Un ultimo tuffo nell'inverno: Poncione Val Piana m. 2660
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Certo non mi sarei mai aspettata di dover calpestare ancora neve......ma se voglio andare in montagna questo fine settimana ho una sola alternativa: seguire Mauro in una delle sue scialpinistiche.
Mauro insiste un pochino perchè io porti gli sci, ma ormai sono troppo "ingrippata" e troppo poco motivata e quindi decido di affidarmi alle ciaspole.
Non so come...salta fuori il Poncione di Val Piana, in Val Bedretto
So benissimo cosa significa: dovrò dimenticare per un giorno la primavera, ricalzare le ciaspole, zaino più pesante, una levataccia, neve che non tiene....
Ma credo che il Poncione valga tutto questo e in fondo....o adesso....o chissà quando!
Partiamo che sono da poco passate le quattro e, ovviamente, niente traffico!
Alle sei e mezza il parcheggio di All'Acqua è semideserto e, guardando in alto, la neve sembra essere lontana.
Ciaspole e sci in spalla ci incamminiamo cercando di pensare positivo e, dopo aver percorso una ripida salita su prati, arriviamo al primo pianoro, dove il manto nevoso è uniforme e costante e dove finalmente possiamo separarci dai nostri pesanti fardelli.
Siamo solo noi due e ognuno si fa la sua traccia.
La neve non è certamente entusiasmante: pesante e faticosa!
Spesso faccio un passo avanti e due indietro, ma via via che saliamo la situazione migliora e mentre Mauro sale con delle serpentine per superare il ripido, io salgo più diretta, almeno quando posso permettermelo.
Arrivare in cima con questa neve è una bella faticata e l'ultimo pendio mi taglia le gambe.
Sono felicissima quando raggiungo la vetta da dove riconosco, sul versante opposto della valle, la Capanna Piansecco, il Chuebodenhorn, il Pizzo Rotondo, Il Pizzo Pesciora e forse....anche la parete del Piccadilly di Bedretto!
L'ambiente è straordinario e scorrendo lo sguardo dall'alto verso il basso posso distinguere chiaramente tre fasce di colore che contrastano nettamente tra loro aumentando la suggestione di questo posto: il blu del cielo, il bianco della neve e il verde brillante dei prati.
Ci fermiamo solo un attimo perchè la temperatura in rialzo nelle ore più calde della giornata potrebbe provocare dei distacchi.
La discesa, su neve ormai cedevole, è una pena, almeno per me che non faccio che guardare laggiù in basso il fondovalle con il desiderio di raggiungerlo in fretta.
Nell'ultimo tratto non riesco neppure più a camminare, ma solo a scivolare.
Finita la neve cerchiamo un bel masso su cui fermarci a mangiare un boccone e a riposare.
Ho il fiatone.....
L'ultimo tratto in discesa è una delizia per i miei piedi, finalmente liberi, e per i miei occhi, che riflettono e catturano i colori di questa primavera tardiva, ma pur sempre rigogliosa
Lassù sono arrivate le nuvole!
Siamo riusciti a scappare in tempo......
Mauro insiste un pochino perchè io porti gli sci, ma ormai sono troppo "ingrippata" e troppo poco motivata e quindi decido di affidarmi alle ciaspole.
Non so come...salta fuori il Poncione di Val Piana, in Val Bedretto
So benissimo cosa significa: dovrò dimenticare per un giorno la primavera, ricalzare le ciaspole, zaino più pesante, una levataccia, neve che non tiene....
Ma credo che il Poncione valga tutto questo e in fondo....o adesso....o chissà quando!
Partiamo che sono da poco passate le quattro e, ovviamente, niente traffico!
Alle sei e mezza il parcheggio di All'Acqua è semideserto e, guardando in alto, la neve sembra essere lontana.
Ciaspole e sci in spalla ci incamminiamo cercando di pensare positivo e, dopo aver percorso una ripida salita su prati, arriviamo al primo pianoro, dove il manto nevoso è uniforme e costante e dove finalmente possiamo separarci dai nostri pesanti fardelli.
Siamo solo noi due e ognuno si fa la sua traccia.
La neve non è certamente entusiasmante: pesante e faticosa!
Spesso faccio un passo avanti e due indietro, ma via via che saliamo la situazione migliora e mentre Mauro sale con delle serpentine per superare il ripido, io salgo più diretta, almeno quando posso permettermelo.
Arrivare in cima con questa neve è una bella faticata e l'ultimo pendio mi taglia le gambe.
Sono felicissima quando raggiungo la vetta da dove riconosco, sul versante opposto della valle, la Capanna Piansecco, il Chuebodenhorn, il Pizzo Rotondo, Il Pizzo Pesciora e forse....anche la parete del Piccadilly di Bedretto!
L'ambiente è straordinario e scorrendo lo sguardo dall'alto verso il basso posso distinguere chiaramente tre fasce di colore che contrastano nettamente tra loro aumentando la suggestione di questo posto: il blu del cielo, il bianco della neve e il verde brillante dei prati.
Ci fermiamo solo un attimo perchè la temperatura in rialzo nelle ore più calde della giornata potrebbe provocare dei distacchi.
La discesa, su neve ormai cedevole, è una pena, almeno per me che non faccio che guardare laggiù in basso il fondovalle con il desiderio di raggiungerlo in fretta.
Nell'ultimo tratto non riesco neppure più a camminare, ma solo a scivolare.
Finita la neve cerchiamo un bel masso su cui fermarci a mangiare un boccone e a riposare.
Ho il fiatone.....
L'ultimo tratto in discesa è una delizia per i miei piedi, finalmente liberi, e per i miei occhi, che riflettono e catturano i colori di questa primavera tardiva, ma pur sempre rigogliosa
Lassù sono arrivate le nuvole!
Siamo riusciti a scappare in tempo......
Tourengänger:
patripoli

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