Ostergeschichten aus dem Valle Anzasca
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Am Vorabend machen wir gleich spontan mit Adry und Angela ab, denn die alte Mulattiera des Valle Anzasca ist ihnen noch unbekannt. Wir treffen uns also in Domodossola, fahren dann bis Piedimulera und folgen diesem schönen Pflasterweg über Cimamulera und Antrogna bis nach Pontegrande. Unterwegs treffen wir absolut keine anderen Wanderer, dafür aber einige blühende Bäume, Schmetterlinge und Eidechsen - allesamt Erscheinungen, die sich auf der Alpennordseite mit gutem Grund noch bedeckt halten.
Unterwegs gibt es eine praktische Einkehr zum Caffè (oder Spremuta) in der Bar del Moro in Castiglione und bei der Mittagspause führen wir unsere Italienischen Freunde in Schweizer Ostertraditionen ein, indem wir gegenseitig ein paar Eier verstecken. In Pontegrande stellen wir fest, dass wir den Fahrplan nicht so genau gelesen haben und dass der anvisierte Bus an Feiertagen nicht fährt. Halb so schlimm, nach kurzem Versuchen mit Autostopp nimmt ein netter junger Mann aus Bannio gleich die ganze Gruppe von 4 Personen mit bis Piedimulera.
Testo in Italiano segue...
Oggi io ed Angela siamo in ottima compagnia, abbiamo la fortuna di condividere questa bella gita con Manuel in arte Zaza e Anita, infatti la proposta odierna è proprio loro.
La “Strà Granda” questo è il nome della monumentale mulattiera che collega il paese di Piedimulera nel fondovalle a Macugnaga, che si trova alla testata della valle; siccome molto lunga decidiamo di percorrere la prima tappa, fino al paese di Pontegrande, tutto questo tratto si snoda sul versante orografico sx con bella esposizione a sud/sud-est.
La mulattiera d'incredibile bellezza inizia a Piedimulera in corrispondenza della torre Ferrerio edificata nel 1594 e sale subito ripida tra i muretti a secco, sbucando così in breve tempo a Cimamulera nei pressi della chiesa dominata da un immenso ippocastano.
Dopo un breve tratto d'asfalto riprendiamo la via toccando la fraz. Morlongo, ora la mulattiera si ripresenta nel suo massimo splendore e ci conduce a Meggiana dove, ci appare in lontananza il paese di Castiglione (Castiui dialetto) che raggiungiamo dopo aver attraversato un bel ponticello romanico nel bosco, qua decidiamo per una tappa caffè e cogliamo l'occasione per ammirare l'antico e grazioso borgo di Colombetti ubicato sotto la sede stradale.
Con leggera risalita torniamo sulla retta via puntando al successivo agglomerato di Porcareccia, il percorso è caratterizzato da numerosi saliscendi, frattanto Manuel ci elenca i nomi delle cime circostanti che ha salito, a noi semisconosciute...mantenendo la stessa direzione tocchiamo in sequenza Vigino, Boretta e Antrogna tutti questi borghi trasudano di storia e ognuno ha la sua particolarità dal forno per il pane al torchio al lavatoio, dove si alternano centri storici costituiti da abitazioni antiche con i tetti in piode a ville sontuose.
Il proseguimento del sentiero nel prato è un vero piacere, il fondo morbido contrasta notevolmente la mulattiera lastricata per la gioia dei nostri piedini indolenziti, tempo di attraversare l'ennesimo ponte ad arco e ci infiliamo nel bosco per perdere quota e atterrare alla nostra meta.
Purtroppo ci rendiamo conto che la corriera prevista, non passa nei giorni festivi e attendere due ore per la giusta coincidenza sarebbe una perdita di tempo, a questo inconveniente ci pensano Angela e Manuel che in veste di autostoppisti ci procurano un passaggio in auto da un gentile ragazzo di Bannio con il quale torniamo a Piedimulera.
Sviluppo planimetrico escursione 13,7 Km.
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