Traversata cresta Dri Horlini
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Dopo aver preso parte al corso base di alpinismo del Cas Ticino lo scorso anno, quest'anno decido di partecipare al corso avanzato. Mi piace molto il programma, che comprende tre obbiettivi interessanti, e mi piace anche la formula dei quattro giorni consecutivi che per me rappresentano una novità. In questo rapporto descriverò il primo dei tre obbiettivi (che poi alla fine saranno solo due): la traversata della cresta dei Dri Horlini.
Partiamo dal Ticino il giovedì di buon mattino ed attraverso il passo della Novena ci ritroviamo in Vallese dove continuiamo fino a Visp dove facciamo una prima sosta tecnica. Colazione e recupero di due ulteriori compagni di avventura provenienti da altri cantoni. Si riparte alla volta di Saas Almagel. Per me è tutto una novità. Non sono mai stato in Vallese a praticare alpinismo. Dopo aver parcheggiato partiamo subito alla volta della capanna Almageller Hutte che sarà la nostra base per 4 giorni. Lo zaino é uno zaino da 4 giorni con materiale da alpinismo e da arrampicata, quindi qualcosa di oscenamente pesante ... almeno il primo impatto è quello. Alla fine non sarà poi così male. Il sentiero che porta in capanna non è nulla di che. Il dislivello è moderato, il terreno è buono e si arriva abbastanza in fretta tenendo conto di due soste culinarie. Si potrebbe dire per il primo giorno avevamo fatto il nostro dovere, ed invece non è stato così. Quasi neanche il tempo di alleggerire un po' i sacchi e si riparte. Tutte alla base della cresta che si trova dietro la capanna ad assaggiare il terreno per il giorno dopo. Infatti la cresta , che di venerdì attraverseremo completamente, comprende anche una serie di vie laterali attrezzate. Alcune di queste possono essere usate come vie di fuga dalla cresta nel caso di improvviso peggioramento della meteo. Ritornati in una capanna semi vuota mangiamo, decidiamo le cordate, e cerchiamo di capire come sarà la giornata successiva. Per gli organizzatori l'incognita è la meteo che è prevista molto instabile, per me le incognite sono molte di più.
Come detto in precedenza la cresta è vicinissima alla capanna quindi non c'è necessità di svegliarsi troppo presto. Le opzioni sono le 4 o le 7. Non ci sono dubbi sulla scelta.
Vista la mia poca esperienza, non so proprio che cosa aspettarmi, anche se mi viene detto che dal punto di vista dell'istruzione, stiamo parlando della giornata principale. Partiamo in cordate da tre persone. Per chi non conoscesse il posto è giusto precisare che sull'intera cresta ho visto solo tre chiodi (alcuni anche preistorici) quindi fettucce, friends e nuts non possono mancare. Tutto ciò è una bella novità per me.
Il percorso che normalmente dovrebbe essere concluso in 3 ore abbondanti, sarà per noi decisamente più lungo per via delle attese e dell'istruzione.
Comunque se dovessi riassumere questa traversata potrei farlo come segue: lunga, impegnativa, varia, mai evidente.
Per il resto lascio che siano le fotografie a parlare. Devo precisare che la maggior parte delle foto che pubblicherò non sono farina del mio sacco, ringrazio perciò i miei compagni di avventura.
Partiamo dal Ticino il giovedì di buon mattino ed attraverso il passo della Novena ci ritroviamo in Vallese dove continuiamo fino a Visp dove facciamo una prima sosta tecnica. Colazione e recupero di due ulteriori compagni di avventura provenienti da altri cantoni. Si riparte alla volta di Saas Almagel. Per me è tutto una novità. Non sono mai stato in Vallese a praticare alpinismo. Dopo aver parcheggiato partiamo subito alla volta della capanna Almageller Hutte che sarà la nostra base per 4 giorni. Lo zaino é uno zaino da 4 giorni con materiale da alpinismo e da arrampicata, quindi qualcosa di oscenamente pesante ... almeno il primo impatto è quello. Alla fine non sarà poi così male. Il sentiero che porta in capanna non è nulla di che. Il dislivello è moderato, il terreno è buono e si arriva abbastanza in fretta tenendo conto di due soste culinarie. Si potrebbe dire per il primo giorno avevamo fatto il nostro dovere, ed invece non è stato così. Quasi neanche il tempo di alleggerire un po' i sacchi e si riparte. Tutte alla base della cresta che si trova dietro la capanna ad assaggiare il terreno per il giorno dopo. Infatti la cresta , che di venerdì attraverseremo completamente, comprende anche una serie di vie laterali attrezzate. Alcune di queste possono essere usate come vie di fuga dalla cresta nel caso di improvviso peggioramento della meteo. Ritornati in una capanna semi vuota mangiamo, decidiamo le cordate, e cerchiamo di capire come sarà la giornata successiva. Per gli organizzatori l'incognita è la meteo che è prevista molto instabile, per me le incognite sono molte di più.
Come detto in precedenza la cresta è vicinissima alla capanna quindi non c'è necessità di svegliarsi troppo presto. Le opzioni sono le 4 o le 7. Non ci sono dubbi sulla scelta.
Vista la mia poca esperienza, non so proprio che cosa aspettarmi, anche se mi viene detto che dal punto di vista dell'istruzione, stiamo parlando della giornata principale. Partiamo in cordate da tre persone. Per chi non conoscesse il posto è giusto precisare che sull'intera cresta ho visto solo tre chiodi (alcuni anche preistorici) quindi fettucce, friends e nuts non possono mancare. Tutto ciò è una bella novità per me.
Il percorso che normalmente dovrebbe essere concluso in 3 ore abbondanti, sarà per noi decisamente più lungo per via delle attese e dell'istruzione.
Comunque se dovessi riassumere questa traversata potrei farlo come segue: lunga, impegnativa, varia, mai evidente.
Per il resto lascio che siano le fotografie a parlare. Devo precisare che la maggior parte delle foto che pubblicherò non sono farina del mio sacco, ringrazio perciò i miei compagni di avventura.
Tourengänger:
lupo7

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