Il Pizzo dei Tre Signori 2554 m - Tributo a Beppe


Publiziert von Michea82 , 21. Mai 2022 um 12:35. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:19 Mai 2022
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS-
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 12:00
Aufstieg: 1500 m
Abstieg: 1500 m
Strecke:Circa 15 km - Anello da Pescegallo
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Salire a Pescegallo per strade da Morbegno in Valtellina. Ampi parcheggi gratuiti

Vista da michea82

Questa escursione è stata ispirata da Giuseppe Roncoroni il 15 maggio scorso quando ho visto i suoi scatti, raffiguranti il Tre Signori, presi dal Larecc qualche giorno prima.
Il 18 maggio mi sono organizzato per recarmi nelle Orobie (un mondo di cui mi sono innamorato) e mentre preparavo il necessario per l'indomani, ho ricevuto un messaggio in cui mi si diceva che probabilmente Giuseppe era morto in montagna. 

La decisione di realizzare uno splendido tour in suo onore e di dedicargli la relazione è stata immediata così come purtroppo lo é stato lo shock derivato dalle conferme arrivate nei minuti successivi. 

Non ho fatto in tempo a conoscerlo di persona ma lo scambio è nato spontaneamente quando mi sono iscritto al sito di hikr: era sempre tra i primi a mandarmi complimenti e rinforzi, mi ha dato consigli e ha contribuito attivamente a farmi sentire parte della comunità hikriana. 

La morte è inevitabile per quanto cerchiamo di evitarla. Ci sono due modi di viverla: morire coltivando le proprie passioni oppure morire non coltivando le proprie passioni. 
Beppe è stato un grande: ha portato avanti ciò che amava, ha inseguito i propri sogni, ha coltivato le proprie passioni ed é morto "vivendo".
Il dolore sarà tantissimo ma una persona così può lasciare soltanto serenità e amore laddove è passato. 
Auguro di cuore ai suoi cari di poter ricavare conforto dalla forza e dalla passione che lo caratterizzavano. 
Auguro a lui di essere circondato dai grandi che l'hanno preceduto.



Descrizione

Ci troviamo alle 04.00 a Lugano. Alle 06.20 ci incamminiamo a Pescegallo verso ovest nella pineta. Direzione Rifugio Benigni. 
Siamo io e karll, Carlo Lavezzi. 
Con ciaspole e ramponi nello zaino, ampie scorte di liquidi e tutto il necessario per ogni evenienza apriamo l'anello nei pressi della Baita del Dossetto dove deviamo a sinistra e risaliamo il bosco di sempreverdi vieppiù rado e presto sostituito da un paesaggio dal fascino quasi preistorico. 
Raggiungiamo il laghetto con la piccola diga (Sorgente di Val Tronella).


Ambiente di tutto rispetto - Sorgente di Val Tronella


Ora seguiamo ancora il sentiero in salita su roccette e ganne fino a raggiungere le lingue dei nevai sui pendii oltre la quota 2000 m (l'anno scorso in giugno c'era molta più neve). 
Vista la pendenza interessante indossiamo i ramponi. La neve è sfondosa pertanto fatichiamo un po'. Per Karll è il primo approccio a questo tipo di terreno. 
Attraversiamo prima a destra e poi di nuovo a sinistra il corso d'acqua rispettivamente su neve di dubbia tenuta, poi direttamente sulle rocce libere del letto. 
Infine sbuchiamo nella piana incantevole dove sorge il Rifugio Benigni. 
Prima pausa e sono da poco passate le 09.00. 

Risaliamo la facile cresta per il Valpianella. Una vetta molto panoramica. Fin qui ero arrivato con mio figlio eidan (a lui ho pensato spesso durante questa escursione e ammetto che mi è mancato perchè ho completato il giro che con lui avevo iniziato).

Dal Valpianella ci affacciamo al Pizzo dei Tre Signori e a tutto il suo imponente gruppo. 
Vorremmo percorrere la cresta. Ci abbassiamo di 120 metri fino alla bocchetta. Risaliamo tenendoci a destra di un ripido nevaio sfondoso e raggiungiamo la quota 2314. Ora il sentiero procede a sinistra della cresta. Decidiamo di sfruttare il sentiero per vari motivi: non conosciamo la cresta, non sappiamo se precipita o scende dolcemente sulla Bocchetta d'Inferno, sopraggiunge la nebbia, non vorrei sovraccaricare Karll e rischiare di rinunciare al Pizzo dei Tre Signori. 

Il Pizzo dei Tre Signori visto dalla Cima di Valpianella


Il sentiero procede con leggeri saliscendi lungo il versante meridionale della cresta. Nella nebbia attraversiamo una ganna, facciamo una seconda pausa ed infine ci immettiamo nella Valle dell'Inferno (che è un paradiso) fino a raggiungerne l'omonima bocchetta. Essa permette di scendere al Lago dell'Inferno, di salire al Pizzo dei Tre Signori e anche di ritornare tramite altre vie ad est. 
Noi puntiamo alla nostra cima. La neve ben presente ci induce ad indossare le ciaspole. Con queste procediamo decentemente sebbene in alcuni tratti calpestiamo rocce e sassi. 
Giunti ai piedi della vetta incrociamo la via che risale da nord (dalla Bocchetta di Piazzocco) e decidiamo di togliere le ciaspole e di sfruttare un'ampia sezione di roccette libere dalla neve. 
La arrampichiamo facilmente (max II) e conquistiamo la nostra vetta.
Sono le 13.00. La nebbia ci preclude la vista ma non la compromette del tutto. Noi siamo felici del nostro successo. Ci prendiamo una bella pausa.

Per tornare discendiamo a nord. Fino alla bocchetta è metti-togli delle ciaspole. Nevai intercalati da placconate di roccia bagnata. Karll è molto rallentato dal terreno, specialmente dalla neve in pendenza. Lo aspetto per il primo tratto più ripido poi ci accordiamo: io vado avanti e salgo sul Varrone mentre lui mi raggiunge sotto. 
Risalgo la cresta erbosa fino alla piccola croce e di fronte a me si erge una cima più alta che è il vero Varrone. Io mi trovo sul Varrone delle Vacche. Mi avventuro su un'affilata crestina e mi sporgo: c'é un salto oppure dovrei retrocedere e discendere pendii di detriti e sfasciumi molto ripidi (T5+). Non ne vale la pena. Mi accontento del Varrone delle Vacche, sul quale mi siedo a contemplare il Pizzo dei Tre Signori. Da qui lo vedo ergersi severo sopra dolci pendici verdi, circondato da cumuli di nubi in un immagine scenografica. 
Il mio amico è ancora lassù!
Lo aspetto e intanto mi rilasso un po'.


Il Pizzo dei Tre Signori visto da nord (dal Varrone delle Vacche)


Karll è dispiaciuto di farmi aspettare ma lo rassicuro. 
La montagna in questo caso ci permette di prenderci tempo. Lui può così prendere confidenza con terreni variegati e muoversi con la massima prudenza. 

Passiamo vicino al Rifugio FALC. DIscendiamo verso la Val Gerola. Ma Pescegallo è lontano. Dobbiamo attraversare ben tre valli: quella del Lago Inferno, quella del Lago di Trona ed infine la Tronella. 
Siamo agevolati dalla presenza di 2 dighe che sfruttiamo senza scrupolo alcuno. Dalle stesse possiamo ammirare le cime e i laghi. 

Lago d'Inferno visto dalla diga



Un'ultima pausa la effettuiamo dopo aver ripreso un po' di quota ad est del Lago di Trona. 
In seguito scolliniamo definitivamente sulla vallata del mattino e raggiungiamo la Baita del Dossetto. Qui si chiude l'anello. 
Restano poco più di 100 metri di discesa nel bosco e siamo a Pescegallo. 
Che giro! Che meraviglia di ambiente! Dopo la sfacchinata al Tödi avevo proprio bisogno di questo. 


Nei pressi del Lago di Trona



Caro Beppe spero tu possa in qualche modo vedere da lassù questa nostra avventura. Grazie per l'ispirazione. Buon viaggio.


Vista da karll

Dopo aver letto e apprezzato nel tempo le numerose relazioni di michea82 su Hikr, entriamo in contatto e penso che sia la persona migliore con cui poter fare un uscita più impegnativa del solito, per potermi migliorare.

Partiamo presto da Lugano e raggiungiamo Pescegallo: non sono mai stato sulle Orobie ma fin da subito apprezzo l'ambiente, particolare, con roccette e corsi d'acqua, molto silenzioso ed affascinante.
Raggiunta la quota 2000 metri compare la neve: qui cambiamo assetto ed è la prima volta che mi cimento nell'utilizzo dei ramponi.
Michea procede con passo sicuro e costante, mi trasmette molta tranquillità, nonostante il timore nell'affrontare un nuovo tipo di terreno mi rendo conto che in realtà, seguendo i suoi consigli, sono sempre ben appigliato alla neve e, anche quando mi capita di sprofondare, in realtà mantengo sempre una presa sicura sulla neve che mi permette di proseguire.

Raggiunto il rifugio Benigni mi rendo conto che nonostante sia abituato a dislivelli maggiori, il procedere su questo tipo di terreno consuma in maniera considerevole le mie energie: cerco di prendere spunto dal procedere di Michea, tranquillo e costante.
Raggiungiamo il Valpianella: che soddisfazione! Da qui si può osservare il gruppo del Pizzo dei Tre Signori, che appare molto distante.
Raggiungiamo la Bocchetta Inferno, procedendo per un sentiero, da qui indossiamo nuovamente le ciaspole: la fatica inizia a farsi sentire in modo considerevole.
Raggiungere la cima è una bella soddisfazione, se non avessi avuto Michea davanti avrei abbandonato la salita non so quante volte.

Dopo una pausa scendiamo e da qui per me inizia la parte più complicata della giornata: mi rendo conto di essere stanco e molto lento.
Michea procede spedito con le ciaspole, io non mi sento sicuro e sfrutto il suggerimento di procedere rivolto verso la montagna, disarrampicando.
Controllando sul Garmin mi rendo conto di averci messo un'ora di tempo per scendere solamente di 100 metri di quota: tantissimo! Michea mi aspetta per un primo tratto, poi ci accordiamo per incontrarci più avanti, sotto al Varrone. Superato il tratto piu' ripido con neve devo comunque procedere lentamente su rocce e nevai, cambiando di assetto di tanto in tanto. 
Qui mi confronto veramente con i miei limiti come mai è accaduto prima: devo concentrarmi al 100% per poter procedere lungo la via corretta, non potendo contare più sulle orme di Michea, continuando a disarrampicare su alcuni passaggi in cui non mi sento sicuro. Per fortuna il tempo è clemente e la via è ben segnata.

Arrivato alla Bocchetta di Varrone mi ricongiungo con Michea e psicologicamente è un bel rinforzo, tuttavia sono esausto e ho finito l'acqua del camelbag senza neanche accorgermene, ho altre borracce ma devo togliere lo zaino per prenderle, mi rendo conto che avrei dovuto portare con me molti più liquidi vista anche la sudata fatta durante il primo canale prima del rifugio Benigni.
Michea anche in questo caso è provvidenziale, piu' avanti mi offre del the che aveva ancora in borraccia.
La discesa verso Pescegallo è lunga: è assurdo che riesca a recuperare le energie solo nella parte finale del tragitto, dopo aver bevuto abbondantemente presso un corso d'acqua.
Terminiamo l'escursione con una rinfrescante birretta: cosa ci può essere di meglio nella vita?

Voglio dedicare anche io quest'uscita a Beppe: non lo conoscevo, mi ha informato Michea della tragedia avvenuta il giorno prima.
Michea è stato ispirato da Beppe e quindi, di riflesso, la riuscita di quest'uscita è dovuta anche a Beppe.
Nei momenti più difficili lo tenevo a mente, attento a non compiere passi falsi e a mettere la prudenza davanti tutto proprio come raccomandava Beppe.

Ringrazio infine il mio compagno di avventure che ha reso possibile questa uscita, mi ha saputo accompagnare e sostenere con grande costanza e pazienza, permettendomi di imparare, di muovermi in autonomia e di migliorarmi.

Tourengänger: Michea82, karll
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (8)


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Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 21. Mai 2022 um 13:54
Bella dedica: bravo!
Ciao...

Angelo

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. Mai 2022 um 21:26
Grazie!
Ciao

Francesco hat gesagt:
Gesendet am 21. Mai 2022 um 19:58
Grazie Michea.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. Mai 2022 um 21:27
Ciao Francesco mi dispiace molto
Un abbraccio

imerio hat gesagt:
Gesendet am 21. Mai 2022 um 22:19
Ciao Michea e complimenti come sempre per la tua bella escursione, sempre ottimamente raccontata. Anch'io giovedì ero in zona con alcuni amici, abbiamo risalito la Val Varrone raggiungendo il Rifugio Santa Rita, da cui si gode una bella vista sul Pizzo dei Tre Signori. Inutile dire che il mio pensiaro andava spesso a Beppe, così incredibilmente scomparso il giorno prima. Ciao, Imerio.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. Mai 2022 um 10:41
Ciao Imero peccato non esserci incontrati.
Ho incrociato solo 2 uomini alla Bocchetta Inferno che scendevano.
Un bellissimo ambiente comunque quello del Tre Signori. Le foto di Giuseppe mi hanno dato una buona ispirazione.
Anche io ho pensato spesso a lui sebbene non l'abbia personalmente conosciuto la notizia mi ha colpito.
Buone gite.

ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 22. Mai 2022 um 17:54
Bravo Michea e grazie x la dedica ad un grande amico.
Ciao, Ivan

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. Mai 2022 um 21:59
Figurati Ivan
È stato il minimo


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