1° Anello di Erve
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1° Anello di Erve
Dopo un tempo che mi è parso lunghissimo ma in fondo tre settimane, torno in montagna. Non solo il tempo balzano sovente brutto ma anche il precipitare di una situazione familiare verso il suo epilogo luttuoso mi ha tenuto lontano dagli amati monti. Ed ora, come si dice in questi casi….la vita continua.
Con la testa ancora presa dai recenti accadimenti decido di tornare a scarpinare e scelgo un anello con partenza da Erve. Un paesino che conoscevo solo per la fama della maratona Monza-Resegone che si tiene la sera di San Giovanni con partenza notturna da Monza e che lascia ad Erve la parte asfaltata del percorso per iniziare l’ascesa verso la Capanna Alpinisti Monzesi, meta finale. Non ho mai avuto né la fortuna né il coraggio di parteciparvi; la gara si corre a squadre di tre persone ed il tempo accreditato alla squadra è quello….dell’ultimo componente ad arrivare!
Ma veniamo a noi: avevo pensato di stendere il mio anello sulla cima del Monte Magnodeno, poi sulle varie sommità della Cresta della Giumenta fino alla Cima del Fò e scendere poi all’omonimo passo. Avrei poi deciso lì il da farsi in relazione al tempo impiegato.
Dico subito che, abituato a ben altra segnaletica e completamente nuovo di questa zona ho trovato nettamente insufficienti le segnalazioni, quanto meno nella prima parte del percorso; come sempre, quando sei uscito dal dedalo di viuzze del paese e dalle molteplici diramazioni iniziali poi tutto si fa più chiaro. Mi spiace anche dover dire che in paese ho trovato un solo segnale indicante un itinerario; fortunatamente il GPS, le carte e la bussola suppliscono a questa carenza.
Le condizioni del sentiero, specialmente nel bosco erano disastrose per via del fango, risultato delle copiose recenti piogge. Ma se questo ostacolava la salita fino al Magnodeno, lungo la Cresta della Giumenta metteva in serio pericolo le ossa del viandante, cioè io!
La vista dal Magnodeno e dalla Cresta si rivelava eccezionale, anche per la bellissima giornata. Un discorso a parte merita la Cresta della Giumenta: influenzato dalla classificazione di sentiero attrezzato, da opinioni lette (es. Vie Ferrate) dove si gridava addirittura allo scandalo e ci si strappava le vesti per aver osato dichiararla “via ferrata” non avevo portato alcun imbrago (in effetti con un po’ di attenzione è evitabile) ma l’avevo presa un po’ “sottogamba”. Devo dire che per i primi 2/3 della cresta la maggior preoccupazione è quella di trovare l’itinerario nel bosco e, una volta usciti quella di non fare un passo falso lateralmente volando per ripidi prati. Ma quando è cominciata la vera e propria parte attrezzata, in alcuni tratti ben aerea e verticale….beh, mi è piaciuta molto e l’ho trovata davvero divertente. In special modo ho apprezzato la salita alla Cima del Fò che peraltro è evitabile con un tranquillo sentiero di bypass; una volta giunti lì, di fronte allo spettacolo del prospiciente Pian Serrada e dei torrioni del Resegone c’è solo da scendere al Passo del Fò con la sua Capanna Ghislandi.
Al Passo, orologio alla mano, mi rendevo conto che il programma più ambizioso era inattuabile e ripiegavo quindi sul sentiero che porta alla Capanna Alpinisti Monzesi (proprio quella!) e poi scendendo gradualmente a fianco del Torrente Gallavesa o dei suoi tributari percorre tutta l’omonima Valle giungendo ad Erve. Ci sono due modi per fare questo: uno è per il sentiero detto “normale” più facile, e l’altro è quello detto del Prà dei Ratt, difficile. Naturalmente ho scelto il difficile rischiando svariate volte un capitombolo e guadagnandomi una grossa ginocchiata su di una roccia che sto ancora tentando di convincere a lasciarmi in pace con un trattamento a base di ghiaccio JJ.
Le difficoltà terminano una volta giunti all’amena località Gnètt dove inizia una sterrata larga e comoda che passando tra magnifici prati e costeggiando il torrente giunge ad Erve.
All’ingresso del paese una trattoria mi invitava a gustare una dissetante birra e a parlare, indovinate un po’? …di montagna col simpatico gestore.
La promessa è di tornare ad Erve per completare l’anello anzi, che dico, qui si parla almeno di un anello di Cartier, sapete? Quelli “triplici”!
I tempi (per i precisi):
Località |
Tempo parziale |
Progressivo |
Erve |
0 |
0 |
Monte Magnodeno |
1:43 |
1:43 |
Cima del Fò |
1:42 |
3:25 |
Loc. Gnètt |
1:29 |
4:53 |
Erve |
0:47 |
5:40 |
Pillole….di sudore e di fatica:
Dislivello salita 1011m
Dislivello discesa 1025m
Lunghezza totale 12,5 km
Tempo totale lordo 5h40’
Tempo totale senza soste 5h12’
Soste totali 28'

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