Uscita Serale al Corno di Canzo Occidentale

Dopo una settimana di scarico per rigenerare caviglie e ginocchia usurate dalle "vacanze" a zonzo per sentieri, decidiamo di riprendere con le nostre uscitine serali del mese di agosto. Le mete raggiungibili in serata, senza doversi sobbarcare paccate di km, e senza scendere al buio non sono poi molte, per cui optiamo per una di quelle fino ad ora escluse a priori, a causa delle temperature venusiane che ci hanno afflitto durante questa estate, i Corni di Canzo. A dire il vero io sento caldo anche questa sera, ma per me il forte disagio da calore comincia a 18/20°C, per cui non faccio testo. La salita è piacevole come al solito, e la passiamo a chiaccherare del più e del meno. Superiamo il Terz'Alpe, dove ci scontriamo con i due cani dell'agriturismo che vengono ad abbaiare e a latrare fino a un palmo dai polpacci, facciamo finta di nulla (anche perché il terreno è cosparso di rami di carpino che possono tornare utili), ma ci chiediamo con quale testa una attività tutto sommato commerciale, lascia in giro bestie così fastidiose da convincere magari qualcuno a non passare più da quelle parti. Boh.
Ciacolando arriviamo alla selletta fra i corni, e qui decidiamo di salire a quello occidentale (per entrambi non vi è il tempo), che a me piace di più, sia come salita che come discesa. Giunti in cima, ci godiamo lo spettacolo dell'imbrunire, anche se verso nord la serata non appare delle migliori. Purtroppo però vogliamo toglierci almeno dalla cresta ovest prima che scenda il buio, per cui non c'è tempo per cazzeggiare troppo. Raggiungiamo Gajum che ormai è buio (ma siamo aiutati dalla luna quasi piena); ci accomodiamo una mezz'ora all'Albergo Sorgente a farci la consueta birretta/gelato, e poi spediti verso casa. Bella serata.