Monte Magno (1636 m)
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Ciaspolata nell'Alto Malcantone con neve sorprendentemente polverosa quasi ovunque.
Inizio dell’escursione: ore 8:30
Fine dell’escursione: ore 13:30
Temperatura alla partenza: -2°C
Temperatura al rientro: 9°C
L’escursione inizia dal parcheggio poco prima di Vezio, “Vesc” nel dialetto malcantonese.
Mentre mi preparo osservo il bell'Oratorio di Santa Maria delle Grazie di Sassello, costruzione del 1805, ubicata proprio sopra il parcheggio.
Percorro 240 m in discesa, sulla strada, fino al Ponte Busgnone (763 m). Fu costruito nel 1893, come lo ricorda la data incisa sulla chiave del bell'estradosso che si osserva a valle.
All'altezza di questo ponte fu attiva all'inizio del XX secolo, sul fiume Magliasina una piccola centrale elettrica.
Abbandono la strada e imbocco la sterrata che sale in direzione Nord. Dopo pochi metri passo da una fattoria che può fregiarsi del marchio “Presidio Slow Food”, a favore della biodiversità. Fra i diversi prodotti bio, qui si producono i cicitt.
I cicitt sono salsicce lunghe e sottili, che si preparano in autunno con la carne, il grasso e il cuore della capra insaccati negli intestini dell’animale.
Sono di colore marrone scuro e si mangiano arrostiti sul fuoco. Hanno un profumo penetrante di capra, di spezie e di fumo.
Mi precedono, con un vantaggio di circa 15 min, cinque escursionisti: uno ha gli sci legati allo zaino. Rinuncio a calzare subito le ciaspole, finora posso camminare tranquillamente seguendo la traccia disegnata da chi mi precede.
In una bellissima radura mi imbatto in una Grà. La “Grà”, in italiano metato (o secchereccio), è una costruzione rustica adibita all’essicazione delle castagne per essere conservate a lungo ed eventualmente ridotte in farina. È una tappa del “Sentiero del castagno”, un itinerario tematico che si snoda nell’Alto Malcantone.
In poco più di un'ora pervengo all'Alpe di Coransù (1130 m). La spessa coltre di fango che vidi l'ultima volta, ora è sostituita da neve polverosa: ciò mi induce a mettere le racchette. La faggeta concede spesso ampie radure, che consentono di ammirare le cime che in gran parte ho raggiunto: Gradiccioli, Monte Ferraro, Monte Bar, Camoghè, Monte San Giorgio, Monte Generoso, Crocione, Monte Galbiga, Monte San Primo, Grigne, ecc.
A 1350 m di quota finisce il bosco. Ora posso vedere il gruppetto che mi precede; ha circa 300 m di vantaggio: grazie per la traccia! Rimane circa un chilometro di cammino per raggiungere la casermetta di Agario.
Come arrivo al segnavia prospiciente il rifugio, svolto immediatamente a Sud, in direzione della meta prevista per oggi. Sono i 500 m più faticosi della salita. Le vecchie orme non mi sono di grande aiuto. Spesso le ciaspole si impigliano nei rododendri, abbondanti su tutto il versante settentrionale del monte. Ottimo il panorama che si gode da questa cupola! Dopo 2 h e 45 min di cammino sulla neve, posso esclamare: Monte Magno geschafft!

Monte Magno (1636 m)
È semplicemente bello.
La temperatura mite mi permette di sedermi presso l'omino di vetta e di rifocillarmi con lo sguardo rivolto sul Golfo di Lugano.
Un'attenta analisi della situazione mi induce a scendere sul ripido versante E del Monte Magno. La neve non è abbondante: oggi non temo né scorrimenti né scivolamenti.
In alto ci sono addirittura dei cespi di erba alta che affiorano dalla coltre. Scelta azzeccata: il discesone non mi pone nessun problema; anzi non appena la pendenza si riduce un po', diventa una vera goduria. Come detto la neve è inaspettatamente polverosa.
Mi godo l'ultimo raggio di sole; giusto in tempo prima che il cielo da azzurro diventi bianco-grigio, con una leggera velatura. La nuova perturbazione sta per raggiungere le Prealpi ticinesi.
Il Monte Magno, a dispetto del nome, non può essere annoverato tra i “grandi”, tuttavia oggi mi ha regalato una bella soddisfazione.
Tempo di salita: 2 h 45 min
Tempo totale: 5 h
Tempi parziali
Vezio (775 m) – Alpe di Coransù (1130 m): 1 h 10 min
Alpe di Coransù (1130 m) – Passo d'Agario (1552 m): 1 h 15 min
Passo d’Agario (1552 m) – Monte Magno (1636 m): 20 min
Monte Magno (1636 m) – Vezio (775 m): 1 h 45 min
Dislivello: 875 m
Sviluppo complessivo: 11,4 km
Difficoltà: T2/WT3
SLF: 2 (moderato)
Libro di vetta: no
Copertura della rete cellulare: buona
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