Pizzo Alto anello da Premana
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Escursione con Francy nelle splendide e selvagge vallate latearali della Valvarrone.
La meta odierna è il Pizzo Alto, situato sulla dorsale che separa Valvarrone e Val Lesina.
Partenza da Premana in direzione dell'Alpe Deleguaggio. Il sentiero sale lungo la valle del Varroncello, e copre quasi metà dello sviluppo complessivo della salita.
Il nucleo si trova infatti a quasi 1.700 metri, in posizione molto panoramica ed è composto da un nutrito gruppo di baite tenute davvero molto bene.
Oltrepassata Deleguaggio, si sale ancora per raggiungere lo splendido Lago inferiore (2.100 metri circa), adagiato in una bellissima conca.
Si entra ora nel vivo del percorso per raggiungere la vetta: lasciato il lago alla nostra sinistra, il sentiero compie un traverso in direzione di un canalino attrezzato, da risalire con attenzione, che termina proprio davanti ai due piccoli specchi d'acqua che compongono il Lago superiore di Deleguaggio (2.250 m circa).
Lasciato il lago alle spalle, si segue ora il percorso dell'Alta Via della Valsassina, che prosegue verso Est a mezza costa con pendenze molto più blande.
La grande croce di vetta del Pizzo è ora visibile davanti a noi. La si può raggiungere tramite una traccia che si snoda sulla sinistra e che risale ripidamente gli ultimi metri.
Si tratte di una cima molto panoramica, e in giornate terse la visibilità è davvero eccezionale. Non è stato il nostro caso; dopo esserci fermati una buona ora in vetta, alcuni nuvoloni neri provenienti da Est si dirigono rapidamente sopra la nostra testa.
Cominciamo a scendere lungo lo stesso itinerario di salita, con l'intento di abbandonare la traccia nei pressi del Cortese Alto (2.300 metri circa) e percorrere la cresta in direzione Sud.
Una violenta grandinata ci colpisce in pieno e rende le rocce umide quanto basta per farci desistere dall'idea di proseguire lungo questo itinerario. Siamo ancora a quota piuttosto elevata e il percorso deve affrontare ancora 1.300 metri di dislivello.
Optiamo per una rocambolesca discesa per prati puntando a una baita diroccata che vediamo sotto di noi, raggiungendola più di sedere che di gambe. Da qui riusciamo a intuire una via di discesa verso Premaniga, ancora 600 metri di dislivello sotto di noi, raggiungendo questo bel nucleo ad un orario veramente improponibile.
Affrontiamo l'ultimo pezzo di discesa da Premaniga a Premana completamente fradici e al calar della sera.
Lo sviluppo dell'escursione è stato comunque interessante, toccando luoghi di scarsa o nessuna frequentazione (abbiamo incrociato forse 2 persone lungo tutto il percorso) e, tutto sommato, è andata bene: i danni di guerra ammontano a una sola zecca infilata nella coscia!
La meta odierna è il Pizzo Alto, situato sulla dorsale che separa Valvarrone e Val Lesina.
Partenza da Premana in direzione dell'Alpe Deleguaggio. Il sentiero sale lungo la valle del Varroncello, e copre quasi metà dello sviluppo complessivo della salita.
Il nucleo si trova infatti a quasi 1.700 metri, in posizione molto panoramica ed è composto da un nutrito gruppo di baite tenute davvero molto bene.
Oltrepassata Deleguaggio, si sale ancora per raggiungere lo splendido Lago inferiore (2.100 metri circa), adagiato in una bellissima conca.
Si entra ora nel vivo del percorso per raggiungere la vetta: lasciato il lago alla nostra sinistra, il sentiero compie un traverso in direzione di un canalino attrezzato, da risalire con attenzione, che termina proprio davanti ai due piccoli specchi d'acqua che compongono il Lago superiore di Deleguaggio (2.250 m circa).
Lasciato il lago alle spalle, si segue ora il percorso dell'Alta Via della Valsassina, che prosegue verso Est a mezza costa con pendenze molto più blande.
La grande croce di vetta del Pizzo è ora visibile davanti a noi. La si può raggiungere tramite una traccia che si snoda sulla sinistra e che risale ripidamente gli ultimi metri.
Si tratte di una cima molto panoramica, e in giornate terse la visibilità è davvero eccezionale. Non è stato il nostro caso; dopo esserci fermati una buona ora in vetta, alcuni nuvoloni neri provenienti da Est si dirigono rapidamente sopra la nostra testa.
Cominciamo a scendere lungo lo stesso itinerario di salita, con l'intento di abbandonare la traccia nei pressi del Cortese Alto (2.300 metri circa) e percorrere la cresta in direzione Sud.
Una violenta grandinata ci colpisce in pieno e rende le rocce umide quanto basta per farci desistere dall'idea di proseguire lungo questo itinerario. Siamo ancora a quota piuttosto elevata e il percorso deve affrontare ancora 1.300 metri di dislivello.
Optiamo per una rocambolesca discesa per prati puntando a una baita diroccata che vediamo sotto di noi, raggiungendola più di sedere che di gambe. Da qui riusciamo a intuire una via di discesa verso Premaniga, ancora 600 metri di dislivello sotto di noi, raggiungendo questo bel nucleo ad un orario veramente improponibile.
Affrontiamo l'ultimo pezzo di discesa da Premaniga a Premana completamente fradici e al calar della sera.
Lo sviluppo dell'escursione è stato comunque interessante, toccando luoghi di scarsa o nessuna frequentazione (abbiamo incrociato forse 2 persone lungo tutto il percorso) e, tutto sommato, è andata bene: i danni di guerra ammontano a una sola zecca infilata nella coscia!
Tourengänger:
Mezmerize

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