tentata salita al rif.Trusp...piano B: rifugio Monti di Dentro m.917
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Nonostante l'invito degli amici per il pizzo Cramalina e di Max per un giro nei dintorni dell'alpe Lendine,il mio rifiutare è tassativo dato che volevo fare una cosa che mi interessava: quando decido una cosa,sono irremovibile e nessuno mi può far cambiare idea!
Parto presto e giunto al parcheggio dove si biforca la strada,una scende alla diga e l'altra sale al parcheggio superiore,decido di lasciare l'auto in quello basso e alle 7.40 mi incammino nella val D'Ambra che conosco ben poco e frequentata una sola volta in veste invernale con tanta bella neve quando in gruppo andai al rifugio Tecc Stevan m.1010 per una pizzoccherata.....in salsa fumé. Oggi voglio visitare un altro rifugio,un tentativo che so bene portare a nulla dato che sono strutture secondarie con sentieri non segnalati e in molti casi con marcatura ben poco visibile nel terreno.
Poco importa,si tenta e se non si riesce si riprova un altra volta: nessuno è infallibile...tranne i locali che frequentano la zona!
Giunto al primo bivio dopo aver percorso la mulattiera principale,leggo un foglio con la direzione per Cavalum e Trusp,quindi salgo alle baite di Ramlitt e proseguo su tracciato non segnalato ma abbastanza evidente,mentre cade qualche goccia di pioggia: anche oggi le previsioni non sono quelle annunciate e medito se è il caso di proseguire anche perché il ritorno sarebbe da scivolamento garantito,però insisto: poi,l'idea di fare una ciaspolata su questo percorso è entrata nel dimenticatoio,assolutamente da non metterla in pratica!!!!!
Il bosco è infestato di foglie che coprono il tracciato: bisogna fare attenzione,facile perdere la traccia confondendola con altra ma se si vigila bene si procede tranquillamente fino a sbucare a Cavalum (fontana) dove il sentiero sparisce tra l'erba alta dei prati. Bisogna salire a monte della baita più alta situata a sinistra dove il tracciato prosegue in salita a destra.
Qui scambio qualche parola con uno della zona che mi spiega il tracciato e mi dice che il sentiero che sale dall'altra parte,è si più lungo ma più dolce e l'anno passato hanno sistemato parte del tracciato.
Purtroppo oggi non è la giornata di anelli,il rientro essere abbastanza anticipato (capita anche a me,a volte) e quindi vedo di riuscire almeno ad arrivare alla struttura.
Al bivio per la val Marcri (non segnalato ma si capisce visto la direzione che prende) volto decisamente a sinistra e giungo a Tei dove dopo pochi metri raggiungo una dorsale dove vi sono degli ometti e prendo a destra seguendo codesti segnali,giungendo a dei ruderi di cascina (il muro perimetrale) e da qui sembra che un esile sentiero per capre prenda a sinistra dove va incontro ad un canale erboso erto e non consolo alle mie ambizioni.
In pratica,guardo e riguardo ma non trovo altra alternativa e allora alle ore 10,evito di incunearmi in qualche casino e decido saggiamente per fare rientro.
E' molto più difficile la rinuncia che la conquista ma il pensare che la montagna offre molte altre opportunità,non mi è difficile adempiere alla rinuncia. Mentre scendo il rischiare qualche scivolata non manca nonostante la mia lentezza,purtroppo ha piovuto la sera precedente e il fogliame rendeva viscido il percorso abbastanza ripido in alcuni tratti e ritornato a Cavalum parlo nuovamente con il locale trovato in andata e spiego dove sono arrivato.
Mi dice che dove vi sono i ruderi perimetrali,bisogna stare a destra e in effetti mi conferma che non è facile individuare la traccia e che la
Rega è dovuta intervenire in queste zone. Gli dico che se il caldo e il sole che cominciano a farsi sentire,me lo permetteranno,vorrei ripiegare per far visita al rifugio Monti di Dentro e mi dice in questo caso,che vi è un sentiero proprio qui che scende senza tornare al bivio principale (e la carta lo conferma) ma,onde evitare sorprese,decido di scendere fino al bivio a quota 800 che vi giungo alle ore 11,25.
Prendo il sentiero ufficiale,un susseguirsi di sali e scendi,fortuna vuole abbastanza all'ombra,passando un punto dove è ben visibile uno smontamento che ha costretto il rifacimento del tracciato ufficiale. Si perviene ad una cascina dove a destra in salita vi è il sentiero che sale a Sciresa,mentre io proseguo fino a Monastei dove prendo a scendere a sinistra,raggiungendo il ponticello in metallo dopo il quale si risale fino al bivio successivo dove un cartello segnala per il rifugio Tecc Stevan e Monti di Dentro,senza le tempistiche.
Stando alla cartina non è lontano,infatti sono solo 5 minuti e arrivato ore 12,15 dovevo capire quale su le 3 cascine era quella giusta: la prima struttura è nuova e forse ancora da sistemare,la seconda no (dalla foto del libro non è uguale) provo a salire la scalinata e....è questo!!! Entro e sono estasiato per questo bel rifugio ben attrezzato e mi permetto di paragonarlo con il più lontano Tecc Stevan (altri 40 minuti): secondo il mio parere è molto meglio strutturato,sullo stesso piano della cucina,vi sono i due angoli dormitorio,uno da 6 posti (suddivisi su due piani) e l'altro di 4 sempre su 2 piani con materassi e coperte,acqua corrente all'interno,un camino e la stufa al centro del locale con muretto anti ustioni nel caso la si urtasse.
Un tavolo con 8/10 posti con panca per la lunga da un lato,alla parte opposta 3 sedie,una sul lato corto e una panca da 3 posti per l'altro capo più una sedia con braccioli. Sotto vi è una legnaia ben fornita con attrezzi vari,quindi la legna è asciutta e in inverno in caso di bisogno,o l'acqua la si preleva al ruscello situato a circa 10 metri in piano dalla struttura,o a 10 minuti,al torrente con ponte in ferro. Il panorama non è dei migliori,decisamente più aperto rispetto a quello del Tecc Stevan,ma sicuramente per una pizzoccherata in compagnia ci sta proprio bene,anzi,dimenticavo: i posti a sedere,se utilizziamo il tavolato del dormitorio inferiore,vi si possono accomodare altre persone. Penso di aver descritto al meglio ciò che ho constatato personalmente,oltre ad essere stato soddisfatto nel aver scoperto un altro gioiellino,evitando di tornare a casa a "mani vuote".
Alle ore 13,15 mi incammino sulla via del rientro e alle ore 14,26 sono all'auto,soddisfatto per la nuova scoperta.
N.B.: nel caso che la strada fosse impraticabile causa neve,dalla prima diramazione sulla destra,sale una strada dove poco dopo vi è un parcheggio e da qui sono 3 km,ma volendo a piedi si può ridurne il percorso seguendo la mulattiera.
Ciao a tutti e alla prossima!

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