Pizzo Tre Signori (2554 m)
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Il meteo non lascia dubbi: tempo belle sulle Orobie, per cui senza pensarci troppo mi aggrego al gruppo Domenico e company che va al Pizzo Tre Signori.
Il Tre Signori è nei pensieri da parecchio, ma oggi è una meta nella meta.
Partiamo da Pescegallo attorno alle 7.30, con le stampelle nello zaino di Domenico e i bastoncini ben stretti tra le mie mani. Il primo tratto di sentiero è una passeggiata piuttosto semplice e appena fuori dal bosco lo spettacolo che si apre ai miei occhi è entusiasmante...il blu del cielo, il verde dei prati e la roccia delle montagne creano un ambiente bellissimo e passo dopo passo sento la gamba sempre meno "legata".
Paolo e Fulvio ci staccano e io e Domenico arrivata al bivio per salire verso il lago dell'Inferno prendiamo la direttissima, ripido e sassoso, ma divertente.Da lì in poi il sentiero diventa più impegnativo ed arrivati in vista della vetta è la roccia a dominare il paesaggio.Arriviamo in vetta giusto in tempo per sentire la parte finale della messa. La vetta è affollatissima e bisogna fare la coda per scattare le foto di vetta e alla fine, dopo tanta attesa, io e Gio ci facciamo un pò prendere la mano...
Pranziamo ammirando il panorama, poi iniziamo la discesa, i miei soci si preoccupano per la gamba e così mi propongono un giro diverso da quello che avevamo organizzato alla partenza, un giro che avrebbe dovuto portarci all'auto in "molto meno tempo"... In realtà, tra saliscendi, canalini rocciosi, sfasciumi, pietraie, bocchette, prati e strada sterrata il "molto meno tempo" si è rivelato solo un miraggio!
Comunque alle 18.00 siamo a Pescegallo, seduti a sorseggiare una birra in allegria.
Le stampelle? nello zaino di Domenico fino alla sterrata.
Gita bellissima in un ambiente d'eccezione: La Val Gerola. Un grazie ai miei compagni d'avventura che hanno avuto la pazienza di aspettarmi e che hanno trovato il modo per rendere la giornata molto più che bella.
lunari In quattro abbiamo fatto gli onori di casa a Laura per la sua prima volta in Valgerola: Domenico Paolo Fulvio e il mitico Giò che ci ha raggiunti strada facendo. Devo dire che ormai se la cava già molto bene soprattutto i salita, qualche incertezza in discesa dovuta piu' che altro al fatto di non maltrattare eccessivamente la gamba infortunata. Anche se in spalla ha lo zaino in realtà è vuoto: io porto le stampelle Giò la macchina fotografica chi qualcosa d'altro. Da notare gli sguardi delle persone che vedevano le stampelle infilate nello zaino e non capivano se erano li per prevenzione o per chissà cosa. Arrivati al lago di Trona, Laura vede il pizzo di Trona...andiamo su... andiamo su ...come una bambina quando vede un gelataio! Dopo la promessa che presto ci saremmo andati si prosegue senza intoppi fino in vetta dove zoppicando e sotto gi sguardi increduli di molti raggiunge Rovedatti già appollaiato in cima alla croce di vetta!!
Il Tre Signori è nei pensieri da parecchio, ma oggi è una meta nella meta.
Partiamo da Pescegallo attorno alle 7.30, con le stampelle nello zaino di Domenico e i bastoncini ben stretti tra le mie mani. Il primo tratto di sentiero è una passeggiata piuttosto semplice e appena fuori dal bosco lo spettacolo che si apre ai miei occhi è entusiasmante...il blu del cielo, il verde dei prati e la roccia delle montagne creano un ambiente bellissimo e passo dopo passo sento la gamba sempre meno "legata".
Paolo e Fulvio ci staccano e io e Domenico arrivata al bivio per salire verso il lago dell'Inferno prendiamo la direttissima, ripido e sassoso, ma divertente.Da lì in poi il sentiero diventa più impegnativo ed arrivati in vista della vetta è la roccia a dominare il paesaggio.Arriviamo in vetta giusto in tempo per sentire la parte finale della messa. La vetta è affollatissima e bisogna fare la coda per scattare le foto di vetta e alla fine, dopo tanta attesa, io e Gio ci facciamo un pò prendere la mano...
Pranziamo ammirando il panorama, poi iniziamo la discesa, i miei soci si preoccupano per la gamba e così mi propongono un giro diverso da quello che avevamo organizzato alla partenza, un giro che avrebbe dovuto portarci all'auto in "molto meno tempo"... In realtà, tra saliscendi, canalini rocciosi, sfasciumi, pietraie, bocchette, prati e strada sterrata il "molto meno tempo" si è rivelato solo un miraggio!
Comunque alle 18.00 siamo a Pescegallo, seduti a sorseggiare una birra in allegria.
Le stampelle? nello zaino di Domenico fino alla sterrata.
Gita bellissima in un ambiente d'eccezione: La Val Gerola. Un grazie ai miei compagni d'avventura che hanno avuto la pazienza di aspettarmi e che hanno trovato il modo per rendere la giornata molto più che bella.

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