Grigna Meridionale (2.177m) dal Canalone Porta
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Viste le numerose relazioni presenti sulla Grignetta e sul Canalone Porta, riassumerò qualche dettaglio particolare e qualche commento personale. Invito alla visione delle foto per avere un'idea precisa del tipo di difficoltà a cui si va incontro.
L’imbocco del Canalone Porta è abbastanza semplice se si ha un po’ di dimestichezza in grigna: raggiunto il Rifugio Carlo Porta dai Resinelli si prosegue dritti al bivio segnaletico (ignorando la deviazione a Sx per la cresta Cermenati). Dopo 10’ di leggero saliscendi si nota il grande canalone che ha inizio, caratterizzato da un paio di guglie imponenti sulla sua sinistra. Il Canalone è comunque ben segnato da bollini rossi o bianco/rossi nella sua integrità. Le tempistiche medie danno 2h30’ dai Resinelli alla Vetta attraverso il Canalone. Più o meno a metà (dopo 1h15’) si incontra l’evidente deviazione che riporta o sulla Cermenati (verso Sx) o sulla Sinigaglia (verso Dx). Proseguendo dritti si costeggia il sigaro Dones e i Magnaghi, sbucando poi sulla cresta Sinigaglia vera e propria a 15’ dalla vetta.
Commenti personali: divertentissimo itinerario, decisamente di stampo alpinistico. Imbraghi e corde non necessari se si ha buona dimestichezza con l’arrampicata (i gradi variano dal I al I+ con qualche passaggio di II). I neofiti e i poco pratici assolutamente vanno legati (ci sono alcuni anelli di calata sparsi per il canalone, ma non troppi..). Alcuni passaggi sono abbastanza aerei ma quasi sempre appoggiati e ricchi di belle prese per mani e piedi. Alcune paretine sono decisamente pericolose, in un paio di tratti si devono superare muri rocciosi di alcuni metri (anche 6-7m) dove un’eventuale caduta potrebbe essere quasi fatale. Nella zona dei magnaghi oggi era parecchio umido.. la roccia abbastanza scivolosa, quindi mettere in conto questa possibilità. Nel passaggio più ostico di tutta la via sono posizionati due chiodi/pioli che possono essere utili in caso di incertezza o difficoltà (il passaggio è abbastanza esposto), quindi portarsi un paio di cordini ed un’eventuale spezzone di corda da 15-20m per aiutare i compagni in difficoltà.
Per il resto penso che la graduazione alpinistica PD ci stia, personalmente non essendo in ambiente eccessivamente severo (confrontato ad esempio ad un PD del Pizzo Gallina) sulla relazione ho dato un PD- ..
Raggiunta la Cresta Sinigaglia le difficoltà sono al massimo grado del T3 (quindi T3+) ma il sentiero è ben battuto e segnato, con passaggi in catena facili. Sull’ultima rampa la catena passa in un punto abbastanza esposto ma non difficile. Difficoltà via ferrata = F
Un’occhio attento alle foto vale più di molte descrizioni per capire a cosa si va incontro.
L’imbocco del Canalone Porta è abbastanza semplice se si ha un po’ di dimestichezza in grigna: raggiunto il Rifugio Carlo Porta dai Resinelli si prosegue dritti al bivio segnaletico (ignorando la deviazione a Sx per la cresta Cermenati). Dopo 10’ di leggero saliscendi si nota il grande canalone che ha inizio, caratterizzato da un paio di guglie imponenti sulla sua sinistra. Il Canalone è comunque ben segnato da bollini rossi o bianco/rossi nella sua integrità. Le tempistiche medie danno 2h30’ dai Resinelli alla Vetta attraverso il Canalone. Più o meno a metà (dopo 1h15’) si incontra l’evidente deviazione che riporta o sulla Cermenati (verso Sx) o sulla Sinigaglia (verso Dx). Proseguendo dritti si costeggia il sigaro Dones e i Magnaghi, sbucando poi sulla cresta Sinigaglia vera e propria a 15’ dalla vetta.
Commenti personali: divertentissimo itinerario, decisamente di stampo alpinistico. Imbraghi e corde non necessari se si ha buona dimestichezza con l’arrampicata (i gradi variano dal I al I+ con qualche passaggio di II). I neofiti e i poco pratici assolutamente vanno legati (ci sono alcuni anelli di calata sparsi per il canalone, ma non troppi..). Alcuni passaggi sono abbastanza aerei ma quasi sempre appoggiati e ricchi di belle prese per mani e piedi. Alcune paretine sono decisamente pericolose, in un paio di tratti si devono superare muri rocciosi di alcuni metri (anche 6-7m) dove un’eventuale caduta potrebbe essere quasi fatale. Nella zona dei magnaghi oggi era parecchio umido.. la roccia abbastanza scivolosa, quindi mettere in conto questa possibilità. Nel passaggio più ostico di tutta la via sono posizionati due chiodi/pioli che possono essere utili in caso di incertezza o difficoltà (il passaggio è abbastanza esposto), quindi portarsi un paio di cordini ed un’eventuale spezzone di corda da 15-20m per aiutare i compagni in difficoltà.
Per il resto penso che la graduazione alpinistica PD ci stia, personalmente non essendo in ambiente eccessivamente severo (confrontato ad esempio ad un PD del Pizzo Gallina) sulla relazione ho dato un PD- ..
Raggiunta la Cresta Sinigaglia le difficoltà sono al massimo grado del T3 (quindi T3+) ma il sentiero è ben battuto e segnato, con passaggi in catena facili. Sull’ultima rampa la catena passa in un punto abbastanza esposto ma non difficile. Difficoltà via ferrata = F
Un’occhio attento alle foto vale più di molte descrizioni per capire a cosa si va incontro.
Tourengänger:
Simone86
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Kommentare (19)