Bassa di Folcra, salita per la Val Torta e discesa per la Val Cassinello
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Prima gita dell'anno, a dire il vero più che un gennaio pare un aprile: a Gaggiolo, dove ci troviamo in otto, la temperatura è di 13°, sull'autostrada si innalza fino a 15 ma, fortunatamente, ad Ossasco siamo intorno allo zero.
Partiamo, sci ai piedi, alle 8,45 seguendo il sentiero estivo che si innalza ripido nel bosco, c'è un ottima traccia anche se a tratti un po' ghiacciata, al bivio per Stabiello Grande usciamo dal bosco e dopo una mezz'oretta ci troviamo al sole, raggiungiamo l'Alpe Torta e, successivamente, il pianoro dove un tempo sorgeva la vecchia Capanna Cristallina. A questo punto valutiamo la possibilità di salire alla nuova capanna e poi al passo di quota 2693 che adduce alla Valleggia, i ripidi pendii già illuminati dal sole che portano al Passo Cristallina però non ci danno molto affidamento per cui "ripieghiamo" sulla sovrastante Bassa di Folcra, una gita già effettuata in passato ma sempre bella.
Il primo tratto è decisamente ripido, ci teniamo a debita distanza uno dall'altro ma ben presto la pendenza si raddolcisce ed in breve siamo al grande traliccio che contraddistingue il passo.
Ci teniamo sotto il filo di cresta: al di là soffia un vento tremendo, mangiamo qualcosa, prepariamo gli sci e partiamo. I primi metri sono decisamente ripidi, ci abbassiamo in derapata per un breve tratto, il versante è completamente in ombra, il vento non si fa quasi sentire e la neve si è mantenuta polverosa, una sciata di grande soddisfazione.
Incomprensibilmente, almeno per noi, c'è un sacco di gente che sale: perchè salire di qui, all'ombra, per un versante più ripido, con un panorama molto più chiuso...? Mah?
Noi continuiamo la nostra magnifica sciata, giunti all'ultimo pilone traversiamo decisamente a destra e raggiungiamo Stabiello Grande, da qui seguiamo per un tratto la stradina fino a riportarci sulle traccie di salita, ci abbassiamo ulteriormente fino a trovarci all'altezza dei cavi dell'alta tensione: al disotto dei quali si trova il ponte di Ossasco, da qui percorriamo la stradina forestale che in breve ci riporta sulla strada a circa 800 metri da Ossasco.
Una gita classica che anche questa volta ci ha regalato una magnifica sciata, con il caldo di questi giorni non era così scontato trovare della neve di tale qualità.
Marchino Come ha scritto Paolo la cosa più insolita è stata la temperatura, decisamente alta, anche lo zero a Ossasco, che può sembrare normale al 6 gennaio, risulta strano, però, se si pensa che si è a 1300m, in ombra ed in un posto dove di solito, in questo periodo, -10° almeno è la norma.
Gita classica sempre bella malgrado lo sviluppo della Val Torta (per la precisione 7,39km secondo il GPS), neve sopra le aspettative nonostante le temperature, mai crostosa, sempre polvere, a volte più compatta a volte meno. Vento decisamente forte alla Bassa e che ha tirato anche nei giorni precedenti, l'ultima volta che abbiamo fatto questa gita ci siamo fermati a mangiare sui basamenti di cemento del traliccio sul passo, questa volta erano coperti da un accumulo da vento di più di un metro e mezzo. Pensavo di trovare più affollamento, soprattutto a Ossasco ed in Val Torta essendo questa valle l'accesso ad una serie di traversate oltre il passo di Cristallina invece abbiamo incontrato pochissime persone.
Partiamo, sci ai piedi, alle 8,45 seguendo il sentiero estivo che si innalza ripido nel bosco, c'è un ottima traccia anche se a tratti un po' ghiacciata, al bivio per Stabiello Grande usciamo dal bosco e dopo una mezz'oretta ci troviamo al sole, raggiungiamo l'Alpe Torta e, successivamente, il pianoro dove un tempo sorgeva la vecchia Capanna Cristallina. A questo punto valutiamo la possibilità di salire alla nuova capanna e poi al passo di quota 2693 che adduce alla Valleggia, i ripidi pendii già illuminati dal sole che portano al Passo Cristallina però non ci danno molto affidamento per cui "ripieghiamo" sulla sovrastante Bassa di Folcra, una gita già effettuata in passato ma sempre bella.
Il primo tratto è decisamente ripido, ci teniamo a debita distanza uno dall'altro ma ben presto la pendenza si raddolcisce ed in breve siamo al grande traliccio che contraddistingue il passo.
Ci teniamo sotto il filo di cresta: al di là soffia un vento tremendo, mangiamo qualcosa, prepariamo gli sci e partiamo. I primi metri sono decisamente ripidi, ci abbassiamo in derapata per un breve tratto, il versante è completamente in ombra, il vento non si fa quasi sentire e la neve si è mantenuta polverosa, una sciata di grande soddisfazione.
Incomprensibilmente, almeno per noi, c'è un sacco di gente che sale: perchè salire di qui, all'ombra, per un versante più ripido, con un panorama molto più chiuso...? Mah?
Noi continuiamo la nostra magnifica sciata, giunti all'ultimo pilone traversiamo decisamente a destra e raggiungiamo Stabiello Grande, da qui seguiamo per un tratto la stradina fino a riportarci sulle traccie di salita, ci abbassiamo ulteriormente fino a trovarci all'altezza dei cavi dell'alta tensione: al disotto dei quali si trova il ponte di Ossasco, da qui percorriamo la stradina forestale che in breve ci riporta sulla strada a circa 800 metri da Ossasco.
Una gita classica che anche questa volta ci ha regalato una magnifica sciata, con il caldo di questi giorni non era così scontato trovare della neve di tale qualità.

Gita classica sempre bella malgrado lo sviluppo della Val Torta (per la precisione 7,39km secondo il GPS), neve sopra le aspettative nonostante le temperature, mai crostosa, sempre polvere, a volte più compatta a volte meno. Vento decisamente forte alla Bassa e che ha tirato anche nei giorni precedenti, l'ultima volta che abbiamo fatto questa gita ci siamo fermati a mangiare sui basamenti di cemento del traliccio sul passo, questa volta erano coperti da un accumulo da vento di più di un metro e mezzo. Pensavo di trovare più affollamento, soprattutto a Ossasco ed in Val Torta essendo questa valle l'accesso ad una serie di traversate oltre il passo di Cristallina invece abbiamo incontrato pochissime persone.
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