Quota 1700 Monte Madone

Con Pinuccia e Billie andiamo per salire al monte Madone da Mergoscia. Ci siamo già saliti l'anno scorso per la cresta ovest sempre da Mergoscia ma oggi voglio far conoscere la cresta sud ed i vari alpeggi sopra Mergoscia. A noi piace molto Mergoscia , anche se tutto in salita però è un villaggio molto ridente ed indicato per scoprire la primavera con tutti i suoi angoli fioriti e l'esposizione molto solatia. La temperatura è un pò freschina ma salendo non ci si accorge. Il sentiero è largo, ripido ma comodo e con molti scalini (caratteristica di molti percorsi della val Verzasca e val Maggia). Passiamo dai monti Cortoi dalle numerose baite e prati ben tenuti.Poi saliamo per Porchesio anch'esso molto bello. Da qui per sentiero più accidentato e stretto risaliamo le "schegge di Porchesio" ed arriviamo alle misere baite di Redicc. Da qui comincia la cresta sud. Si è alzato un vento freddo (le previsioni davano lo zero altimetrico a 1300 mt). Il sentierino è ormai un'accennata traccia nell'erba, poi salendo ripidamente la cresta a volte diventa sassoso  e sensibilmente più ripido. Nel 2007 ho fatto questo percorso sino alla cima sud e già allora il percorso bianco-blù non era stato scevro di pericoli (mancanza di traccia-ginestre difficili da aggirare-erba scivolosa o secca.......). Pensavo che fosse m igliorato ed invece è peggiorato e forse perchè è poco tempo che non c'è più neve. So che c'è un traverso e con apprensione vedo che dove passava il sentierino c'è stato un franamento....Penso che probabilmente si possa  passare ugualmente od aggirare ma volendo godere della giornata che si sta mettendo al meglio dico a Pinuccia che ritorniamo ed andiamo a prendere il sentierone solito Mergoscia-alpe di Bietri. Pinuccia più coraggiosa di me ( o forse incosciente) vorrebbe proseguire perchè secondo lei mancava poco alla cima (invece mancava più di un ora ed era la parte più scivolosa)....... Torniamo a Redicc e poi a Porchesio dove facciamo la sosta pranzo su un bel prato con anche fontana aperta. Da qui seguiamo le indicazioni per l'alpe di Bietri e dopo aver superato le ultime baite notiamo dei bolli giali sulle piante e sui sassi che salgono (che strano in Svizzera segni gialli....) Seguiamo questa traccia evidentemente aperta recentemente però più si va su e più diventa piccola, obliqua su pendii erbosi ripidissimi e con paglia  e con traversi che obbligano a notevole attenzione: chissà dove và." Pinuccia torniamo che qui non si và da nessuna parte...." Ritorniamo e scendiamo verso Caurga. Trovo una signora ad una baita e ricevo le informazioni di cui avevo temuto. Cioè questa traccia è praticamente lo pseudo sentiero (e che tra l'altro ricordavo di avere percorso 5 anni fa in discesa  trovandolo estremamente malagevole peggio ancora del sentiero sulla cresta) che dall'alpe Rocca in discesa passava dall'alpe Motta e poi arrivava a Porchesio con attraversamenti perigliosi di vari canali e che era stato segnato appunto recentemente. La signora mi confermava che era piuttosto pericoloso. A Caurga bella sosta in basso oltre la cappelletta con il tempo sensibilmente più limpido ed il sole  bel caldo: eravamo ormai più in basso del limite dei 1300 metri. Ripartiti seguendo il sentiero che poi confluiva nel classico sentierone di valle. A Fossei saliamo ancora a Cortoi per poi riprendere il sentiero dell'andata per Mergoscia (deviazione imposta da Pinuccia per raccogliere erbe selvatiche,spinacini ed ortiche......). Così nel cielo limpidissimo e pieno di sole arriviamo a Mergoscia. Prima di partire poi Pinuccia assolutamente non stanca ha voluto provare l'altalena del parco giochi ( e si ad una certa età si torna bambini.........). Nota: l'ora di presa delle foto è solare e non legale.