Cavalcando le Creste del Tamaro e del Motto Rotondo
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Dopo il girare a vuoto di settimana scorsa in Val Strona decido di giocare in casa, tra le montagne amiche, e rispolvero un mio vecchio progetto. Riguardava il fare in un sol colpo tutte le creste del Monte Tamaro unendo a ciò anche la salita del colatoio che incide il versante Sud del Motto Rotondo. A parte quest’ultimo le creste le conoscevo a menadito, come molti di noi, ma non le avevo mai salite tutte in una unica giornata. Così, col percorso preparato in vari tronconi per giocarmela un po’ a braccio, mi reco all’Alpe di Neggia, la base più vicina alla vetta del Tamaro, e inizio la mia salita lungo la cresta NO per comodo sentiero. Qui l’idea era di trovare, se possibile, una via diretta lungo la cresta Ovest; avevo per questo individuato un punto dove deviare sulla dx e salire ricercando tracce in questa direzione. Così ho fatto e andando a fiuto nell’erba folta seguendo flebili tracce di calpestìo sono salito alla dx del Tamaretto, bel torrione isolato e dall’aria inaccessibile. Qui ho cercato di proseguire ma dopo qualche tentativo ho dovuto traversare a sx incrociando di nuovo il sentiero comodo. A questo punto ho deciso di raggiungere con esso la vetta del Tamaro; il tratto finale percorre la cresta N e arriva in cima. Dall’alto si può vedere subito sotto la vetta, a Ovest, una costruzione che credo contenga apparecchiature meteo ma la cresta che scende verso il Tamaretto appare priva di qualunque sentiero o traccia. Chiuso il primo capitolo mi dirigo rapidamente verso la Bassa di Indemini scendendo per la cresta Sud e giunto ai cartelli indicatori devio a sx per il sentiero che porta alla Bocchetta del Motto Rotondo, abbandonandolo poco dopo per una traccia in erba folta che punta a NE. Intanto guardo ansioso il canale/colatoio che scende dal Motto Rotondo e che da anni mi affascina; visto d’inverno è ancora più bello. Qui devo aprire una parentesi e ringraziare subito l’amico siso per avermi fornito le indicazioni di G.Brenna quando ancora non avevo i suoi libri. Si consiglia di avvicinare la base del canalone seguendo il sentiero 703 che porta alla Bocchetta di Campo per abbandonarlo dopo una pinetina intersecando il canalone stesso. Di lì si dovrebbe risalirlo tra pietre ed erbacce evitando a sx un paio di massi incastrati. Ecco tutto! Vederlo da vicino già mi impensieriva per via della ripidità o almeno di quella che sembrava essere una bella pendenza che per circa metà viene misurata in 90%. Però mi dicevo: “Comincia ad andare lì sotto; poi con la tecnica di ‘poco alla volta’ ti alzi pian piano e magari scopri che non è così terribile!”. Purtroppo non sono riuscito a raggiungere la base. A circa metà dell’avvicinamento ogni traccia di passaggio si perde in un pavimento di rododendri che celano anche bei saltini e buche. Ho fatto 1+1=2 e ho deciso diversamente. Tornato poco indietro sono salito alla Bocchetta del Motto Rotondo e qui ho arrampicato, divertendomi, la sua cresta Ovest anziché seguire il sentiero per la Capanna Tamaro. Giunto in vetta sono andato a vedere lo sbocco del canalone e…..visto da lassù non sembrava neanche così pericoloso. Per completare la giornata ho rifatto la cresta Ovest del Motto Rotondo e poi per la cresta Est del Tamaro sono giunto per la seconda volta in vetta. Sono poi ridisceso per la cresta Nord fino ad arrivare al cartello per Alpe Neggia. Qui ho tentato in tutti i modi di capire se c’era modo di seguire la cresta in direzione del Poncino della Croce fino alla sella di q.1700 m da dove si può ridiscendere all’Alpe di Neggia sulla sx. Questo perché quello era il tratto che mi mancava della cresta Poncino della Croce-Poncione del Macello (vedi). Anche qui il tappeto di rododendri risultava impenetrabile e quindi ho deciso di abbandonare e di tornare all’auto. In conclusione un bel giro in posti ultraconosciuti e ultradescritti dove recentemente
Poncione ha fatto il suo “defaticamento” dopo un tris di tremila e dove invece io mi sono “affaticato” ma ho avuto anche le mie soddisfazioni e…..le mie tribolazioni; purtroppo scegliendo volentieri il terreno “avventura” mi imbatto spesso in qualche smacco!
I tempi:
Località |
Tempo parziale |
Progressivo |
Parcheggio Alpe di Neggia |
0 |
0 |
Tamaretto |
0:54 |
0:54 |
Monte Tamaro |
0:45 |
1:39 |
Bassa di Indemini |
0:21 |
2:00 |
Punto abbandono sentiero 703 |
0:25 |
2:25 |
Bocchetta M.Rotondo |
0:45 |
3:10 |
Motto Rotondo |
0:29 |
3:39 |
Bocchetta M.Rotondo |
0:37 |
4:16 |
Monte Tamaro |
0:18 |
4:34 |
Parcheggio Alpe di Neggia |
1:22 |
5:55 |
Pillole….del giretto:
Dislivello 1016 m
Lunghezza totale 10,7 km
Tempo totale lordo 5h55’
Soste totali 35’
Tempo totale netto 5h20’

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