Monte Magno (1636 m)


Publiziert von siso , 23. Dezember 2012 um 14:09.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum:22 Dezember 2012
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Tamaro-Lema 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 875 m
Strecke:Vezio, parcheggio a quota (775 m) – Ponte Busgnone (763 m) – Alpe di Coransù (1130 m) – Alpe Agario (1495 m) – Passo d'Agario (1552 m) – Monte Magno (1636 m)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2 – uscita Lugano Nord – Manno – Gravesano – Arosio – Mugena – Vezio.
Unterkunftmöglichkeiten:Albergo “Il Castagno”, Mugena.
Kartennummer:C.N.S. No. 1333 – Tesserete - 1:25000

Ciaspolata nell'Alto Malcantone con neve sorprendentemente polverosa quasi ovunque.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:30

Fine dell’escursione: ore 13:30

Temperatura alla partenza: -2°C

Temperatura al rientro: 9°C

 

L’escursione inizia dal parcheggio poco prima di Vezio, “Vesc” nel dialetto malcantonese.

Mentre mi preparo osservo il bell'Oratorio di Santa Maria delle Grazie di Sassello, costruzione del 1805, ubicata proprio sopra il parcheggio.

Percorro 240 m in discesa, sulla strada, fino al Ponte Busgnone (763 m). Fu costruito nel 1893, come lo ricorda la data incisa sulla chiave del bell'estradosso che si osserva a valle.

All'altezza di questo ponte fu attiva all'inizio del XX secolo, sul fiume Magliasina una piccola centrale elettrica.

Abbandono la strada e imbocco la sterrata che sale in direzione Nord. Dopo pochi metri  passo da una fattoria che può fregiarsi del marchio “Presidio Slow Food”, a favore della biodiversità. Fra i diversi prodotti bio, qui si producono i cicitt.

I cicitt sono salsicce lunghe e sottili, che si preparano in autunno con la carne, il grasso e il cuore della capra insaccati negli intestini dell’animale.

Sono di colore marrone scuro e si mangiano arrostiti sul fuoco. Hanno un profumo penetrante di capra, di spezie e di fumo.

Mi precedono, con un vantaggio di circa 15 min, cinque escursionisti: uno ha gli sci legati allo zaino. Rinuncio a calzare subito le ciaspole, finora posso camminare tranquillamente seguendo la traccia disegnata da chi mi precede.

 

In una bellissima radura mi imbatto in una Grà. La “Grà”, in italiano metato (o secchereccio), è una costruzione rustica adibita all’essicazione delle castagne per essere conservate a lungo ed eventualmente ridotte in farina. È una tappa del “Sentiero del castagno”, un itinerario tematico che si snoda nell’Alto Malcantone.

 

In poco più di un'ora pervengo all'Alpe di Coransù (1130 m). La spessa coltre di fango che vidi l'ultima volta, ora è sostituita da neve polverosa: ciò mi induce a mettere le racchette. La faggeta concede spesso ampie radure, che consentono di ammirare le cime che in gran parte ho raggiunto: Gradiccioli, Monte Ferraro, Monte Bar, Camoghè, Monte San Giorgio, Monte Generoso, Crocione, Monte Galbiga, Monte San Primo, Grigne, ecc.

 

A 1350 m di quota finisce il bosco. Ora posso vedere il gruppetto che mi precede; ha circa 300 m di vantaggio: grazie per la traccia! Rimane circa un chilometro di cammino per raggiungere la  casermetta di Agario.

Come arrivo al segnavia prospiciente il rifugio, svolto immediatamente a Sud, in direzione della meta prevista per oggi. Sono i 500 m più faticosi della salita. Le vecchie orme non mi sono di grande aiuto. Spesso le ciaspole si impigliano nei rododendri, abbondanti su tutto il versante settentrionale del monte. Ottimo il panorama che si gode da questa cupola! Dopo 2 h e 45 min di cammino sulla neve, posso esclamare: Monte Magno geschafft!
 

                                              Monte Magno (1636 m)

È semplicemente bello.

La temperatura mite mi permette di sedermi presso l'omino di vetta e di rifocillarmi con lo sguardo rivolto sul Golfo di Lugano.

Un'attenta analisi della situazione mi induce a scendere sul ripido versante E del Monte Magno. La neve non è abbondante: oggi non temo né scorrimenti né scivolamenti.

In alto ci sono addirittura dei cespi di erba alta che affiorano dalla coltre. Scelta azzeccata: il discesone non mi pone nessun problema; anzi non appena la pendenza si riduce un po', diventa una vera goduria. Come detto la neve è inaspettatamente polverosa.

Mi godo l'ultimo raggio di sole; giusto in tempo prima che il cielo da azzurro diventi bianco-grigio, con una leggera velatura. La nuova perturbazione sta per raggiungere le Prealpi ticinesi.

 

Il Monte Magno, a dispetto del nome, non può essere annoverato tra i “grandi”, tuttavia oggi mi ha regalato una bella soddisfazione.

 

Tempo di salita: 2 h 45 min

Tempo totale: 5 h

Tempi parziali

Vezio (775 m) – Alpe di Coransù (1130 m): 1 h 10 min

Alpe di Coransù (1130 m) – Passo d'Agario (1552 m): 1 h 15 min

Passo d’Agario (1552 m) – Monte Magno (1636 m): 20 min

Monte Magno (1636 m) – Vezio (775 m): 1 h 45 min

Dislivello: 875 m

Sviluppo complessivo: 11,4 km

Difficoltà: T2/WT3

SLF: 2 (moderato)

Libro di vetta: no

Copertura della rete cellulare: buona

Tourengänger: siso


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Kommentare (5)


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igor hat gesagt:
Gesendet am 23. Dezember 2012 um 18:42
Ciao siso bella escursione anche io mi sono divertito sul lema e penso che non deve sempre essere una montagna "grande" per regalarci soddisfazioni.....
ciao Igor

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Dezember 2012 um 19:29
Grazie Igor!
Quando c'è neve vicino a casa, cerco di frequentare le nostre montagne: non è molto giudizioso percorrere inutilmente centinaia di chilometri in auto.
Ciao e Buone Feste!
siso

igor hat gesagt:
Gesendet am 23. Dezember 2012 um 19:33
Anche a te,anche io la penso cosi ciao

Felix hat gesagt:
Gesendet am 27. Dezember 2012 um 14:52
un bel corso!
cari saluti e un buon anno nuovo!

Felix

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Dezember 2012 um 18:22
Grazie Felix,
contraccambio i più sentiti auguri per un felice 2013 ricco di escursioni!
siso


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