Gaggio... non dalla via classica
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Un Gaggio "inconsueto", almeno per me!
Partiamo spediti da Gnosca, quindi dal fondovalle. Il sentiero si inerpica neanche fosse un sentiero "verzasca-style"... non perde un metro, non molla un attimo...
non sono un fanatico delle cifre, dei metri di dislivello, dei m/h in salita... ma quando ci fermiamo a Piottella ed infine alla Cima d'Aspra, il risultato appare chiaro... 1600m di dislivello in poco più di 2h e 30 minuti.
Fin qui la fatica si è fatta sentire solo negli ultimi metri... nelle gambe ho questi sforzi... ma non gli altri !!! ci sono ancora ca. 500 m di dislivello da fare prima di arrivare al Gaggio e... si sono fatti sentire.
La gioranta, cominciata di buon auspicio con un bel sole e splendidi colori autunnali, nonostante la previsione meteo ottimistica, si chiude... tanta nebbia, un poci di freddo...
percorriamo la cresta dalla Cima d'Aspra, passando da Cimetta fino al Gaggio, con la nebbia che va e viene. Ed è subito magia! Anche la nebbia regala emozioni.
Mai troppo difficile, tra rododendri e sottobosco dapprima, e poi su cresta rocciosa facile, si arriva agevolmente alla vetta del Gaggio. Sono pure numerose le tracce di capre e pecore. Sull'ultimo bastione incontriamo pure dei vecchi bollini rossi che ci fanno abbandonare di pochi metri il filo della cresta, reso anche umido e viscido dalla nebbiolina, per passaggi di quasi sentiero molto più abbordabili.
Meritatissima la bottiglia di Morcote in vetta al Gaggio!
Scendiamo dalla "normale" verso la capanna Albagno e Mornera, da dove prendiamo la funivia per tornare al piano.
Stupendo giro autunnale, da riproporre in questo periodo e magari con un poco di sole in più !!!
Partiamo spediti da Gnosca, quindi dal fondovalle. Il sentiero si inerpica neanche fosse un sentiero "verzasca-style"... non perde un metro, non molla un attimo...
non sono un fanatico delle cifre, dei metri di dislivello, dei m/h in salita... ma quando ci fermiamo a Piottella ed infine alla Cima d'Aspra, il risultato appare chiaro... 1600m di dislivello in poco più di 2h e 30 minuti.
Fin qui la fatica si è fatta sentire solo negli ultimi metri... nelle gambe ho questi sforzi... ma non gli altri !!! ci sono ancora ca. 500 m di dislivello da fare prima di arrivare al Gaggio e... si sono fatti sentire.
La gioranta, cominciata di buon auspicio con un bel sole e splendidi colori autunnali, nonostante la previsione meteo ottimistica, si chiude... tanta nebbia, un poci di freddo...
percorriamo la cresta dalla Cima d'Aspra, passando da Cimetta fino al Gaggio, con la nebbia che va e viene. Ed è subito magia! Anche la nebbia regala emozioni.
Mai troppo difficile, tra rododendri e sottobosco dapprima, e poi su cresta rocciosa facile, si arriva agevolmente alla vetta del Gaggio. Sono pure numerose le tracce di capre e pecore. Sull'ultimo bastione incontriamo pure dei vecchi bollini rossi che ci fanno abbandonare di pochi metri il filo della cresta, reso anche umido e viscido dalla nebbiolina, per passaggi di quasi sentiero molto più abbordabili.
Meritatissima la bottiglia di Morcote in vetta al Gaggio!
Scendiamo dalla "normale" verso la capanna Albagno e Mornera, da dove prendiamo la funivia per tornare al piano.
Stupendo giro autunnale, da riproporre in questo periodo e magari con un poco di sole in più !!!
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