Salita ai laghi di deleguaggio
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Avevo bisogno di passare una giornata in montagna lontano dal casino e... da altre persone possibilmente facendo un'uscita tranquilla visto che l'allenamento è poco, con la morosa decidiamo quindi di andare ai laghi di deleguaggio che non avevamo mai visto.
Sveglia alle 5.00 e partenza per Premana, parcheggiamo poco distante dalla sede della CAMP e imbocchiamo il sentiero che comincia proprio di fronte alla Camp.
Tutta la prima parte del percorso è nel bosco, il fresco del mattino e l'ombra degli alberi lo rendono piacevole. Arriviamo all'Alpe di Deleguaccio e proseguiamo dietro le case verso il primo lago.
Si comincia a vedere la luce del sole che sale da dietro il monte, cerchiamo di arrivare prima di lui per non morire dal caldo. Procediamo senza incertezze perché il sentiero è sempre ottimamente indicato. Attraversiamo 2-3 volte i fiumiciattoli che hanno origine dai laghi e arriviamo al primo lago, bello, azzurrissimo e l'acqua è ad una temperatura interessante :)
Breve pausa per godersi la vista e il panorama, finora sul percorso abbiamo incontrato una sola persona, alla baita che c'è nei pressi del lago i proprietari (credo) stanno facendo dei lavori, si sente andare un generatore, senza indugiare oltre proseguiamo per il secondo lago.
Saliamo circumnavigando parzialmente il lago sulla destra per poi imboccare l'ultimo tratto con un'ottantina di metri di catene, tratto comunque semplice (io non sono di certo uno scalatore, anzi!). In verità a salire non le ho praticamente utilizzate se non in un attraversamento effettivamente esposto e per sola "sicurezza".
Dopo una mezz'oretta giungiamo quindi al secondo lago, e li ci fermiamo a pranzare e a far riposare i piedi nelle fredde acque del lago alle cui spalle ancora c'è della neve.
Siamo completamente soli, nel silenzio più totale, per godercelo quasi non parliamo neanche tra di noi.
Non ci tratteniamo comunque troppo perché il sole è ormai alto e non c'è un briciolo d'ombra. Ci incamminiamo per il ritorno ripercorrendo la strada a ritroso, ecco che a scendere le catene di prima tornano invece decisamente utili sia a me che alla morosa che adotta una tecnica di discesa ginocchia-sedere non proprio ortodossa ma alla fine funzionale :) La discesa è tutta al sole il che la rende un po' noiosa, arrivati quasi alla fine il caldo si è fatto davvero pesante, fortunatamente l'ombra del bosco ci fa respirare un po'.
Arrivati sulla strada asfaltata tappa obbligatoria al bar per una birra gelida e poi di nuovo nel forno con le ruote per il rientro a casa.
Sveglia alle 5.00 e partenza per Premana, parcheggiamo poco distante dalla sede della CAMP e imbocchiamo il sentiero che comincia proprio di fronte alla Camp.
Tutta la prima parte del percorso è nel bosco, il fresco del mattino e l'ombra degli alberi lo rendono piacevole. Arriviamo all'Alpe di Deleguaccio e proseguiamo dietro le case verso il primo lago.
Si comincia a vedere la luce del sole che sale da dietro il monte, cerchiamo di arrivare prima di lui per non morire dal caldo. Procediamo senza incertezze perché il sentiero è sempre ottimamente indicato. Attraversiamo 2-3 volte i fiumiciattoli che hanno origine dai laghi e arriviamo al primo lago, bello, azzurrissimo e l'acqua è ad una temperatura interessante :)
Breve pausa per godersi la vista e il panorama, finora sul percorso abbiamo incontrato una sola persona, alla baita che c'è nei pressi del lago i proprietari (credo) stanno facendo dei lavori, si sente andare un generatore, senza indugiare oltre proseguiamo per il secondo lago.
Saliamo circumnavigando parzialmente il lago sulla destra per poi imboccare l'ultimo tratto con un'ottantina di metri di catene, tratto comunque semplice (io non sono di certo uno scalatore, anzi!). In verità a salire non le ho praticamente utilizzate se non in un attraversamento effettivamente esposto e per sola "sicurezza".
Dopo una mezz'oretta giungiamo quindi al secondo lago, e li ci fermiamo a pranzare e a far riposare i piedi nelle fredde acque del lago alle cui spalle ancora c'è della neve.
Siamo completamente soli, nel silenzio più totale, per godercelo quasi non parliamo neanche tra di noi.
Non ci tratteniamo comunque troppo perché il sole è ormai alto e non c'è un briciolo d'ombra. Ci incamminiamo per il ritorno ripercorrendo la strada a ritroso, ecco che a scendere le catene di prima tornano invece decisamente utili sia a me che alla morosa che adotta una tecnica di discesa ginocchia-sedere non proprio ortodossa ma alla fine funzionale :) La discesa è tutta al sole il che la rende un po' noiosa, arrivati quasi alla fine il caldo si è fatto davvero pesante, fortunatamente l'ombra del bosco ci fa respirare un po'.
Arrivati sulla strada asfaltata tappa obbligatoria al bar per una birra gelida e poi di nuovo nel forno con le ruote per il rientro a casa.
Tourengänger:
egarzi

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