Passo della Garina (sulle orme di Frisch)
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Oggi ripercorriamo i passi di Geiser, protagonista dell'Uomo nell'Olocene, di Max Frisch. Solo che Geiser, nel suo tentativo di raggiungere la Val Maggia attraverso il passo della Garina deve soccombere al maltempo, noi ci gustiamo una giornata di sole splendido e cielo sereno.
Partiamo da Loco Chiesa e seguiamo la bellissima e molto comoda mulattiera che si inoltra in leggera salita nella valle del Ri del Vo. Nonostante chiare tracce di passaggi precedenti, lungo il percorso si possono ancora trovare delle belle castagne. Superata un piccolo oratorio ben restaurato il sentiero arriva con qualche tornante a Ighelon, dove veniamo accolti da un gregge di pecore che tenterà poi di seguirci. Poco dopo si attraversano altri monti, uno più bello dell'altro, Eria, Mulegn, Cortascio, Campo, fino a scollinare al passo della Garina, 1076 m slm.
Qui i rustici sono tutti riattati e ben tenuti, c'è perfino un campo da calcio! Dopo una breve colazione iniziamo la discesa, entrando in un bosco di faggio che fa venir voglia di funghi ma non dà soddisfazioni...
Invece di scendere su Aurigeno, decidiamo di passare sull'altro versante della Valle di Lareccio e raggiungere Maggia via Cortone e Moghegno. Il sentiero scende deciso verso il Ri di Dentro, che si attraversa due volte e si risale per un tratto, per poi riguadagnare dislivello sotto la stinca del sole fino a scorgere le prime cascine di Cortone, ampio monte sopra Moghegno dalla vista spettacolare.
Dopo pranzetto e pennichella sotto un sole praticamente estivo iniziamo la discesa, scartando la strada sterrata e preferendogli almeno all'inizio il sentiero, che passa attraverso vecchie selve castanili – ancora castagne! - e che tocca diverse cascine. Dopo un paio di tornanti sulla strada forestale per far riposare le ginocchia ritorniamo sul sentiero, un'infinita scalinata a zig zag che termina solo a Moghegno.
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