Palanzone - Monte di Palanzo


Publiziert von rambaldi , 29. Januar 2013 um 21:58.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:27 Januar 2013
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1100 m

Escursione sulla dorsale lariana con partenza da Caglio. Non conosco la zona e mi affido ad una stampa formato A4 della CNS.
Ho nello zaino anche la mappa della comunità montana, ma è troppo ampia, con il freddo che fa non riuscirei nemmeno ad aprirla.

Come inizio non c'è male, il sentiero dovrebbe partire subito oltre il cimitero, io invece non trovo niente se non un ampio piazzale devastato da un escavatore: lavori in corso. Proseguo allora a naso e imbocco una via che sale tra le ville, la direzione da prendere è comunque evidente.

Infatti dopo poche decine di metri trovo una mulattiera con il fondo innevato dove noto un sacco di impronte di scarponi: qualcosa mi dice che sono sulla pista giusta.

La mulattiera sale con poca pendenza. Nel bosco di castagno vedo un paio di caprioli ed una famiglia di cinghiali. Salendo il bosco si trasforma in pineta. Evito un sentiero a sinistra marcato con un segnavia che indica monte Palanzone e rifugio Riella. Eventualmente lo terrò presente per il ritorno.
All'andata preferisco arrivare al Palanzone meno direttamente, percorrendo tutta la dorsale per godermi il panorama dalle varie colme.

Infatti dopo circa un'ora di cammino mi ritrovo alla colma di Caglio da dove seguo il classico percorso della dorsale lariana fino in vetta al Palanzone, avendo cura di salire su tutti i dolci "panettoni" che via via si incontrano. La traccia è ben battuta, le ciaspole sono inutili e rimangono ad appesantire lo zaino.

Arrivo in vetta al Palanzone con l'intenzione di scendere verso la Colma Piana e poi raggiungere il santuario della Madonnadi Campoé. Però mi dall'alto mi pare che il sentiero scenda subito nei boschi. Così, avendo notato che sul versante nord del Palanzone la neve è relativamente poco battuta, decido di cambiare itinerario e mi incammino verso la bocchetta di Lavignacc.  In tal modo posso "dare un senso" all'aver portato le ciaspole che effettivamente in questo tratto risultano utili. Dalla bocchetta decido poi di salire sul monte di Palanzo evitando il Preaola.

Questo ultimo e breve tratto di salita si rivela veramente faticoso. La neve sembra poca, vedo affiorare spesso il paglione secco, ma è solo un'apparenza. Il vento ha creato accumuli irregolari che uniti al paglione fanno si che un passo si ed uno no sprofondo fino oltre il ginocchio, nonostante abbia le ciaspole.

Sul crinale del monte di Palanzo si gode un buon panorama su Faggeto Lario e le sue frazioni ed una bella vista su dorsale lariana ed i monti lecchesi.
La discesa, direttamente lungo il crinale che mi riporta ai piedi del Faello, continua ad essere faticosa e accidentata. Evito poi di risalire il Faello aggirandolo a sinistra verso la bocchetta di Nesso. Da qui ritorno sulla dorsale da cui questa volta scendo direttamente a Caglio seguendo il sentiero che si stacca dalla bocchetta omonima.

Prima di tornare alla macchina percorro parte dell'itinerario dedicato al pittore divisionista Giovanni Segantini. Purtroppo sono un po' in ritardo e presto poca attenzione al percorso. Mi ripropongo di tornare con più calma.


Riporto la presentazione del percorso, tratta dal volantino scaricabile sul sito del comune di Caglio:

http://www.comune.caglio.co.it/include/mostra_foto_allegato.php?servizio_egov=sa&idtesto=2&x=3cf7d793ab7db66d72bc448a49c14ad3

Segantini a cielo aperto

A centocinquanta anni dalla nascita di Giovanni Segantini (Arco, Trento, 1858 – Schalfberg, Engadina, 1899) il Comune di Caglio rende omaggio al grande maestro e alla sua permanenza in Brianza con una serie di eventi ai quali questa prima esposizione farà da cornice permanente.
Attraverso un’accurata selezione di alcuni tra i suoi maggiori capolavori, riprodotti a grande dimensione e collocati en plein air nei punti del borgo brianteo più suggestivi e più significativamente legati al maestro, la mostra ripercorre l’intera esperienza artistica ed esistenziale del pittore.

Tourengänger: rambaldi
Communities: Hikr in italiano


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