Parque Nacional Torres del Paine - W Trekking (day 2/4)

Dopo una nottata non molto rilassante, leggasi: trombone da stadio in camera, alle 6:30 ci siamo alzati, abbiamo impacchettato tutti i nostri averi, alle 7:00 colazione e alle 7:40 è ufficialmente iniziata la seconda tappa del nostro W Trekking, la più impegnativa e quella che ci preoccupava di più visto i chilometri da dover percorrere con un gran peso sulle spalle.
Il timore numero uno era legato alla meteo, speravamo davvero di non doverci fare la tappa più lunga del trekking sotto la pioggia o in balia di venti tempestosi, in internet abbiamo visto di quei filmati da paura! Gente che per tenersi in piedi doveva puntellarsi con i bastoni e a fatica riusciva a fare qualche passo…figuriamoci camminare per 23km in condizioni del genere! Per fortuna nulla di tutto ciò si è verificato e seppur con un cielo parzialmente velato da nubi, siamo partiti abbastanza fiduciosi verso la prima tappa intermedia dell’escursione, vale a dire il Campamento Italiano a 7,6km dal Refugio Lodge Paine Grande. Il sentiero tutto in falsopiano ci ha fatto transitare dall’area del parco che è purtroppo bruciata tra fine 2011 e inizio 2012. Siamo passati proprio sotto il Cerro Paine Grande, la vetta più alta del parco nazionale. Prima di arrivare al Campamento Italiano abbiamo costeggiato il piccolo Lago Skottsberg, poi c’è toccato attraversare il fiume su un ponte in stile tibetano, uno di quelli fatto con le corde, tutto traballante e mezzo marcio tant’è che un cartello in loco suggeriva di passarci due alla volta!
Siamo arrivati al Campamento Italiano dopo 2 ore e 20 minuti di cammino. Lì abbiamo appeso i sacconi ad un albero e abbiamo proseguito nella Valle del Francés con il solo e comodissimo zainetto pieghevole riempito delle cose indispensabili e derubabili (infatti nessuno ci garantiva che avremmo ritrovato i sacconi una volta tornati al campamento)! Dopo un’ora di cammino, piacevolissimo viaggiare senza tutto quel peso sulle spalle, abbiamo raggiunto il Mirador Valle Francés dal quale si vedeva la vallata con in fondo sulla piana il bellissimo e grande Lago Nordernskjöld di un acceso color turchese. Dal Mirador si potevano osservare i Cuernos del Paine da un lato della valle e il Cerro Paine Grande con tanto di ghiacciai dall’altra, bello ma di qua era buio per via della sfavorevole esposizione solare, di là non si vedeva tutto per via delle nuvole :-(  
Verso le 10:50 ci siamo rimessi in marcia per addentrarci ancor più nella tanto decantata Valle del Francés ma dopo 50 minuti di cammino abbiamo capito che non ne valeva la pena così ci siamo fermati a circa 500 metri dal Campamento Britannico per fare pic-nic. Sarà che arrivando dalla Svizzera di valli ne abbiam già viste un'infinita quantità ma sta di fatto che sta Valle del Francés, venduta come una tra le cose più belle del trekking, a noi c'ha detto poco per non dire niente e a saperlo prima forse avremmo pure evitato di salirla e ridiscenderla, perché la Valle del Francés altro non è che una lunga deviazione dall'itinerario della seconda tappa che fa accumulare chilometri (10km per l'esattezza) ad un percorso che già di per sé ne conta parecchi. Sicuramente ha pagato molto di più la levataccia dell'ultimo giorno per goderci l'alba alle Torres del Paine, quello si che è stato uno dei momenti più belli e indimenticabili del trekking, una ciliegina della quale però racconterò più avanti.
Alle 13:10 abbiamo iniziato a scendere, altri 5km. Ore 15:00, abbiamo nuovamente raggiunto il Campamento Italiano e ritrovato intatti i nostri zaini! Dopo una pausa in riva al vicino torrente, verso le 15:40 ci siamo rimessi in marcia per l'ultima tratta del percorso di 5,5km, prima di arrivare al rifugio abbiamo pure costeggiato il bellissimo Lago Nordernskjöld e alle 17:40 siamo finalmente giunti alla meta: Refugio Los Cuernos.
Qui abbiamo riservato una "cabana" tutta per noi con letto matrimoniale gigante, purtroppo abbiamo presto scoperto che il luogo peccava in fatto di pulizia e così per lo schifo di entrare in contatto con peli e capelli di non so chi, abbiamo deciso di dormire dentro i nostri sacchi a pelo! Diciamo che visto il prezzo pagato per questa sistemazione ci aspettavamo qualcosa di meglio! All'ora di cena altra delusione, dopo tante ore passate sui sentieri ci aspettavamo una cena abbondante o che almeno ci permettesse di recuperare le forze, invece no tutt'altro e alla richiesta di avere ancora una fetta di pane c'han dato pure il menavia! Ripeto, avessimo pagato poco, ma per 243 CHF ci aspettavamo un trattamento un pochino diverso, vabbé sbagliando s'impara.
Faccio notare che questo rifiugio insieme a quello della notte successiva sono gestiti da Fantastico Sur, il servizio offerto è caro e di standard nettamente inferiore a quello di Vertice Patagonia.

Oggi abbiamo percorso 23,1km in circa 8 ore di cammino effettivo.
Il dislivello superato è stato di circa 600 metri.

Altre foto del nostro viaggio in Patagonia sul sito di Mauro:  www.ariafina.ch