Pizzo di vogorno(la rivincita)......
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Dopo tanto tempo, volevo provare qualcosa con un dislivello interessante.
Negli ultimi mesi non ho fatto piu' niente in montagna,ormai dal lontano Camoghé di febbraio mi sono fermato e mi sono dato alla bicicletta,salvo le uscite al San Salvatore come allenamento,ma quelle non le calcolo.
Allora decido che devo chiudere una pendenza con il mio amico Vogorno(mi ero promesso a novembre 2011 che ci saremo rivisti).
Decido di portare con me Marcia(che in montagna non é allenata,e tanto tempo che é ferma).
Allora decido di partire da Vogorno,subito dietro il ristorante Vogorno ,ci sono dei parcheggi bianchi.
Non l'ho mai fatto da qui il vogorno, ma volevo testare piu' che altro la mia forma fisica,poi da li mi esaltava.
Facciamo un po di km su asfalto poi imbocchiamo il sentiero di destra,molto piu' corto di quello che abbiamo poi preso al ritorno ma in compenso molto piu ripido,che ci porta sino all' alpe di Bardughe'.
Durante il percorso mi devo piu volte fermare ad aspettare Marcia che non avendo piu' fatto nulla da ormai troppo tempo non sta al mio passo, quindi devo fermarmi sempre per aspettarla,i tempi di questa escursione sono da prendere con le pinze perche' ho perso troppo tempo nell'aspettarla durante il percorso e poi per la mia cretinata del fuori sentiero......
Arriviamo a Bardughé faccio conoscenza con 2 signori molto gentili che hanno li una casetta a lato della capanna e ci fermiano a parlare.
Durante il discorso mi dicono che c'é ancora molta neve al Vogorno per essere al 15 di giugno.
Ripartiamo poi vedo che il sentiero inizia a farsi piu ripido e Marcia é veramente troppo lenta e vedendo la situazione al Vogorno abbastanza difficile gli dico di aspettarmi li
.- Vado e torno, aspettami qui, ci metterei troppo tempo,poi e pieno di nevai, mi sembra troppo rischioso portarti lassu', poi con questo passo non arriviamo piu'.
Detto fatto proseguo solo,il sentiero sino a q2180 é pulito e sgombro da neve,ma da qui in avanti ci sono nevai ancora imponenti che ricoprono il sentiero.
Tasto la neve,e come liquefatta,metto su uno scarpone e come un budino,qui tutto sarebbe inutile persino la picca e i ramponi.
Non mi va di arrendermi subito,percorro un pezzo di sentiero su neve ma restando in cresta,mi soffermo a visionare la situazione.
Ho azzardo il nevaio, ma sarebbe veramente troppo pericoloso, ho devo abbasarmi di quota e andare per roccia aggirando la neve,o tornare indietro.
Questo Vogorno c'é l'ha con me non mi vuole far salire ma adesso non voglio arrendermi e voglio salire a qualsiasi costo.
Aggiro i nevai proseguendo su roccia, poi riprendo per un attimo il sentiero e mi ritrovo di nuovo davanti ai nevai.
Anche qui vado su roccia,mi ritrovo a q2432m davanti a me c'é un passagio di I°grado,il problema che c'é neve e ghiaccio,ho un po' paura di volare sotto,allora faccio retrofront e cerco un altra via.
Poco piu' in la' trovo un passaggio su roccia ma questo e di II° grado anche qui ghiaccio e neve sui bordi della roccia,peggio che peggio decido allora che l'unica via possibile e il passaggio di I°.
MI faccio forza e mi infilo sotto un sasso strisciando sotto, é esposto,arrivo al passaggio sto li a provare piano piano 4 o 5 volte e riesco a passarlo,sono in vetta finalmente.
Firmo il libro e poi faccio una mega cazzata ma molto mega,siccome non voglio piu' fare il passaggio in discesa di I° che ho fatto in salita,decido di scendere dritto per il pendio di erba che si trova in mezzo alla testa del vogorno,pensando di poter poi riprendere il sentiero andando a destra(direzione di marcia).
Col cavolo,bravo pirla mi dico dentro di me,il pendio e tutto di erba e mica da ridere come pendenza,dirigendomi verso destra trovo sempre i contrafforti e al di la di essi strapiombi, é impossibile poterli valicare,pultoppo mi sono abbassato gi di 310 metri e sotto di me ora ci sono dei pendii da pura una scivolate equivale a morte sicura.
Sono scorraggiato,ho fatto una cazzata,mi sono concentrato a balla per scendere e ora sono nella merda.
Devo risalire per 300 metri sino a 2420 metri per recuperare il sentiero,praticamente sono risalito 2 volte in vetta.
Mamma mia che fatica, mi sembra che mi scoppiava il cuore mai piu' una cazzata cosi', e cosi aggiungo 300 metri di dislivello in piu'.
E' passato tanto tempo da quando ho lasciato Marcia la mattina ma siamo rimasti in contatto per telefono.
Quel pendio allucinante lo classificherei come un T5 era tutta erba praticamente,quando ho visto di nuovo il sentiero a q2420 circa ho fatto una preghiera.
Ormai son cotto ho perso tante energie e la strada e ancora lunga.....le gambe vanno da sole che bello,tanto per schiantarsi anche sul sentiero normale.
Mi ricongiungo a Marcia,mangio un panino, e poi giu a Bardughe,dove i signori gentilissimi ci offrono da bere e da mangiare,poi ci consigliano l'altro sentiero che é piu lungo ma molto piu' easy.
Arriviamo alla macchina contenti,io del mio massacro e cosi ho testato che posso ancora andare a fare belle cose in montagna.
Beviamo qualcosa per festeggiare l'impresa di oggi al ristororante vogorno e poi giu verso casa.
Amico Vogorno,c'é l'ho fatta io stavolta e alla prox.......
Dati:Km 19.2
Dislivello:2210 metri
Tempo:12 ore
Difficoltà montagna:
Sino a quota 2280 metri T3,dopo incluso lo sbaglio del pendio e la risalita su roccia di I°grado direi T5 e F
ma marco T4+ perche il passagio é stato breve e lo sbaglio nella discesa(T5) é solo uno sbaglio,quindi non calcolabile come difficolta'.
Materiale utilizzato:
a)Scarponi
B)Bastoni telescopici
Negli ultimi mesi non ho fatto piu' niente in montagna,ormai dal lontano Camoghé di febbraio mi sono fermato e mi sono dato alla bicicletta,salvo le uscite al San Salvatore come allenamento,ma quelle non le calcolo.
Allora decido che devo chiudere una pendenza con il mio amico Vogorno(mi ero promesso a novembre 2011 che ci saremo rivisti).
Decido di portare con me Marcia(che in montagna non é allenata,e tanto tempo che é ferma).
Allora decido di partire da Vogorno,subito dietro il ristorante Vogorno ,ci sono dei parcheggi bianchi.
Non l'ho mai fatto da qui il vogorno, ma volevo testare piu' che altro la mia forma fisica,poi da li mi esaltava.
Facciamo un po di km su asfalto poi imbocchiamo il sentiero di destra,molto piu' corto di quello che abbiamo poi preso al ritorno ma in compenso molto piu ripido,che ci porta sino all' alpe di Bardughe'.
Durante il percorso mi devo piu volte fermare ad aspettare Marcia che non avendo piu' fatto nulla da ormai troppo tempo non sta al mio passo, quindi devo fermarmi sempre per aspettarla,i tempi di questa escursione sono da prendere con le pinze perche' ho perso troppo tempo nell'aspettarla durante il percorso e poi per la mia cretinata del fuori sentiero......
Arriviamo a Bardughé faccio conoscenza con 2 signori molto gentili che hanno li una casetta a lato della capanna e ci fermiano a parlare.
Durante il discorso mi dicono che c'é ancora molta neve al Vogorno per essere al 15 di giugno.
Ripartiamo poi vedo che il sentiero inizia a farsi piu ripido e Marcia é veramente troppo lenta e vedendo la situazione al Vogorno abbastanza difficile gli dico di aspettarmi li
.- Vado e torno, aspettami qui, ci metterei troppo tempo,poi e pieno di nevai, mi sembra troppo rischioso portarti lassu', poi con questo passo non arriviamo piu'.
Detto fatto proseguo solo,il sentiero sino a q2180 é pulito e sgombro da neve,ma da qui in avanti ci sono nevai ancora imponenti che ricoprono il sentiero.
Tasto la neve,e come liquefatta,metto su uno scarpone e come un budino,qui tutto sarebbe inutile persino la picca e i ramponi.
Non mi va di arrendermi subito,percorro un pezzo di sentiero su neve ma restando in cresta,mi soffermo a visionare la situazione.
Ho azzardo il nevaio, ma sarebbe veramente troppo pericoloso, ho devo abbasarmi di quota e andare per roccia aggirando la neve,o tornare indietro.
Questo Vogorno c'é l'ha con me non mi vuole far salire ma adesso non voglio arrendermi e voglio salire a qualsiasi costo.
Aggiro i nevai proseguendo su roccia, poi riprendo per un attimo il sentiero e mi ritrovo di nuovo davanti ai nevai.
Anche qui vado su roccia,mi ritrovo a q2432m davanti a me c'é un passagio di I°grado,il problema che c'é neve e ghiaccio,ho un po' paura di volare sotto,allora faccio retrofront e cerco un altra via.
Poco piu' in la' trovo un passaggio su roccia ma questo e di II° grado anche qui ghiaccio e neve sui bordi della roccia,peggio che peggio decido allora che l'unica via possibile e il passaggio di I°.
MI faccio forza e mi infilo sotto un sasso strisciando sotto, é esposto,arrivo al passaggio sto li a provare piano piano 4 o 5 volte e riesco a passarlo,sono in vetta finalmente.
Firmo il libro e poi faccio una mega cazzata ma molto mega,siccome non voglio piu' fare il passaggio in discesa di I° che ho fatto in salita,decido di scendere dritto per il pendio di erba che si trova in mezzo alla testa del vogorno,pensando di poter poi riprendere il sentiero andando a destra(direzione di marcia).
Col cavolo,bravo pirla mi dico dentro di me,il pendio e tutto di erba e mica da ridere come pendenza,dirigendomi verso destra trovo sempre i contrafforti e al di la di essi strapiombi, é impossibile poterli valicare,pultoppo mi sono abbassato gi di 310 metri e sotto di me ora ci sono dei pendii da pura una scivolate equivale a morte sicura.
Sono scorraggiato,ho fatto una cazzata,mi sono concentrato a balla per scendere e ora sono nella merda.
Devo risalire per 300 metri sino a 2420 metri per recuperare il sentiero,praticamente sono risalito 2 volte in vetta.
Mamma mia che fatica, mi sembra che mi scoppiava il cuore mai piu' una cazzata cosi', e cosi aggiungo 300 metri di dislivello in piu'.
E' passato tanto tempo da quando ho lasciato Marcia la mattina ma siamo rimasti in contatto per telefono.
Quel pendio allucinante lo classificherei come un T5 era tutta erba praticamente,quando ho visto di nuovo il sentiero a q2420 circa ho fatto una preghiera.
Ormai son cotto ho perso tante energie e la strada e ancora lunga.....le gambe vanno da sole che bello,tanto per schiantarsi anche sul sentiero normale.
Mi ricongiungo a Marcia,mangio un panino, e poi giu a Bardughe,dove i signori gentilissimi ci offrono da bere e da mangiare,poi ci consigliano l'altro sentiero che é piu lungo ma molto piu' easy.
Arriviamo alla macchina contenti,io del mio massacro e cosi ho testato che posso ancora andare a fare belle cose in montagna.
Beviamo qualcosa per festeggiare l'impresa di oggi al ristororante vogorno e poi giu verso casa.
Amico Vogorno,c'é l'ho fatta io stavolta e alla prox.......
Dati:Km 19.2
Dislivello:2210 metri
Tempo:12 ore
Difficoltà montagna:
Sino a quota 2280 metri T3,dopo incluso lo sbaglio del pendio e la risalita su roccia di I°grado direi T5 e F
ma marco T4+ perche il passagio é stato breve e lo sbaglio nella discesa(T5) é solo uno sbaglio,quindi non calcolabile come difficolta'.
Materiale utilizzato:
a)Scarponi
B)Bastoni telescopici
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