Zucco Sileggio mt 1373

Previsioni buone.Per mercoledì invece la meteo sembra indicare tempo più variabile se non coperto. Dati gli impegni per giovedì e venerdì è giocoforza andare in montagna oggi martedì. (a posteriori invece il tempo di mercoledì non sembra sia stato male anzi....). E' nevicato domenica e lunedì e  la neve in alto non è ancora assestata e poi la temperatura dovrebbe essere ormai alta e quindi con Pinuccia e Billie si decide per andare vicino a casa e senza neve. La scelta è per lo Zucco Sileggio sopra Mandello, una cima già salita diverse volte da più versanti ed anche una ferratina tanti anni fa. Il punto debole della partenza è il posteggio ed infatti a fatica troviamo un posto libero di fianco alla chiese di Somana. Andiamo per strada a Sonvico e attraversiamo il borgo per poi prendere la classica mulattiera che porta ad Era che è anche una via crucis sino alla chiesa di S.Maria.  Alla prima stazione della via crucis giriamo a sinistra per seguire le segnalazioni del sentiero 17A. Ricordo che il sentiero è molto ripido ed in effetti lo è ancora ovviamente. E' cambiato un poco l'ambiente molto più boscoso rispetto a 20 anni fa circa. Arriviamo ad un baitello in mezzo alla valle con una palina gialla. Si gira a destra ed in forte salita si arriva ad una seconda palina gialla. Ecco in questo punto ricordo benissimo che ci eravamo fermati per una sosta distesi su un bel prato e non c'erano alberi... Oggi invece il prato è molto ridotto e sembra di essere ancora nel bosco: come passa il tempo e come cambia l'ambiente! Da qui inizia il tratto più ripido ed anche un poco scivoloso che porta sul crinale per poi girare sul versante nord. Pensavo di trovare neve invece niente era già sparita nell'arco di mezza giornata: fà caldo. Il sentiero sempre buono anche se più stretto in 20-30 minuti arriva alla grande croce della cima. Panorama magnifico specie sulle Grigne! Non ho trovato traccia del libro di vetta che sapevo esserci. Prima sosta pranzo in cima: è bellissimo anche se spira una leggera brezza freschina ma però è sereno e c'è tanto sole. Scendiamo lungo la cresta verso la bocchetta di Verdascia e visitiamo il bivacco Sforza: è un pò spartano e senza possibilità di pernottamento. A parte i mobili abbastanza belli e sufficienti non c'è altro. Scriviamo sul libro del rifugio (quaderno) le nostre impressioni e subito ripartiamo per la bocchetta. Ricordavo di aver trovato molta paglia sul sentiero ma oggi niente paglia solo a tratti un leggero fango. Dalla bocchetta su comodo sentiero a zigzag scendiamo alla Cà d'Angiolitt con il suo bel cortile pratoso interno. Ampia sosta pranzo e godereccia. Pinuccia ormai sopporta poco il sole e quindi anzichè addormentarci all'aperto (c'era tutto il tempo...) ripartiamo seguendo il sentiero alto della val Meria. Arriviamo alla chiesetta di S.Maria sempre ben tenuta e poi velocemente scendiamo anche perchè sono esaurite le scorte d'acqua e sono preoccupato per Billie. Billie resiste bene sino a Sonvico dove riesce a soddisfare il suo primario bisogno d'acqua alla fontanella in paese (meno male). Da lì in pochi minuti al parcheggio. Revival di una vecchia escursione che però è sempre piacevole ed appagante anche se non siamo come allora andati sino in fondo alla valle alla bocchetta di Prada (peccato ma purtroppo non tutta la famiglia se la sentiva.....). Nota: l'ora di presa delle foto non  è esatta perchè non avevo ancora sistemato l'orologio della fotocamera.