Piz Prevat per la cresta NE e la parete SE dello spigolo NE
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Per domenica si prevede bel tempo, sole e caldo, l'ideale per un'arrampicata: con Andrea ed Alexandre decidiamo per il Piz Prevat, consultiamo Plaisir Sud e la guida del CAS, le valutazioni sono un po' differenti: una da la cresta NE come un 5a (4b obbligato) la seconda, in gradi UIAA, la valuta come un IV...secondo le tabelle di comparazione un 5a corrisponde a un V ed un 4b ad un IV+ ! Boh? Decidiamo di fare la cresta NE, a scanso di equivoci lo spigolo NE non lo prendiamo neppure in considerazione.
Ad accompagnarci, ma senza arrampicare, c'è anche
edelweiss che ci farà qualche foto dal basso.
Arriviamo a Rodi e raduniamo la moneta svizzera accumulata in settimana per salire in funivia al Lago Tremorgio, il tempo non è così bello come previsto: siamo immersi nella nebbia, però dovrebbe aprirsi, apriamo il portabagagli, prendo la borsa degli scarponi e...sorpresa: ho due scarponi destri, un 42 mio ed un 39 di mia moglie Anna. Che bella idea comprare gli scarponi della stesso modello e dello stesso colore!
Vabbè, arrivare all'attacco non dovrebbe essere molto complicato, salirò con i sandali e poi ho le scarpette d'arrampicata.
Arriviamo alla capanna Tremorgio e la nebbia sembra meno fitta, iniziamo a camminare e, poco dopo, eccoci al sole, ammiriamo la nostra meta e constatiamo che c'è anche una spruzzatina di neve fresca, con i miei sandali senza calze un'occasione per una salita rinfrescante.
Passiamo per l'Alpe Campolungo e a Fontane iniziamo a salire verso l'attacco della via. Arriviamo alla cresta, dove la via ha inizio, ci infiliamo imbrago e scarpette, ci leghiamo e partiamo. La prima lunghezza è quasi camminabile poi la cresta comincia ad impennarsi ma siamo ancora sul facile facile, ora c'è un primo dente, quindi un secondo, più alto e caratterizzato da un incredibile "fiamma" inclinata a 45°, da salire, a metà c'è una fascia di rocce rosa che non è il massimo della stabilità, ma con un po' di attenzione le superiamo ed arriviamo alla fiamma. Una foto qui è d'obbligo, poi riprendiamo la salita, ci sono ancora due denti da superare poi un tratto in leggera discesa che porta alla base della parete SE dello spigolo NE (orografia complicata quella del Prevat), sono due tiri piuttosto facili: III - III+ ed in breve siamo in cima, firmiamo il libro di vetta e ci apprestiamo alla discesa, ci abbassiamo di qualche metro seguendo delle traccie poi troviamo un anello di calata e approntiamo una doppia, parte Andrea che dimentica innavvertitamente il suo zaino, vabbè, è una di quelle doppie senza difficoltà per cui me lo metto davanti e scendo a mia volta sentendomi un po' un "uomo sandwich".
Poi è la volta di Alex, alla base ritroviamo Michele (
edelweiss) , il tempo è un continuo alternarsi di sole e nuvole, a volte c'è qualche goccia portata, per cui decidiamo di mangiare alla stazione della funivia, poi giù ed all'auto.
Bella salita, senza particolari difficoltà e su roccia, nel complesso, buona : col senno di poi è più esatta la valutazione della guida del CAS, non c'è traccia di 5a ma neppure di 4b.
Ad accompagnarci, ma senza arrampicare, c'è anche

Arriviamo a Rodi e raduniamo la moneta svizzera accumulata in settimana per salire in funivia al Lago Tremorgio, il tempo non è così bello come previsto: siamo immersi nella nebbia, però dovrebbe aprirsi, apriamo il portabagagli, prendo la borsa degli scarponi e...sorpresa: ho due scarponi destri, un 42 mio ed un 39 di mia moglie Anna. Che bella idea comprare gli scarponi della stesso modello e dello stesso colore!
Vabbè, arrivare all'attacco non dovrebbe essere molto complicato, salirò con i sandali e poi ho le scarpette d'arrampicata.
Arriviamo alla capanna Tremorgio e la nebbia sembra meno fitta, iniziamo a camminare e, poco dopo, eccoci al sole, ammiriamo la nostra meta e constatiamo che c'è anche una spruzzatina di neve fresca, con i miei sandali senza calze un'occasione per una salita rinfrescante.
Passiamo per l'Alpe Campolungo e a Fontane iniziamo a salire verso l'attacco della via. Arriviamo alla cresta, dove la via ha inizio, ci infiliamo imbrago e scarpette, ci leghiamo e partiamo. La prima lunghezza è quasi camminabile poi la cresta comincia ad impennarsi ma siamo ancora sul facile facile, ora c'è un primo dente, quindi un secondo, più alto e caratterizzato da un incredibile "fiamma" inclinata a 45°, da salire, a metà c'è una fascia di rocce rosa che non è il massimo della stabilità, ma con un po' di attenzione le superiamo ed arriviamo alla fiamma. Una foto qui è d'obbligo, poi riprendiamo la salita, ci sono ancora due denti da superare poi un tratto in leggera discesa che porta alla base della parete SE dello spigolo NE (orografia complicata quella del Prevat), sono due tiri piuttosto facili: III - III+ ed in breve siamo in cima, firmiamo il libro di vetta e ci apprestiamo alla discesa, ci abbassiamo di qualche metro seguendo delle traccie poi troviamo un anello di calata e approntiamo una doppia, parte Andrea che dimentica innavvertitamente il suo zaino, vabbè, è una di quelle doppie senza difficoltà per cui me lo metto davanti e scendo a mia volta sentendomi un po' un "uomo sandwich".
Poi è la volta di Alex, alla base ritroviamo Michele (

Bella salita, senza particolari difficoltà e su roccia, nel complesso, buona : col senno di poi è più esatta la valutazione della guida del CAS, non c'è traccia di 5a ma neppure di 4b.
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