Poncione Val Piana (2660 m) – Skitour
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Giornatona per la mia prima al Poncione Val Piana. Sole splendente e temperatura mite hanno attirato in Val Bedretto non solo sciescursionisti ticinesi e d’oltralpe, ma anche dall’estero (Italia, Francia, Germania).
Inizio dell’escursione: ore 7:30
Fine dell’escursione: ore 12:45
Temperatura alla partenza da All’Acqua: 1°C
Temperatura al rientro ad All’Acqua: 16°C
Le sfavorevoli condizioni meteo di sabato scorso non mi hanno impedito di apprezzare la Val Cavagnolo, tant’è vero, che mi ero ripromesso di ritornarci. Dopo soli 7 giorni l’occasione mi si è presentata. In settimana il pericolo di valanghe si è mantenuto al grado tre fino a venerdì; l’ultimo aggiornamento di ieri sera (grado 2) mi ha confortato e invogliato a tentare il Poncione Val Piana.
Oggi ho anticipato la partenza da casa di 20 minuti: è la solita levataccia del sabato!
Poco prima dell’aeroporto di Ambrì ammiro dall’autostrada la consueta visione idilliaca della levata del sole sulla Fibbia, il Lucendro, il Pesciora e il Witenwasserenstock.
Percorro la Val Bedretto senza incrociare auto. Ad Ossasco i primi scialpinisti si preparano per la salita alla Capanna Cristallina. A Cioss Prato gli addetti al piccolo impianto di risalita si organizzano per l’apertura, che attualmente si verifica solo nei fine settimana.
Arrivo poco dopo le 7 al parcheggio di All’Acqua, anche oggi già animato da sciescursionisti e racchettari. La giornata è veramente invitante.
Percorro 240 m sulla strada del Passo della Novena, quindi scendo a valle e supero il ponticello sul fiume Ticino.
Anche oggi scelgo la traccia a destra: ho la netta impressione di aver percorso più strada e di aver perso tempo. Dopo il ponticello conviene salire subito a sinistra nella radura che normalmente si percorre in discesa.
Ritengo che la prima mezz’ora sia la più faticosa. Una volta arrivati nella Val Cavagnolo, la salita diventa più piacevole, grazie ad una traccia sicura, ben solcata. Certo che il dislivello non è da sottovalutare: supera i mille metri. Appassionato come sono di fotografia, mi fermo spesso, tolgo lo zaino, estraggo l’apparecchio fotografico e immortalo le visioni che mi entusiasmano. Le interruzioni rompono evidentemente il ritmo e mi causano fatiche supplementari. Poco importa, amo rivivere le escursioni riguardando le foto, rileggendo i rapporti e guardando i filmati.

"È così che si deve andare in montagna!" secondo alcuni...
Oggi provo il nuovo zaino da sciescursionismo. Si tratta di un modello della Salewa da 38 litri, denominato Ascent Tour 38.
Mi permetto di valutarlo a caldo, dopo la prima escursione.
Aspetti favorevoli:
· Leggerezza: solo 1,3 kg!
· Buon volume: 38 litri.
· Vestibilità ottima grazie al rivoluzionario sistema “Motion Fit”, che permette allo zaino di seguire i movimenti della schiena aderendo al corpo.
· Telaio a torsione.
· Fissaggio laterale e diagonale degli sci.
· Rain Cover: la protezione del materiale impedisce alla pioggia di penetrare nello zaino.
· Sistema di idratazione Exit.
· Comparto per pala e sonda.
· Tasche laterali separate.
Aspetti negativi:
· Mancanza di un retino esterno dove riporre il casco.
Alle 8:40 arriva il sole anche nella Val Cavagnolo. Man mano si sale il paesaggio diventa sempre più bello; la neve è abbondante. Purtroppo, l’elevata temperatura non mi permetterà una discesa tanto piacevole quanto quella della settimana scorsa.
Alle 10:40 raggiungo la Bocchetta Poncione Val Piana (2589 m). Per la prima volta vedo il Ghiacciaio di Valleggia, ovviamente ricoperto di neve segnata dai numerosi passaggi di sciatori che scendono o salgono alla Capanna Cristallina attraverso il Passo della Cima di Lago (2690 m).
Dopo una breve pausa sfodero le residue energie e affronto gli ultimi 250 m di salita, per un dislivello di 70 m. Non tolgo gli sci nemmeno in un passaggio assai ripido sulla cresta che immette sul piccolo pianoro della cima. Per alcuni minuti sono solo a contemplare il vastissimo panorama e ad inviare i messaggini a casa e agli amici: Poncione Val Piana (2660 m) geschafft!
La discesa è da sopravvivenza: neve pesante e muscoli anchilosati non mi permettono curve a corto raggio. Poco importa: è stata comunque una giornata da incorniciare, che mi ha regalato una grande soddisfazione. Selvaggia e fantastica la Val Cavagnolo!
Tempo totale: 5:15 h
Salita: 3:30 h
Dislivello in salita: 1050 m
Sviluppo complessivo: 11,4 km
Difficoltà: PD+
SLF: 2 (moderato)
Copertura della rete cellulare: buona.
Libro di vetta: no

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