Gran Paradiso
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
17-19 giugno 1988: Gran Paradiso, 4061 metri.
Secondo ed ultimo dei miei 4000, se si esclude una ripetizione del Breithorn Occidentale.
Gita organizzata con i miei amici Angelo e Mauro.
Decidiamo di fare la salita al sabato, per non trovare affollamentoal rifugio, per cui partenza il venerdì mattina con arrivo a Pont, da dove con calma saliamo al Rifugio Vittorio Emanuele.
Sabato mattina dopo colazione partiamo per la salita; la temperatura è alta, e la neve è molle; si fatica a procedere e raggiunto il ghiacciaio ci leghiamo: primo è Angelo, il più esperto; secondo Mauro, il meno esperto; ultimo io.
Si sale lentamente, sprofondando nella neve; ci sono parecchie altre cordate, qualcuna che sale velocemente, ma la maggior parte tiene un passo tranquillo.
Nel frattempo il cielo si rannuvola, rendendo ancora più suggestivo il paesaggio.
Salendo però la neve resta sempre molle; lentamente ci avviciniamo alla cima, ma arrivati alle ultime rocce la neve ancora molle e bagnata rende rischioso un breve ma esposto passaggio.
A questo punto Angelo decide di rinunciare alla cima, anche se mancano ancora pochissimi metri.
Però io e Mauro siamo lo stesso soddisfatti della bella salita.
Breve sosta, poi scendiamo, si stà facendo tardi.
Arrivati al Rifugio è già quasi sera; per non fare il viaggio di ritorno col buio, chiediamo se c'è ancora qualche posto libero, e nonostante sia sabato ce ne sono ancora.
Passiamo qui un'altra notte, poi la domenica mattina la sorpresa: ora che dobbiamo scendere la neve è gelata e bella dura!
Andrà meglio la prossima volta, mi son detto ...
Alla prossima
Ciao
Stefano
Secondo ed ultimo dei miei 4000, se si esclude una ripetizione del Breithorn Occidentale.
Gita organizzata con i miei amici Angelo e Mauro.
Decidiamo di fare la salita al sabato, per non trovare affollamentoal rifugio, per cui partenza il venerdì mattina con arrivo a Pont, da dove con calma saliamo al Rifugio Vittorio Emanuele.
Sabato mattina dopo colazione partiamo per la salita; la temperatura è alta, e la neve è molle; si fatica a procedere e raggiunto il ghiacciaio ci leghiamo: primo è Angelo, il più esperto; secondo Mauro, il meno esperto; ultimo io.
Si sale lentamente, sprofondando nella neve; ci sono parecchie altre cordate, qualcuna che sale velocemente, ma la maggior parte tiene un passo tranquillo.
Nel frattempo il cielo si rannuvola, rendendo ancora più suggestivo il paesaggio.
Salendo però la neve resta sempre molle; lentamente ci avviciniamo alla cima, ma arrivati alle ultime rocce la neve ancora molle e bagnata rende rischioso un breve ma esposto passaggio.
A questo punto Angelo decide di rinunciare alla cima, anche se mancano ancora pochissimi metri.
Però io e Mauro siamo lo stesso soddisfatti della bella salita.
Breve sosta, poi scendiamo, si stà facendo tardi.
Arrivati al Rifugio è già quasi sera; per non fare il viaggio di ritorno col buio, chiediamo se c'è ancora qualche posto libero, e nonostante sia sabato ce ne sono ancora.
Passiamo qui un'altra notte, poi la domenica mattina la sorpresa: ora che dobbiamo scendere la neve è gelata e bella dura!
Andrà meglio la prossima volta, mi son detto ...
Alla prossima
Ciao
Stefano
Tourengänger:
stefano58

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (2)