Punta di Elgio / Helgenhorn (2837 m): apertura della stagione scialpinistica
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tapio: L’ultima scialpinistica della passata stagione è stata fatta con
tignoelino, la prima della nuova stagione viene fatta con
tignoelino. Mi sembra un assunto incontestabile.
Dato che i vari siti di prevenzione delle valanghe sono ancora (quasi) silenti e le recenti nevicate (almeno ad alta quota) possono aver prodotto situazioni non troppo sicure, decidiamo per una meta conosciuta e dal rischio limitato, la Punta d’Elgio, o Helgenhorn.
Pensando che nella mia precedente salita (quando ero alle prime armi, non che adesso sia molto più avanti...) ci avevo impiegato 5 ore e mezzo e stavolta invece ne abbiamo impiegate 8 e mezzo, sembrerebbe che qualcosa non quadra. Invece, come tutti sanno, in invernale non si può mai dire, tutto dipende dalle condizioni che si trovano. Uno dei motivi è senz’altro il fatto di aver dovuto tracciare integralmente dal Maria Luisa alla vetta, anche se non il solo. tignoelino dirà poi (se vorrà) quale altro grosso impedimento ci ha, per così dire, “frenati” in discesa. Un’ulteriore motivo va ricercato nella qualità della neve: se in alto, e comunque quasi fino al Rifugio Maria Luisa, abbiamo trovato la polvere (ebbene sì…!!!), per tutta la stradina che riporta a Riale ci siamo barcamenati sul cemento: la stradina che di solito è molto veloce, perché battuta in precedenza dal gatto, stavolta, oltre a non essere stata battuta era rovinata da passaggi vari, con una traccia “evanescente” e piena di buchi, e la qualità della neve era pessima (inoltre abbiamo dovuto superare alcuni scarichi ed effettuare due guadi).
Sul tragitto mi asterrei, ci sono già parecchie relazioni ed inoltre la traccia gps dell’amico tignoelino parla chiaro. Da segnalare solo l’estrema fatica nel dover risalire due brevi tratti in Valrossa senza pelli (con quel tipo di neve…) ed un tratto abbondantemente adrenalinico (più o meno sotto la cima 2406), un traverso a picco sul Rio Valrossa non ancora gelato, in cui, fortunatamente la neve ha tenuto (diversamente saremmo finiti a mollo! ...con un salto di una decina di metri).
Inoltre, le condizioni invernali della cima hanno stupito entrambi: di solito è spelacchiata, mentre stavolta, dal deposito sci è stato abbastanza faticoso raggiungere la vetta, sulla quale oltre a noi due non ci sarebbe stato posto per nessun altro, a causa dell’innevamento “estremo”.
Ringrazio Roberto per la bellissima giornata (nonché apertura della stagione), con lui non ci si annoia mai: è davvero un grande! Alla prossima!
roby tignoelino: Escursione, come sempre, in compagnia DocG (deformazione professionale).
Al parcheggio di Riale mi accorgo che i nuovi scarponi, stesso numero e marca, purtroppo, non si adattano ai miei attacchini: Fabio ha fatto più di 100 km. Nessuna esitazione, mi farò la gita in salita e discesa sugli alzatacchi (non consigliabile). Giornata eccezionale per la meteo e la neve, di questa stagione; non avendo nessuna fretta, ci siamo divertiti come dei bocia. Mi dispiace che avremmo potuto risparmiare un pò di tempo in discesa perchè, non conoscendo il telemark, ho potuto fare solo dei traversi e portarmi le gambe sane a casa.
Grazie Amis, alla prossima. Buone gite a tutti.


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