"Capanna Campo Tencia Invernale MANCATA" - Lido Croslina "Aperto"
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Alla scoperta della bella Val Piumogna, ovvero le fatiche di Ercole
Uscita non programmata, ma come si fa a non uscire nel primo vero weekend di primavera?
Ma come gbal docet … le condizioni della neve non sono proprio le migliori, e noi “imparata la lezione” decidiamo comunque di ciaspolare.
Gruppo ridotto a quattro, e tante idee di dove passare questa domenica di grande sole. Paolo ci ri-propone una invernale poco battuta, almeno dai ciaspolatori, la capanna Campo Tencia. Per esposizione dovrebbe essere buona
Non so proprio perché questa bellissima zona sia battuta solo da sci-alpinisti, anche perché la vallata (anzi le vallate) sono vermente molto belle ed i sentieri ben segnalati.
Partiamo alle 08:10 da Dalpe, parcheggio in paese e subito seguiamo il sentiero che diretto ci porta alla cappelletta, poco dopo incrociamo la strada sterrata che porta a Folpiano, dove inizia la neve “seria”.
Comunque proseguiamo senza ciaspole, non si affonda, e le difficoltà sono invece alcuni tratti molto ghiacciati sul sentiero.
Alle 9:38 arriviamo al Ponticello di Sgnoi, il paesaggio è spettacolare, certo la giornata è la cornice perfetta, ma gli ambienti sono davvero magnifici, inoltre il metro-metro e mezzo di neve, aggiunge un certo fascino.
Qui calziamo le ciaspole ed inizia il tratto certamente più duro, circa 200mt di dislivello in bosco di larice, con zig-zag continui e molto ripidi.
Usciti dal bosco siamo di fronte al Pizzo Tencia, e la lunga cresta che scende verso il Pizzo Forno, tutti molto vicini, direi vicinissimi, ma fortunatamente sul lato opposto della valleta.
Dico fortunatamente perché è tanto bello ammirarli da sotto … quanto vedere al sicuro le cascate di ghiaccio e le slavine che scendono dai ripidi fianchi delle montagne.
Alle 11:20 siamo all’ altezza dell’ Alpe Croslina, la capanna è lì davanti a noi, vicina, in estate anche meno di mezz’ora, 150mt di dislivello, ma …. Sul lato opposto e slavinato.
Come ci ha suggerito amedeo, c’e’ un percorso invernale che anziché attraversare il torrente, prosegue affiancandolo per poi traversare in alto e discendere verso la capanna.
Ma anche sul fianco del costone roccioso della capanna scendono slavine, vicino al percorso invernale, ma soprattutto … ogni tre passi si sprofonda.
Piccolo consulto e proseguire, anche se è presto e potenzialmente raggiungibile la capanna, il ritorno sarebbe pericoloso e faticoso.
Decidiamo di rinunciare, ed è stata una decisione tanto sofferta quanto saggia.
Che fare? Per pranzare ci dirigiamo verso l’ Alpe Crosilina, dove prendiamo posto su due grossi contenitori metallici, puliti dalla neve che ne raggiunge i bordi (penso almeno 1.5mt), ci accomodiamo sopra, e via al “far niente più bello che si possa immaginare”.
Siamo a poco meno di 2000mt, paesaggio incredibile sotto al gruppo Tencia, sole caldo, occhiali da sole e sembriamo al “lido” invece che in alta montagna.
Poi pranziamo, sempre in grande tranquillità, il maggiore interesse sono le slavine che frequenti e fragorose scendono sotto il Tencia ed anche vicino la capanna.
“Bruuuummmm”, dove? Da che parte? Quasi spaventose, per il rumore, all’ inizio, poi divertenti da osservare da posizione sicura.
Dopo oltre due ore di “lido”, lasciamo la nostra posizione per iniziare un calvario …
E sì … la neve che la mattina aveva una certa consistenza, è diventata pappa e gli sprofondamenti sono frequenti e faticosi, anzi per i “leggeri” come me sono enormemente faticosi, tirarsi fuori dalle buche è sempre un’ impresa.
Scendo sempre con la paura di affondare, e la discesa è lenta, molto lenta.
Mai stato così lento a scendere, solitamente sono tra i primi “come dis un Barba, a lè ul pes che tà mena in giò”, ma affondando anche sopra la cintura il ritorno risulta lungo quanto l’andata (mai successo prima).
Proseguiamo fino a dove possibile con le ciaspole, quasi a Piumogna (il Barba anche oltre), e alle 16:20 siamo di ritorno al parcheggio.
Chiaccheriamo qualche minuto con un locale a Piumogna per sapere che alcuni sci-alpinisti sono stati colpiti da una valanga vicino alla capanna, fortunatamente senza danni.
E’ andato tutto bene, e ci siamo goduti in pieno una bellissima giornata, senza rischi inutili, anche se con fatiche da Ercole.
Giorgio
Vista da Paolo - (brown)
Giornata spettacolare, direi quasi un anticipo d’ estate.
Purtroppo pero' la condizione della neve e' stata disastrosa.
In auto sapevamo gia' che oggi sarebbe stato un punto di domanda per la riuscita dei nostri obbiettivi. La capanna era li' a portata di mano e per fortuna ci siamo arrivati di fronte quando la neve non teneva piu'.
Se fossimo arrivati prima con la neve ancora dura sicuramente saremmo arrivati in capanna,ma avremmo rischiato di trovarci a tu per tu con una serie di slavine che ci avrebbero sicuramente lasciato il segno.
Personalmente e' la prima volta che risalgo questa vallata e sono rimasto affascinato dalla maestosita' delle cime che ci siamo trovati davanti con pareti verticali.
Impressionante il rumore rimbombante delle slavine che ripetutamente scendevano dai versanti del Pizzo Tencia.
Il ritorno ,forse , e' stato piu' impegantivo dell'andata.
Mai successo ,abbiamo impiegato piu' tempo a scendere che a salire .
La neve abbondante ha purtroppo penalizzato i partecipanti con qualche kg. in più ma ,nonostante io fossi quello piu' leggero, mi sono trovato piu' di una volta con le parti basse al fresco...
Forse e' arrivato il momento, e a malincuore, appendere le ciaspole in attesa della prossima stagione invernale.
A presto
Paolo
Vista da Luciano - (barba43)
E' sempre meglio prevenire che curare.
Oggi dovevamo andare alla Capanna Campo Tencia, con una giornata così stupenda da una parte, ma con questo caldo è diventata una ciaspolata molto ma molto faticosa.
A salire la pista era battuta e ben ghiacciata, ma mentre le ore passavano il caldo aumentava, fino che l'ultimo tratto appena sotto la capanna, anche per le slavine che arrivavano fino sulla pista dell'ultimo tratto, abbiamo fatto ritorno all' alpe Croslina.
Li ci siamo fermati ad abbronzarci, e a vedere le slavine a scendere, che facevano a gara a chi arrivava prima, ne abbiamo contate una decina, era un bello spettacolo vederle scendere, si ma nel lato opposto della valle, comunque ho pensato anche a certe persone che ogni tanto rimangono sotto, c'è proprio da spaventarsi, vedendole in diretta.
Dopo abbiamo pranzato, e ogni tanto sentivi il boato, e con la testa andavamo a cercare da dove scendeva giù.
Mangiato e ben bevuto, siamo scesi per rientrare, ci abbiamo messo più tempo a scendere che salire, causa gli sprofondamenti almeno una decina a testa, più fortunati i “pesi piuma”.
Credo che questa sia l'ultima ciaspolata, se farà sempre questo tempo, ma meglio così è arrivata la tanto attesa Primavera.
Ciao a tutti
Ciao Belli
Barba
Il solito riassuntino:
Percorso:
11.4 Km totali, 8h:10m totali, 5:30m di cammino
Andata: 5.8Km, 3:15 lorde, 30m soste
Ritorno: 5.6Km, 2:50 lorde, 05m soste
Dislivello:
800mt di assoluto, 900mt di relativo
Partecipanti: Giorgio, Paolo, Angelo, Luciano
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