Un Tamaro "defaticante"
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Non avevo ancora fatto in tempo a smaltire "l'ubriacatura di tremila" in Val Piumogna, la quale mi aveva letteralmente sfiancato, ed eccomi ancora in piedi la mattina dopo per un'altra uscita (l'ultima prima di rientrare al lavoro, ahimè...) promessa all'amico Danilo.
Si tratta, tuttavia, di un giro "di ripiego" in quanto altre erano le intenzioni iniziali, ma un po' per stanchezza, un po' per l'esigenza di dover tornare a casa non molto tardi rieccomi salire per l'ennesima volta su una vetta molto amata quale il Monte Tamaro.
Fare un'escursione, seppur breve, come questa con ginocchia ancora a pezzi e un mal di testa fortissimo non è proprio il massimo della vita, ma ecco il miracolo della montagna... Dopo le quasi 12 ore del giorno prima, rimettere i piedi su un sentiero ha l'esatto effetto opposto ed è quasi più riposante e "defaticante" che starsene a letto qualche ora in più per smaltire la fatica. Sarà l'aria fresca e pulita che troviamo (non meno salubre di quella della Val Piumogna), o il piacere di ripercorrere sentieri che conosco a memoria, o ancora il profumo inebriante dei rododendri, ma la stanchezza, i dolori, il mal di testa svaniscono nel nulla.
Tutto questo non fa che contribuire ulteriormente a farmi amare questa montagna in ogni suo aspetto, ringraziandola di esistere.
Si tratta, tuttavia, di un giro "di ripiego" in quanto altre erano le intenzioni iniziali, ma un po' per stanchezza, un po' per l'esigenza di dover tornare a casa non molto tardi rieccomi salire per l'ennesima volta su una vetta molto amata quale il Monte Tamaro.
Fare un'escursione, seppur breve, come questa con ginocchia ancora a pezzi e un mal di testa fortissimo non è proprio il massimo della vita, ma ecco il miracolo della montagna... Dopo le quasi 12 ore del giorno prima, rimettere i piedi su un sentiero ha l'esatto effetto opposto ed è quasi più riposante e "defaticante" che starsene a letto qualche ora in più per smaltire la fatica. Sarà l'aria fresca e pulita che troviamo (non meno salubre di quella della Val Piumogna), o il piacere di ripercorrere sentieri che conosco a memoria, o ancora il profumo inebriante dei rododendri, ma la stanchezza, i dolori, il mal di testa svaniscono nel nulla.
Tutto questo non fa che contribuire ulteriormente a farmi amare questa montagna in ogni suo aspetto, ringraziandola di esistere.
Tourengänger:
Poncione

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