Alta Luce 3184 m e Punta Gnifetti 4554 m 21-22 Luglio 2013
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A dieci anni dalla tutta a piedi al Castore ci riproviamo con la tutta a piedi alla Capanna Margherita. Proponiamo la cosa anche a Daniele che faceva parte della prima edizione ma purtroppo non gli è possibile, per cui siamo solo noi tre, i superstiti di quella prima edizione.
Partiamo da Staffal poco dopo le 7.30 in direzione dell’Alta Luce, non sappiamo ancora se saliremo in cima o ci gireremo intorno o meglio sappiamo cosa faremo perché ci conosciamo e siamo tutti e tre uguali, ma nessuno lo dice.
La salita è tranquilla e piacevole, non ci sono brusche impennate di sentiero e quindi la progressione con i bambinelli sulle spalle è sì faticosa ma sopportabile.
Al Colle Salza la musica cambia, mancano 300 m alla cima di cui un 150 ca belli ripidi, poi torna a spianare e con lunghi tornanti siamo in vetta. Il panorama anche se non perfetto è spettacolare. Ci fermiamo un poco in cima in compagnia di altri 3 escursionisti dopo di che proseguiamo alla ricerca del sentiero che perdendo una cinquantina di metri dovrebbe portarci sul sentiero che dal Gabiet sale al Rif. Mantova.
Appena cambiamo versante la neve non ci abbandonerà più fino al Rif. Gnifetti. Seguendo i pochi bolli che escono dalla neve e una vecchia traccia perdiamo i nostri 50 m circa e riprendiamo la salita. Per nostra fortuna la neve tiene ancora discretamente. Quando mancano circa 100 m al Rif. Mantova sentiamo le urla di richiamo degli amici saliti con gli impianti da Alagna. Al rifugio quindi ricompattiamo il gruppetto. Sosta pranzo e poi un ultimo sforzo e siamo alla Gnifetti e qui vorrei sfatare il mito che alla Gnifetti si sta male, meglio il Mantova. Al Mantova non so come si stia ma alla Gnifetti siamo stati più che bene. All’arrivo ci accoglie una gentile ed efficiente ragazza che ci assegna i letti, ci spiega tutto l’occorrente per la buona permanenza in rifugio, bagni, orari cena e colazione, ci avvisa che siamo in camere separate ma vicine ai nostri amici, che al tavolo siamo già stati messi assieme, insomma tutto e di più senza che noi avessimo altre domande da fare. La camera, 5 posti, è piccola ma confortevole con tutti gli spazi necessari anzi, io mi occupo il posto nel loculo e ho anche la finestrella personale. I bagni anche se senz’acqua sono tenuti meglio che in altri posti. La cena è ottima e abbondante con servizio impeccabile e per la colazione a self-service mi devo ripetere, insomma chi dovesse avere ancora dei brutti ricordi della Gnifetti li accantoni pure. Il rifugio forse, anzi sicuramente non era al completo ma eravamo parecchi!
Passo la notte discretamente, svegliandomi solo una volta, alla seconda è quasi ora di alzarsi. Poco dopo le 4,00 siamo a colazione, l’appuntamento con gli altri è alle 4.30. Quando non li vediamo arrivare penso che ci sia qualcosa che non va. Poco dopo arriva Flavio e ci comunica che Gianfranco non sta bene e ha deciso di scendere, lui con la moglie ci proveranno, anche se lei ha una faccia poco convinta, Ernesto e Alessandro sembrano invece un po’ più sicuri.
Ci troviamo sul ghiacciaio con Ernesto e Alessandro che ci spingono a partire senza di loro. Marco dà loro una mano nei preparativi della legatura e poi ci salutiamo. Siamo un po’ in ritardo penso, anche se non ho idea di che ore siano.
La partenza è da esodo di agosto, i primi metri sul ghiacciaio sono un incubo. Cerchiamo, quando possibile, di superare le cordate più lente ma già la traccia non è il massimo e nel momento in cui si esce s’incappa in buchi e buchetti. Scattare foto diventa quasi impossibile perché rischieremmo di perdere il vantaggio su chi segue. Fortunatamente man mano che si sale ci si sgrana, anche se con alcuni intavoliamo discorsi a più riprese. Purtroppo questo è lo scotto da pagare se si vogliono fare queste classiche salite, anche se è lunedì l’affollamento rimane.
Arriviamo finalmente al Colle del Lys, perdiamo un po’ di quota, grazie al cielo non i 200 m che mi avevano detto, se arrivano a 50 è già tanto!
Uno spettacolare traverso e una ripida salita ci porta alla base della Punta Gnifetti avvolta nelle nebbie come fosse un miraggio, quasi lo è!
Altra sosta e poi ultime fatiche e finalmente raggiungiamo il nostro punto più alto, la nostra cima Coppi, 4554 m! A parte le gambe che mi sembrano due bastoncini di legno tutto il resto è ok, cosa che non sarebbe stata se la scorsa settimana non fossimo andati un po’ in quota penso!
Baci, abbracci, foto e poi sosta alla Capanna per bere un te a 4554 m altro che Galleria Vittorio Emanuele!
In discesa incontriamo Ernesto e Alessandro a cui mancano gli ultimi metri, più sotto anche Flavio e la moglie, poco convinti di riuscire a raggiungere la meta, non abbiamo ancora saputo nulla purtroppo!
Arriviamo stancamente alla Gnifetti dove ricomponiamo gli zaini e scendiamo al Mantova mentre comincia a piovicchiare. Altro te in attesa di vedere cos’ha intenzione di fare il tempo. La nostra idea rimane della tutta a piedi ma di fare 1600 m di discesa sotto l’acqua…
L’idea di puntare agli impianti e poi vedere come si mette non è bene accolta da Marco per cui non potendo aspettare oltre e poiché le gocce sono adesso proprio poche decidiamo di coprirci e mantenere fede al nostro progetto, e speriamo che Giove Pluvio ce la mandi buona!
Scendiamo velocemente i tratti innevati fino a circa 3000 m poi il sentiero comincia a fare giri tortuosi per portarci verso il Gabiet. Sentiero bellissimo che ci godremmo meglio se smettesse di tuonare, tuoni lontani ma sempre tuoni sono. I due maschietti mi sfottono ed io li sprono a camminare e a non perdersi in ciance che qui siamo tre pistolotti che fanno da parafulmine con tutta la ferraglia che abbiamo in giro!
Senza raggiungere il Gabiet prendiamo il sentiero 7A che ci porta all’Albergo Ponte e quindi sempre sul 7A o TMR scendiamo ripidamente a Staffal senza più prendere una goccia d’acqua!
Missione compiuta!
E’ stato bello, anzi bellissimo e rimarrà sempre un caro ricordo. Non solo per la meta raggiunta ma per il viaggio compiuto. Non è stata una toccate e fuga volta al solo raggiungimento della cima. Alla Gnifetti abbiamo brindato al raggiungimento della prima meta e ci siamo detti, fino a qui siamo arrivati domani vedremo!
La Margherita non era mai stata un mio/nostro obiettivo a causa del troppo affollamento e delle dicerie sui rifugi. L’occasione è venuta con la proposta degli amici di farla fuori dal week-end. L’affollamento c’era purtroppo ma è una classica per cui… oggi però sono molto contenta di aver accettato l’invito, l’ambiente grandioso e il progetto portato a termine hanno reso perfette le giornate.
DATI GPS
Domenica
Dislivello 1914 m Km 9,90
Lunedì Rif.Gnifetti-Cap.Margherita+ 957 /-979 km 5,10
Rif. Gnifetti-Staffal -1792 km 11,50
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