Sui sentieri dei Celti


Publiziert von homo selvadego , 29. Juni 2012 um 22:14.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:24 Juni 2012
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1 Tage
Aufstieg: 870 m
Abstieg: 870 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dall'autostrada A4 prendiamo l'uscita di Pont-Saint-Martin, allo stop giriamo a sinistra ed imbocchiamo la SS26 fino a Bard. Dopo pochi minuti, giunti ad una rotonda svoltiamo a sinistra per Champorcher attraversando su un ponte la Dora Baltea. Arrivati ad Hône seguiamo la Strada Regionale 2 che risale la Valle di Champorcher, oltrepassato prima il borgo di Pontbozet giungiamo nel capoluogo. Nei pressi di Château andiamo a destra, seguendo le indicazioni per Mont Blanc, Lago Miserin e Dondena. Oltrepassiamo i borghi di Gran Mont Blanc e Petit Mont Blanc, lasciando la macchina nel grande parcheggio a sinistra prima di Cort 1695 m.

Dalla palina segnavia posta sulla destra all'inizio del parcheggio imbocchiamo il sentiero n. 11. Dopo pochi metri giunti ad un bivio trascuriamo la traccia a sinistra diretta al Lago Muffé, e proseguiamo diritto tagliando in quota gli ampi pascoli. Attraversato una folta macchia di abeti rossi, il sentiero prosegue in diagonale e s'immette nel sentiero proveniente da Cort. Continuando in falsopiano arriviamo ad un bivio dove svoltiamo a sinistra, aggirato un impluvio giungiamo ad un belvedere affacciato sui pascoli di Arcomy, oggi però causa le nuvole che salgono dal fondovalle si vede poco o niente… La pendenza aumenta e destreggiandoci tra alcuni tronchi caduti al suolo proseguiamo verso la cresta spartiacque, raggiungendo il Col Terre Rousse 2024 m. Tralasciando il sentiero a sinistra che segue l'ampio crinale, ci abbassiamo seguendo il sentiero 3D sul versante opposto tra gli ontani, il tracciato piega a sinistra e si porta al disotto del valico ovest, all'altezza di un torrente.
Non considerando il sentiero a destra che discende all'Alpe Brenva e ad Issogne, proseguiamo diritto seguendo il segnavia 3AF, stando attenti ai segni di vernice gialla e agli omini pieghiamo a destra in direzione Nord portandoci su di un basamento roccioso alla testata del Vallone di Brenva. Oltrepassato un ruscello, risaliamo a sinistra i dirupi di Cime Perche, a lato di una pietraia. Proseguiamo sulla sinistra di una caratteristica rupe salendo a sinistra del torrente che, a quota superiore, forma una cascata, sino ad immettersi nell'altopiano. Proseguiamo verso il grosso omino e passando alle spalle di una baita diroccata saliamo a destra seguendo labili tracce, abbandonato momentaneamente il sentiero principale risaliamo a destra e oltrepassato un dosso arriviamo al Lago Couvert 2293 m ridotto oramai a una torbiera. Poco distante su alcune grosse pietre con un omino sopra, si possono osservare diverse incisioni rupestri raffiguranti scale, volti e croci, risalenti al periodo celtico, c'è anche un menhir che però noi non abbiamo trovato?!?
Riprendiamo il sentiero principale giungendo in breve ad un bivio, tralasciamo il sentiero a destra verso il bivacco uso forestale e proseguiamo a sinistra seguendo i segnavia 3B-102 che, a svolte e con una diagonale giunge al Col de Pana 2319 m.
Continuiamo sull'ampio sentiero a destra attraversando a mezza costa il versante sud fino ad un sasso con una grossa freccia nera, da qui seguendo la ripida traccia arriviamo in cima al Monte de Panaz 2512 m, nelle giornate limpide si ha un'eccezionale panorama sul gruppo del Rosa e il Cervino, oggi purtroppo attorno a noi solo il bianco candore delle nuvole…ma che ha ugualmente il suo fascino…altrimenti che MALATI DI MONTAGNA saremmo…!!!
Ritornati al bivio precedente proseguiamo fino al Col de la Croix, dove ci concediamo una pausa. Ripreso il cammino arriviamo in breve ad un grande omino, seguiamo ora il sentiero con segnavia 10C e senza particolari problemi arriviamo a incrociare la larga mulattiera che sale al Colle del Lago Bianco. Continuiamo a perdere quota giungendo al Bar Ristoro Muffè 2080 m, con accanto l'omonimo lago, entrati in un bel bosco continuiamo a scendere costeggiando il torrente sulla destra, dopo averlo attraversato su un ponticello in legno, usciamo all'aperto passando a poca distanza da una baita, rientrati nuovamente nel bosco brevemente arriviamo sulla strada asfaltata, da dove in pochi minuti scendiamo al parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto al mattino.
Malati di Montagna: Danilo e Fabio

Tourengänger: homo selvadego


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