26. November 2013 um 22:43
Il detto "Ul Lagh Magiur l'è un paradis...etc etc" lo conosci già: se al lago aggiungiamo la neve, il binomio deve per forza essere qualcosa di fascinoso, come tu sicuramente sai benissimo :-)))

Ciao, Fabio

Poncione hat gesagt: RE:e che baffi!!!
Gesendet am 26. November 2013 um 23:19
D'accordissimo, tanto tanto fascino, come ho constatato io stesso al vicino e più modesto Morissolo.
E complimenti per la scelta dell'itinerario.

Ciao

tapio hat gesagt: RE:e che baffi!!!
Gesendet am 26. November 2013 um 23:42
Ogni gita è diversa e ogni neve è diversa (per esempio la neve di sabato - che ho avuto il piacere di toccare con mano, seppur brevemente - era sicuramente ancora più "ovattata" di quella che ho potuto trovare domenica). Tra l'altro l'idea di partire da quota lago è qualcosa che ha sempre incontrato il mio gusto, per cui ribadisco i complimenti per il Morissolo (oltre al coraggio di affidarsi completamente ai mezzi pubblici). E grazie mille per i complimenti!

Ciao, Fabio

pm1996 hat gesagt: ... che inizio ...
Gesendet am 27. November 2013 um 19:03
... alla grande ...
Ciaoooo

Paolo

tapio hat gesagt: RE:... che inizio ...
Gesendet am 27. November 2013 um 21:21
Ciao Paolo, grazie, ...e speriamo di poter mettere i legni almeno una volta sullo stesso pendio nel corso dell'inverno!

Ciao, Fabio

Felix hat gesagt:
Gesendet am 29. November 2013 um 21:01
come bigblue:
veramente un bellissimo percorso!

saluti

Felix

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. November 2013 um 23:35
Grazie mille Felix,

è un percorso non sempre fattibile, a causa delle condizioni dell'innevamento (siamo pur sempre lontani dalla cresta principale delle Alpi), ma se si riesce, vale la pena di provarci :-)

Viele Grüsse, Fabio


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