Monte Sodadura

Questa è la mia prima salita al Sodadura, una delle cime che ho salito più volte.
Ho deciso per questa cima dopo avrene visto la foto su un libro naturalistico del CAI, mi è piaciuta la forma a piramide quasi perfetta.
Come compagno di gita c'è Maurizio.
Arrivati a Moggio prendiamo la funivia per Artavaggio; qui giunti cerchiamo una via di salita fattibile; è la prima volta che veniamo qui, e non conosciamo i percorsi.
Dopo aver un po' vagato vediamo quello che sembra un sentiero coperto dalla neve; la neve è gelata e le racchette non fanno presa, per cui mettiamo i ramponi.
È  la prima volta che cammino coi ramponi su neve così dura, e si procede bene senza fatica.
Passiamo sul versante sud-est del Sodadura seguendo questo percorso che ci porta all'attacco della cresta est.
Salendo apprezzo molto i ramponi su questa neve dura su cui gli scarponi non avrebbero tenuta; anche con l'aiuto della piccozza, allora non usavo ancora i bastoncini.
Le caviglie invece, non abituate a questo modo di camminare, si lamentano un po', ma poi arrivati in cima non danno più fastidi.
Sosta per mangiare e per ammirare il fantastico panorama; il tempo è bello e mi pare che facesse anche caldo per essere gennaio.
Discesa lungo la stessa cresta, e ritorno ad Artavaggio dove riprendiamo la funivia, soddisfatti della bella gita effettuata.
Le foto non sono eccezionali come qualità, un po' per gli anni passati, un po' per la scarsa qualità dello scannerino che ho acquistato poiché quello professionale di mio fratello è guasto.
Ciao
Stefano