Cima Capezzone (2421 m) - sul tetto della Val Strona
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Da tempo avevo nel mirino questa cima e finalmente è arrivata, nel giorno più inaspettato.
Visto il meteo incerto fino a ieri sera pensavo di restare a casa a dormire, poi alle 22 cambio idea: si va, la destinazione la deciderò una volta arrivato in Ossola in base al tempo.
Arrivato a Fondotoce non c'è una nuvola così all'ultimo istante esco a Gravellona e mi dirigo verso Omegna e la Val Strona... man mano che salgo in auto mi accorgo di quanto giusta sia stata questa scelta!
Arrivo a Campello Monti alle 8.30, ci sono già un pò di macchine e qualche altro escursionista che si prepara.
Parto a razzo, faccio quasi di corsa la bella scalinata di fianco alla chiesa e poi la mulattiera, seguendo i frequenti cartelli.
Già intuisco quali saranno i miei nemici di oggi: caldo e afa, che già a quest'ora sono piuttosto opprimenti. D'altronde si sa che la Val Strona in piena estate è un pò da pazzi, così a sud e senza un metro di bosco.
Capisco che se continuo con questo passo crollo e così, per dirla in gergo ciclistico, innesto il rapportino e salgo agile.
La scelta si rivela azzeccata, prendo un buon ritmo che non perderò più fino alla cima.
Il sentiero sale senza tregua fino all'Alpe Piana di Via (0 h 40), dove inizia a spirare un venticello quasi impercettibile ma comunque rinfrescante, e quindi all'Alpe Capezzone, dove c'è l'unica fontana presente sul percorso (a parte quelle alla partenza).
Da qui si alternano alcuni strappi ad un paio di pianori, fino all'ultima erta, con il Rifugio Traglio ben visibile sopra la mia testa.
Giunto al Rifugio (1 h 30) appare alle sue spalle, come d'incanto, il Lago Capezzone, una vera perla.
Non lo immaginavo così bello e così grande! La gran giornata poi lo rende ancor più spettacolare.
Mi fermo solo per qualche foto e riparto subito verso la mia meta.
Mi sfugge il cartello posto prima del rifugio (lo noterò solo al ritorno), così seguo, come indicato sulle carte, il sentierino che aggira lo specchio d'acqua alla mia destra.
Mi porto così più o meno dalla parte opposta del lago rispetto al rifugio, e inizio a risalire il ripido versante.
Il sentiero si fa in alcuni tratti piuttosto esile, bisogna prestare attenzione ai segnavia (un pò scoloriti) e agli ometti di sassi.
Si attraversa poi una vasta pietraia, per fortuna poco pendente e abbastanza stabile, e si risale quindi un ripido canalino, tra sfasciumi e roccette, che porta alla sella tra la Cima Lago (a sinistra) e la Cima Capezzone (a destra).
Alla sella un cartello un pò pessimista indica 0h30 al Capezzone, in realtà lo raggiungerò in metà del tempo.
Seguo dapprima i segnavia, poi perdo la traccia e risalgo liberamente il pendio un pò friabile, fino a ricongiungermi con il sentierino segnato, quindi con un ultimo breve tratto tra facili roccette raggiungo la Cima Capezzone (2 h 15).
Mi è sembrato di salire con calma, eppure ho impiegato ben 1h15 in meno di quanto indicato dai cartelli a Campello Monti!
Verso la Valsesia e la zona del Monte Rosa (purtroppo non visibile) il cielo è coperto da grossi nuvoloni scuri e minacciosi che sembrano dirigersi verso di me, così mi fermo in vetta giusto il tempo di un pò di foto e di un messaggio sul libro di vetta.
Il panorama è davvero spettacolare. il fatto di essere la cima più alta della zona consente di avere la visuale libera in ogni direzione.
Poi riprendo il sentierino, seguendo stavolta con attenzione i segnavia, supero con l'ausilio delle mani alcune facili roccette e torno alla sella tra le due cime, dove raggiungo un gruppo di escursionisti scesi dalla Cima Lago.
Quindi affronto con molta cautela il ripido canalino, abbastanza insidioso in discesa e in breve sono di nuovo al Lago Capezzone (2 h 50), dove terminano le difficoltà e finalmente mi fermo per bere e mangiare un pò di frutta.
Il cielo nel frattempo si sta coprendo, nuvole minacciose stanno arrivando sopra la mia testa, così decido di tornare subito giù.
Come sempre affronto la discesa con estremo relax, per godermi il paesaggio e risparmiare le ginocchia.
Le nuvole ora sono piacevoli, mi evitano di fare tutta la discesa col sole a picco sulla testa! Poco prima di Campello Monti (4 h 30) mi fermo a fotografare una stupenda cascata e proprio in quell'istante torna il sole, che fortuna!
Escursione di grande soddisfazione, la Cima Capezzone davvero meritava questa visita, in più ho avuto almeno per tutta la salita una giornata davvero spettacolare senza una nuvola, del tutto inaspettata viste le previsioni.
Visto il meteo incerto fino a ieri sera pensavo di restare a casa a dormire, poi alle 22 cambio idea: si va, la destinazione la deciderò una volta arrivato in Ossola in base al tempo.
Arrivato a Fondotoce non c'è una nuvola così all'ultimo istante esco a Gravellona e mi dirigo verso Omegna e la Val Strona... man mano che salgo in auto mi accorgo di quanto giusta sia stata questa scelta!
Arrivo a Campello Monti alle 8.30, ci sono già un pò di macchine e qualche altro escursionista che si prepara.
Parto a razzo, faccio quasi di corsa la bella scalinata di fianco alla chiesa e poi la mulattiera, seguendo i frequenti cartelli.
Già intuisco quali saranno i miei nemici di oggi: caldo e afa, che già a quest'ora sono piuttosto opprimenti. D'altronde si sa che la Val Strona in piena estate è un pò da pazzi, così a sud e senza un metro di bosco.
Capisco che se continuo con questo passo crollo e così, per dirla in gergo ciclistico, innesto il rapportino e salgo agile.
La scelta si rivela azzeccata, prendo un buon ritmo che non perderò più fino alla cima.
Il sentiero sale senza tregua fino all'Alpe Piana di Via (0 h 40), dove inizia a spirare un venticello quasi impercettibile ma comunque rinfrescante, e quindi all'Alpe Capezzone, dove c'è l'unica fontana presente sul percorso (a parte quelle alla partenza).
Da qui si alternano alcuni strappi ad un paio di pianori, fino all'ultima erta, con il Rifugio Traglio ben visibile sopra la mia testa.
Giunto al Rifugio (1 h 30) appare alle sue spalle, come d'incanto, il Lago Capezzone, una vera perla.
Non lo immaginavo così bello e così grande! La gran giornata poi lo rende ancor più spettacolare.
Mi fermo solo per qualche foto e riparto subito verso la mia meta.
Mi sfugge il cartello posto prima del rifugio (lo noterò solo al ritorno), così seguo, come indicato sulle carte, il sentierino che aggira lo specchio d'acqua alla mia destra.
Mi porto così più o meno dalla parte opposta del lago rispetto al rifugio, e inizio a risalire il ripido versante.
Il sentiero si fa in alcuni tratti piuttosto esile, bisogna prestare attenzione ai segnavia (un pò scoloriti) e agli ometti di sassi.
Si attraversa poi una vasta pietraia, per fortuna poco pendente e abbastanza stabile, e si risale quindi un ripido canalino, tra sfasciumi e roccette, che porta alla sella tra la Cima Lago (a sinistra) e la Cima Capezzone (a destra).
Alla sella un cartello un pò pessimista indica 0h30 al Capezzone, in realtà lo raggiungerò in metà del tempo.
Seguo dapprima i segnavia, poi perdo la traccia e risalgo liberamente il pendio un pò friabile, fino a ricongiungermi con il sentierino segnato, quindi con un ultimo breve tratto tra facili roccette raggiungo la Cima Capezzone (2 h 15).
Mi è sembrato di salire con calma, eppure ho impiegato ben 1h15 in meno di quanto indicato dai cartelli a Campello Monti!
Verso la Valsesia e la zona del Monte Rosa (purtroppo non visibile) il cielo è coperto da grossi nuvoloni scuri e minacciosi che sembrano dirigersi verso di me, così mi fermo in vetta giusto il tempo di un pò di foto e di un messaggio sul libro di vetta.
Il panorama è davvero spettacolare. il fatto di essere la cima più alta della zona consente di avere la visuale libera in ogni direzione.
Poi riprendo il sentierino, seguendo stavolta con attenzione i segnavia, supero con l'ausilio delle mani alcune facili roccette e torno alla sella tra le due cime, dove raggiungo un gruppo di escursionisti scesi dalla Cima Lago.
Quindi affronto con molta cautela il ripido canalino, abbastanza insidioso in discesa e in breve sono di nuovo al Lago Capezzone (2 h 50), dove terminano le difficoltà e finalmente mi fermo per bere e mangiare un pò di frutta.
Il cielo nel frattempo si sta coprendo, nuvole minacciose stanno arrivando sopra la mia testa, così decido di tornare subito giù.
Come sempre affronto la discesa con estremo relax, per godermi il paesaggio e risparmiare le ginocchia.
Le nuvole ora sono piacevoli, mi evitano di fare tutta la discesa col sole a picco sulla testa! Poco prima di Campello Monti (4 h 30) mi fermo a fotografare una stupenda cascata e proprio in quell'istante torna il sole, che fortuna!
Escursione di grande soddisfazione, la Cima Capezzone davvero meritava questa visita, in più ho avuto almeno per tutta la salita una giornata davvero spettacolare senza una nuvola, del tutto inaspettata viste le previsioni.
Tourengänger:
peter86

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Kommentare (11)