Quasi in vetta al San Primo in MTB
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Primo giorno vero di ferie e decido di riprendere confidenza con la bike dopo oltre 15 giorni di latitanza; obbiettivo Monte San Primo.
Parto alle 6.10 dal Segrino, nella parte alta di Asso scendo sul Lambro dove ammiro un vecchio mulino, faccio un breve tratto sterrato e dopo con una ripida salita su lastricato mi ricollego alla strada che sale al Tivano poco prima del bivio per Sormano.
Oggi decido di salire da Rezzago e Caglio e dopo qualche taglio fra un tornante e l'altro raggiungo Caglio, scendo verso Sormano dove imbocco un ripido tratto in porfido che va a collegarsi al Muro di Sormano che scalo con fatica. Transito dalla Colma di Sormano e imbocco la mulattiera per il San Primo, il fondo fino all'Alpe Spessola è perfetto e ci si arriva senza eccessivi problemi, mentre il tratto che sale all'Alpe Terrabiotta è abbastanza ripido e con fondo in pessime condizioni, metto piede a terra un paio di volte, dopo il Terrabiotta il fondo torna buono e in breve tempo si arriva poco sotto la vetta, parcheggio e lego ad un albero la bike e salgo in vetta camminando. Breve sosta, torno alla bike e mi gusto la discesa che dopo la Coma di Sormano percorro lungo la strada principale scendendo ancora dal versante di Caglio.
Per le 11.30 sono di ritorno al Segrino con le gambe abbastanza appesantite.
Parto alle 6.10 dal Segrino, nella parte alta di Asso scendo sul Lambro dove ammiro un vecchio mulino, faccio un breve tratto sterrato e dopo con una ripida salita su lastricato mi ricollego alla strada che sale al Tivano poco prima del bivio per Sormano.
Oggi decido di salire da Rezzago e Caglio e dopo qualche taglio fra un tornante e l'altro raggiungo Caglio, scendo verso Sormano dove imbocco un ripido tratto in porfido che va a collegarsi al Muro di Sormano che scalo con fatica. Transito dalla Colma di Sormano e imbocco la mulattiera per il San Primo, il fondo fino all'Alpe Spessola è perfetto e ci si arriva senza eccessivi problemi, mentre il tratto che sale all'Alpe Terrabiotta è abbastanza ripido e con fondo in pessime condizioni, metto piede a terra un paio di volte, dopo il Terrabiotta il fondo torna buono e in breve tempo si arriva poco sotto la vetta, parcheggio e lego ad un albero la bike e salgo in vetta camminando. Breve sosta, torno alla bike e mi gusto la discesa che dopo la Coma di Sormano percorro lungo la strada principale scendendo ancora dal versante di Caglio.
Per le 11.30 sono di ritorno al Segrino con le gambe abbastanza appesantite.
Tourengänger:
Massimo

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Kommentare (6)