Piz Lat m.2802 La mia prima montagna !
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I miei genitori amano il mare e mi hanno sempre portato al mare,ma quest'anno hanno deciso di cambiare e provare la montagna,così mi hanno portato in Trentino Alto Adige e precisamente nel paese di Resia a pochi Kilometri dal confine con l'Austria e la Svizzera....per me è quasi una novità,in quanto le montagne le ho viste soltanto d'inverno quando mi hanno portato a sciare,in estate non ci sono mai stato. Arrivati a Resia,i miei piccoli occhi di giovane fanciullo,vengono attratti dalla montagna che sovrasta il paese e il lago omonimo,il Piz Lat o Lad.....non so per quale magia,nè per quale incantesimo,ma non riesco a guardare altrove,provo un enorme incontrollabile attrazione per quei pendii erbosi e sassosi e quella croce che dalla vetta sembra chiamarmi all'infinito.....come accade a volte nella vita....è subito grande amore!!
Nei giorni successivi,spunzecchio mio padre e i suoi amici per convincere le loro menti immerse nella loffia pigrizia di impiegati,a tentare la salita non appena ci fosse stata una giornata di sole stabile....poi finalmente il santo giorno che mi battezzò alla montagna giunse silenzioso....appena svegliato,mi affaccio dalla finestra dell'albergo,il sole mi sorride e mi sussurra dolcemente: " è ora che tu cominci a provare il gusto,la passione,l'amore con le sue incomparabili emozioni,nel salire i monti....vai corri...."eccitatissimo,salto in braccio al mio babbo,che dici è il giorno giusto?....si,lo è,però non sappiamo se ce la faremo ad arrivare in vetta,il percorso è lungo e faticoso e noi non siamo allenati.
Che mi importa a me,io vedo solo quella montagna e la sua bella croce in vetta e voglio andare soltatnto lassù.....partiamo verso le 9.30 di mattino,costeggiamo il lago, fino a trovare l'inizio del sentiero n°5,che subito si inerpica nel bosco in direzione nordovest,io sono avanti con mio fratello e un amico,i miei genitori e gli amici dietro...saliamo e stacchiamo i " vecchi ",poi li aspettiamo ansimanti e con la lingua penzoloni,io non provo fatica,soffro solo ad aspettarli,vorrei poter correre,ma ho una catena ai piedi...in circa un'oretta e mezza raggiungiamo i prati e il belvedere della Reschneralm e già questa è una forte emozione,ma volgendo lo sguardo in su'....quella croce....è proprio irresistibile,la mia mente continuamente prova ad immaginare lo spettacolo che da lassù si può osservare e rende l'attesa inquietante.....
dopo un'altra bella ora di salita,siamo sotto l'ultimo ripido tratto che porta in vetta....i miei genitori sono dietro,non posso più aspettarli,staccando tutti,anche mio fratello e l'amico,con un inarrestabile passo,spinto da una forza inspiegabile,senza mai togliere lo sguardo dalla croce metallica,giungo senza difficoltà alcuna,solitario in vetta.....il mio piccolo cuore di ragazzino appena dodicenne,non può contenere tutta la soddisfazione e le immense emozioni provate,come impazzito,comincio a guardarmi intorno,impossibile descrivere il mio stato d'animo,affscinato e immerso nell'infinito panorama....resterò così,segnato per tutta la vita da quella inguaribile patologia con chiara diagnosi... che mi renderà, con enorme dipendenza,un grave " Malato di montagna"......senza cure e possibilità di guarigione!!....dopo una mezz'oretta giungono in vetta anche i miei genitori,io sempre seduto e assorto,non me ne accorgo neppure....non vorrei andarmene più da lassù,questo è il mio posto,ad un passo dal cielo,dove silenzio e pace mi avvolgono e la mia mente scivola via nella luce dell'infinito....tutto resta alle spalle,davanti soltanto beatitudine.....
purtroppo inizia la triste discesa,passo dopo passo,il mio cuore gioisce e soffre allo stesso modo....grandi emozioni lottano con l'allontanarsi da quella cima,la mia prima cima che mi ha segnato per sempre....per molti giorni,ho portato con me le immagini e i ricordi più belli di quella mia prima ascesa,cominciando poi a pensare che in futuro avrei voluto salire tutte le montagne della terra....
Nei giorni successivi,spunzecchio mio padre e i suoi amici per convincere le loro menti immerse nella loffia pigrizia di impiegati,a tentare la salita non appena ci fosse stata una giornata di sole stabile....poi finalmente il santo giorno che mi battezzò alla montagna giunse silenzioso....appena svegliato,mi affaccio dalla finestra dell'albergo,il sole mi sorride e mi sussurra dolcemente: " è ora che tu cominci a provare il gusto,la passione,l'amore con le sue incomparabili emozioni,nel salire i monti....vai corri...."eccitatissimo,salto in braccio al mio babbo,che dici è il giorno giusto?....si,lo è,però non sappiamo se ce la faremo ad arrivare in vetta,il percorso è lungo e faticoso e noi non siamo allenati.
Che mi importa a me,io vedo solo quella montagna e la sua bella croce in vetta e voglio andare soltatnto lassù.....partiamo verso le 9.30 di mattino,costeggiamo il lago, fino a trovare l'inizio del sentiero n°5,che subito si inerpica nel bosco in direzione nordovest,io sono avanti con mio fratello e un amico,i miei genitori e gli amici dietro...saliamo e stacchiamo i " vecchi ",poi li aspettiamo ansimanti e con la lingua penzoloni,io non provo fatica,soffro solo ad aspettarli,vorrei poter correre,ma ho una catena ai piedi...in circa un'oretta e mezza raggiungiamo i prati e il belvedere della Reschneralm e già questa è una forte emozione,ma volgendo lo sguardo in su'....quella croce....è proprio irresistibile,la mia mente continuamente prova ad immaginare lo spettacolo che da lassù si può osservare e rende l'attesa inquietante.....
dopo un'altra bella ora di salita,siamo sotto l'ultimo ripido tratto che porta in vetta....i miei genitori sono dietro,non posso più aspettarli,staccando tutti,anche mio fratello e l'amico,con un inarrestabile passo,spinto da una forza inspiegabile,senza mai togliere lo sguardo dalla croce metallica,giungo senza difficoltà alcuna,solitario in vetta.....il mio piccolo cuore di ragazzino appena dodicenne,non può contenere tutta la soddisfazione e le immense emozioni provate,come impazzito,comincio a guardarmi intorno,impossibile descrivere il mio stato d'animo,affscinato e immerso nell'infinito panorama....resterò così,segnato per tutta la vita da quella inguaribile patologia con chiara diagnosi... che mi renderà, con enorme dipendenza,un grave " Malato di montagna"......senza cure e possibilità di guarigione!!....dopo una mezz'oretta giungono in vetta anche i miei genitori,io sempre seduto e assorto,non me ne accorgo neppure....non vorrei andarmene più da lassù,questo è il mio posto,ad un passo dal cielo,dove silenzio e pace mi avvolgono e la mia mente scivola via nella luce dell'infinito....tutto resta alle spalle,davanti soltanto beatitudine.....
purtroppo inizia la triste discesa,passo dopo passo,il mio cuore gioisce e soffre allo stesso modo....grandi emozioni lottano con l'allontanarsi da quella cima,la mia prima cima che mi ha segnato per sempre....per molti giorni,ho portato con me le immagini e i ricordi più belli di quella mia prima ascesa,cominciando poi a pensare che in futuro avrei voluto salire tutte le montagne della terra....
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accoilli

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