Pass di Passit (2082 m)
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Ciaspolata sotto una fitta nevicata, con alcuni tratti faticosissimi per assenza di traccia nella neve profonda.
Inizio dell’escursione: ore 9:00
Fine dell’escursione: ore 13:15
Temperatura alla partenza: -3°C
Temperatura al rientro (Alpe Fracch): -2°C
Partiamo alle 9 in punto dal parcheggio di fronte agli impianti sciistici di San Bernardino / Confin 2000, che quest’anno rimarranno desolatamente chiusi.
Ci siamo preparati a puntino: equipaggiamento completo con Barrivox, pala, sonda, altimetro da polso, navigatore satellitare e mappa topografica con tracciato segnato con il pennarello.
Il toponimo Alpe Fracch, dal latino tardo fragicare, “rompere”, significa “zona di montagna”.
Imbocchiamo il sentiero in direzione Sud, verso il Bosch de San Remo; un’incantevole pecceta con radure, che ho percorso più volte con gli sci di fondo. Benché la coltre nevosa sia più che sufficiente, la pista di fondo non è ancora stata battuta. All’altezza del Lago d’Isola, un segnavia ci indica la via da seguire per il Pass di Passit. Abbandoniamo così la pista di fondo e risaliamo il versante del Bosch d’Isola, in direzione dell’Alp d’Ocola (1847 m). In prossimità di questo alpeggio puntiamo dritto ad Ovest, verso la nostra meta. È il tratto più tosto dell’escursione. Ci aspetta una fatica immane: nebbia, visibilità scarsa, neve profonda, pendenza elevata!
Daniele compie il lavoro maggiore; traccia nella valle posta tra la Cima de la Fopela (2377 m) e il promontorio quotato 2247 m. La luce diffusa ci impedisce più volte di scegliere la via più comoda. Per alcuni passi la neve ci illude di essere portante, poi, all’improvviso, sprofondiamo fino all’inguine.
Teniamo duro. Poco prima della piana che precede il passo dobbiamo coprirci maggiormente: il freddo è intenso. Alle 11:20 raggiungiamo il passo, tre minuti dopo il rifugio.
Alle 11:23 possiamo esclamare Rifugio Pass di Passit (2080 m) geschafft!
La porta è munita di lucchetto; la chiave, appesa con una catenella a un gancio, è gelata. Per poter entrare dobbiamo riscaldare l’uno il lucchetto, l’altro la chiave. La tecnica funziona alla perfezione. L’angusto locale non è per la verità molto ospitale, comunque potrebbe essere provvidenziale in caso di tormenta.

Quale augurale inizio dell’avvento, accendiamo per qualche minuto un lumino natalizio. Vuole anche essere un gesto propiziatorio per tutti gli amici hikriani e un augurio per gli alpinisti che recentemente sono stati vittime di incidenti.
Torniamo a valle ripercorrendo la bella traccia creata, con la speranza che la stessa possa servire ad altri ciaspolatori.
Prima racchettata al Pass di Passit assai faticosa per assenza di traccia e per condizioni meteorologiche sfavorevoli. Il bellissimo paesaggio innevato ci ha comunque pienamente soddisfatti consentendoci una rapida ricarica delle pile.
Tempo totale: 4:30 h
Salita: 2:23 h
Dislivello in salita: 532 m
Sviluppo complessivo: 8,5 km
Difficoltà: WT3
SLF: 3 (marcato)
Copertura della rete cellulare: al Pass di Passit assente.
Libro di capanna: sì
Partecipanti: Daniele e siso
Kommentare (4)