Triangolo Lariano north side con San Primo


Publiziert von rochi , 10. März 2014 um 17:52.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 9 März 2014
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 12:00
Aufstieg: 1200 m
Abstieg: 1200 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Como Camerlata procedere verso Lecco e ad Albavilla entrare in paese e procedere sulla strada (indicazioni) verso l'alpe del Vicerè dove è possibile parcheggiare.
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Stoppani alla Colma di Sormano

Nel giugno scorso avevo percorso il settore meridionale del Triangolo Lariano da Brunate al Palanzone rinunciando a proseguire oltre a causa di mancanza di tempo (http://www.hikr.org/tour/post65734.html). Come raccomandatomi dal caro gbal in un suo commento d'allora, decido oggi di completare la traversata con partenza dall'alpe del Vicerè, sopra Albavilla con meta di giornata il monte San Primo. Obiettivo piuttosto ambizioso il mio, che unisce un buon dislivello ad un notevolissimo sviluppo e che, soprattutto nel viaggio di ritorno, avrà le sue conseguenze sopra le mie stanche ossa.
Il percorso è molto evidente e piuttosto segnalato, anche con neve l'orientamento risulta semplice viste le ampissime tracce battute da centinaia di escursionisti che ogni fine settimana affollano l'area.
Dall'alpe del Vicerè su buona gippabile si sale in breve alla Capanna Mara e alla soprastante bocchetta di Lemna, si scende di poco e si prosegue verso il rifugio Riella al Palanzone. Volendo si potrebbe percorrere il sentiero di cresta e toccare il pizzo dell'Asino, ma ho preferito tenermi basso e comodo viste le difficoltà che ero certo si sarebbero presentate.
Dal rifugio Riella che si raggiunge con un traverso (porre attenzione con neve) la copertura nevosa si fa omogenea e alla vicina bocchetta di Nesso mi decido ad indossare le ciaspole che non toglierò più fino al San Primo. Dalla bocchetta con diversi saliscendi si toccano il monte Bul e il monte Croce per scendere definitivamente alla Colma di Sormano dove si può risalire il costone dietro l'osservatorio o percorrere il facile sentiero che parte dalla sua destra sulla carrabile (per me, prima opzione all'andata e seconda al ritorno). Il sentiero procede praticamente in piano e per diversi chilometri sino all'attacco della salita del San Primo. Da qui, decido di tagliare e risalgo un pendio durissimo con neve molle che tuttavia mi porta in quota velocemente. Basterebbe un ulteriore sforzo per uscire in cresta e percorrere tutta la via in ambiente panoramicissimo ma oggi non ce n'è e dunque proseguo per traversi che si riveleranno molto noiosi e non meno faticosi sino alla base della cima dove, con un ultimo strappo, arrivo in vetta stanchissimo.
Mangio velocemente perché so cosa mi aspetta, rinuncio ad ogni possibile variante di discesa compresa quella suggerita dall'esperto gbal (http://www.hikr.org/tour/post73734.html) che probabilmente avrebbe accorciato il percorso e ritorno per la lunga via dell'andata verso la Colma. Da lì, tocca ora risalire le balze verso il Palanzone. A fatica, supero la prima sino ad incontrare una pista battuta sulla destra che parrebbe baipassare il tratto più duro. Con il conforto di un paio di signori mi immetto e compio un errore gigantesco perché questa pista è ricoperta di neve mollissima dove presto le tracce spariscono e dove mi tocca arrancare per almeno mezz'ora sino ad accorgermi che sono sulla via sbagliata. In preda ad una crisi di parolacce ritorno sui miei passi sino ad intravvedere una possibile scorciatoia verso la via giusta. Si tratta di risalire un costolone boschivo per diverse centinaia di metri: la fatica pazzesca che faccio mi fa dimenticare la solita litania di parolacce che di solito recito in queste situazioni, anche perchè la sbocco in cresta mi ha fatto guadagnare pochissimi metri rispetto alla via normale, così alla fatica (inutilmente) fatta, devo aggiungere quella (necessaria) per seguire la via del rientro. 
Intanto si fa sera e capisco che questa giornata sarà indimenticabile, almeno per la permanenza sui monti.
Di nuovo alla bocchetta di Nesso, dopo un'inevitabile pausa, riprendo quel poco di forze che mi restano, ripercorro i traversi verso il Riella, risalgo con enorme fatica il breve tratto allla bocchetta di Lemnia e scendo veloce, ora su buona strada priva di copertura nevosa all'alpe del Vicerè dove incontro la mia automobile, al buio, esattamente 12 ore dopo averla lasciata.
Con il senno di poi, devo ammettere di aver scelto un percorso poco raccomandabile che, in fondo, mi ha fatto godere poco del paesaggio straordinario che questa zona offre, soprattutto in una bella giornata (seppur un po' velata) e con copertura nevosa. Alla fine il mio contapassi segnerà circa 35 km (che diventano quasi 50,considerando lo SE), 1200 metri di dislivello (compresi i vari saliscendi e gli errori) e, come detto, 12 ore di marcia, delle quali almeno 11 in cammino.
A chi volesse, visitare con maggiore saggezza la zona del San Primo, sarebbe pertanto meglio partire dalla Colma di Sormano o al più da Sormano paese: in questo modo, lo sviluppo molto più contenuto permetterebbe di dilungarsi sulle splendida cresta del massiccio, concatenando una serie di cime molto interessanti, escursionisticamente parlando.
Resta comunque la soddisfazione di aver chiuso l'esplorazione di questo interessante territorio, regno inconstrato dell'amico turistalpi con vista continua e mozzafiato sul Grigne.

Tourengänger: rochi
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (6)


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Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 10. März 2014 um 20:50
Complimenti bella sgamellata Daniele66

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. März 2014 um 20:57
Grazie per i complimenti Daniele ma forse avrei dovuto essere più attento nella pianificazione della gita. Ciao.

numbers hat gesagt: Complimenti
Gesendet am 10. März 2014 um 23:44
Comunque, se posso permettermi, hai veramente preteso troppo!
Già farlo senza neve......è bello lunghetto come giro, così poi......
Bella resistenza!

Ciao

rochi hat gesagt: RE:Complimenti
Gesendet am 12. März 2014 um 07:53
Resistenza o no, a un certo punto, giocoforza, bisognava tornare indietro!
Grazie per i complimenti.
Ciao.
R.

gbal hat gesagt:
Gesendet am 12. März 2014 um 18:05
Ti ringrazio innanzitutto per l'affettuoso richiamo di una mia gita in zona. Non credo però che ti sarebbe stata utile la discesa "fast" che ho fatto io perchè cmq avresti avuto poi una bella risalita per tornare alla base (o tanto asfalto). Molto meglio il tuo 12x12x12 (ore,salita,discesa) che come al solito ti consacra uno dei più tosti camminatori di Hikr.
Bravo!

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. März 2014 um 19:24
Avevo intravvisto la via e compreso che avrei dovuto camminare su asfalto per qualche km: non mi avrebbe fatto male tuttavia, visto che avevo i piedi a mollo!
Per il resto, grazie dei complimenti che, al solito, sono immeritati.
Ciao!!
R.


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