Poker di Rifugi ... con Barba !
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Giro-rifugi, ovvero quatar (anche cinch o dudes) con il Barba
Questa escursione, doveva essere proprio tutt’altro, ma le previsioni ed eventi personali di qualcuno, hanno cambiato i piani. Le previsioni sono state la sorpresa del weekend, chi ha controllato la situazione meteo durante la settimana scorsa, ha visto un sabato con poca acqua, ma piovoso, ed una domenica ricca … di precipitazioni. L’ appuntamento con la solita banda viene rimandato. Per fortuna il Barba mi propone una sgambata in Val Biandino, sono l’ unico che ancora non c’e’ stato, e la voglia di camminare è tanta, oltre a quella di conoscere una zona di cui ho sentito tanto parlare. Per il Barba, è PIU’ che una classica, con varianti è una zona che frequenta da decine e decine di anni, i sassi e le piante più vecchie lo salutano quando passa … Ad Introbbio saliamo in auto fino al secondo ponte, una 4x4 è consigliabile, non tanto per la strada, quanto per qualche buca e i profondi scoli per l’ acqua. Alle 7:30 parcheggiamo a Q1070 e ci incamminiamo sulla sterrata, o meglio la “cementata” che sale a fianco del torrente Troggia, che scorre impetuoso per le recenti e continue piogge. Alle 8:15 siamo al bivio a Q1464, poco prima del cippo 55° Brigata Rosselli, abbandoniamo la strada per uno dei sentieri (numero 40) che sale al Pio X, passando dal Baitello, il famoso “baitello dell’ Amore”. Il sentiero ora “rampa” bene, si inerpica con vari zig-zag fino all’enorme costruzione del Pio X Q1670, se ho ben capito una colonia estiva. Ho il tempo di prendere fiato ma per poco, perché ora si sale ancora molto decisi verso la bocchetta, il Passo del Camisolo Q2020, ma massima elevazione di oggi. Non piove, e a dire il vero non pioverà del tutto, ma foschia e nebbia nascondono ogni cosa, la visibilità è spesso a poche decine di metri. Ma al passo riconosco senza dubbi la Grassi, la famosa Grassi di cui il Barba ci ha tanto parlato, e che spesso ho visto nei report di altri. Breve discesa e ci fermiamo per una pausa di una quindicina di minuti al calduccio del rifugio a Q1987. Prendiamo un caffè, e scambiamo quattro chiacchere con la simpatica rifugista, che ovviamente il Barba conosce da tempo. Dopo la pausa ripartiamo, il Barba scalpita, e ne ha ragione visto il giro che ha in mente. Proseguiamo sul sentiero verso il Pizzo dei Tre Signori, che oggi purtroppo vedrò solo nelle foto nei rifugi, per poi deviare verso una bocchetta a Q2004 che ci riporta in Val Biandino, lo scoprirò poi perché non si vede proprio nulla. Scendiamo dai duemila sotto i mille novecento, e proseguiamo con un lungo saliscendi seguendo la testata della Val Biandino, direzione Lago del Sasso. Il sentiero è ben battuto, ci sono due tratti attrezzati con catene, il primo in diagonale per 4-5 metri, il secondo per calarsi in verticale per 3mt circa, poi passaggi un poco esposti, niente di preoccupante ma le rocce viscide e l’erba secca e bagnata obbligano alla massima attenzione. Non si vede quasi nulla, senza il Barba Tom-Tom che va a memoria a volte bisognerebbe tirar fuori la cartina (elettronica), ma la marcia prosegue tranquilla. Per qualche attimo il Barba mi mostra il rifugio S.Rita, il prossimo da raggiungere, ma non … così vicino. Alle 10:55 siamo al bivio per il Lago del Sasso Q1921, che in cinque minuti raggiungiamo, bellissimo il laghetto, con le acque scure e trasparenti, il Barba mi indica i percorsi per il Pizzo, che resta ben celato tra le nubi, ma le tante spiegazioni di sentieri e caminetti, me lo fanno “sentire” sopra le nostre teste, peccato, ma resta la ragione per tornarci. Ripartiamo, ora su un traverso che sale portandosi sopra il rifugio S.Rita, le salite mi rallentano, ed il Barba pazienta. Alle 11:57 siamo alla bocchetta che ospita il S.Rita, le poche conoscenze geografiche mi fanno correre a guardare giù la Val Varrone, con il rifugio omonimo, anche questa valle manca nel mio “libro visite”, lacuna da colmare. Mi piace il rifugio S.Rita, facciamo pausa anche qui, visto l’orario niente caffè, qui un bianco-sporco, e chiacchere con il rifugista, molto simpatico. Mi colpisce un cartello dietro al bancone del bar, che cito a memoria: Listino prezzi Un caffè 3,4€Un caffè grazie 2,5€ Buongiorno, un caffè per cortesia 1,5€
Ci racconta anche la storia di quel messaggio, ma … non sarò io a svelarla.
Prendiamo accordi per una eventuale uscita con ciaspole in inverno, il posto merita proprio, e la salita dalla Val Varrone non sembra Mission Impossible. Come parere del tutto personale, come posizione, vista, tranquillità, preferisco questo rifugio. Iniziamo ora una lunga discesa, quando si apre un po’ vedo la Val Biandino, comincio a capire bene il giro che abbiamo fatto oggi. Alle 12:28 siamo al terzo rifugio, la Madonna della Neve Q1598, niente consumazione, ma visita alla bella chiesetta, e via discesa verso il quarto rifugio, il Tavecchia, dove il Barba è “di casa”, conosce “il Mauro” da tempo immemorabile, i suoi figli e nuore che gestiscono il “casermone” del Tavecchia. Ore 12:50, in anticipo di dieci minuti rispetto le previsioni iniziali di Luciano (ma lo sai che in discesa “ul pes al me mena in giò”). Gambe sotto il tavolo alle 13:00, dopo ben 12Km percorsi, oltre 1200mt di dislivello relativo in quasi cinque ore di cui 4 di cammino. Pranzo gustoso e “a volontà”, difficile rialzarsi dopo … Bis di primi (riso e orecchiette), una serie di secondi cervo, fegatini, scaloppine, peperonata, formaggi, cotechino, accompagnati da polenta e ben innaffiati di rosso, poi caffè, grappa, amari. Ce la prendiamo comoda-comoda, ormai il giro è concluso, e poi dopo una mangiata del genere, al massimo potrei rotolare giù fino al parcheggio …
Alle 15:43, soddisfatti di tutto (della passeggiata e del pranzo), scendiamo i 3 km che ci dividono dal parcheggio, dove arriviamo in poco meno di 40min.
E’ stata una piacevole giornata, un grazie a Luciano/Barba per la compagnia, la pazienza nelle tante attese, e la guida con spiegazioni che mi fatto capire e conoscere questa bella zona, conoscenza sicuramente da approfondire … Giorgio
Vista da Luciano - (
Niente di più, ha spiegato Giorgio come è andata. Ciao a tutti
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