Baita del Lago m.1698: un gioiello tra cielo e lago (LC)


Publiziert von Alberto , 22. Februar 2012 um 15:30.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:19 Februar 2012
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 1275 m
Strecke:Acqua la Freva m.458 [p ] /Robustello - sentiero AF - Sant' Elena di Fontanedo m.603 - Monti Rusico m.743 - sentiero B1 - quota bivio 931 circa - Alpe Prato m.956 - Pian di Formica m.1216/Scoggione Basso - Bancol m.1507 (incrocio con il sentiero ripido n° 3 del Bergamin) - Alpe e Rifugio Scoggione m.1575/1600 (chiuso ma possibilità ritiro chiavi) - seguire le indicazione "direttissima del Legnone EEA" - Ponte del Saggio - Baita del Lago m.1698 al lago Scoggione
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - Lecco - uscita Piona - dirigersi verso Colico - superato il torrente Perlino,prima di entrare nel paese,alla 2 da via (segnaletica) voltare a destra e seguire per Villatico - proseguire diritto sulla via Al Fossato - s'incrocia la via Campione - proseguire diritto per via Fra la Vacca - voltare a sinistra per via Fontanedo - sempre diritto fino ad incrociare la via Chiaro che proviene da sinistra (ponte) per Robustello. Proseguendo diritto,si sale a Fontanedo e ai monti di Rusico (possibilità di parcheggio a quota 730 circa)
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Scoggione (previo ritiro chiavi) - Baita del Lago (sempre aperta)
Kartennummer:Comunità Montana della Valsassina - Valvarrone - Val D' Esino e Rivera / kompass Lago di Como - Lago di Lugano / Parco Orobie Valtellinesi / cns n° 287 Menaggio

Lassù,incastonato sulle pendici del monte Legnone,che fa da sentinella,vegliando sul lago di Como,la Valtellina e la val Chiavenna,ecco apparire una struttura da favola,di cui si sapeva ben poco o nulla,mentre tanto c'è da dire: con orgoglio posso affermare che anche in Italia si posso avere opere intelligenti che competono in fatto di bellezza e armonia con le circostanze,offrendo molto e di più! GRAZIE DI CUORE A VOI TUTTI,COLLABORATORI E VOLONTARI CHE AVETE SAPUTO DARE UNA SECONDA VITA A QUESTO LUOGO,RIPRISTINANDO CON VERA SAPIENZA,UNA VECCHIA BAITA,METTENDOLA A DISPOSIZIONE A CHI VI PASSA!

 

Il pensiero mi assillava: era tempo che mi domandavo cosa avessero costruito nei pressi del monte Legnone,versante nord e avendo visto una relazione di cui ne accennava a malapena,decido che dovevo andare a visionare questo luogo,per darne maggior informazione a coloro che apprezzano questi "nidi d'Aquila".

Mi sento in dovere di dare più possibili informazioni,in modo tale che nessuno abbia da dubitare,ma dopo aver visto immagini "virtuali" andare a vedere di persona ciò che io descrivo,è tutto più fantastico,lasciando timori e incertezze a casa,prendete lo zaino per venire quassù...e ammirare tutto,tanto e molto.

Ve lo dice il "bradipo delle Alpi",capanatt e "ricercatore di queste opere "nuove " che a me,fanno gioire il cuore: ne sono sbalordito ed estasiato,più di quando salgo le rare cime che mi posso permettere.

Io,apprezzo la montagna,in lungo e in largo,in ogni suo contesto,ma quando vedo un "gioiello" che mi può ospitare,non posso che esserne felice,cercando di trasmettere a tutti voi,quello che provo,ovviamente,chi ne apprezza!

 

Con Mauro ci troviamo a Bione alle 7,30,orario elastico e folla al parcheggio: nonostante la mia insistenza,Mauro vuole usare la sua auto,con l'aggiunta della solita frase "se la cosa non mi prende,levo le tende"...ma io,lo sa,sono una garanzia,non "tradisco" e non mento,ne sui tempi e dislivelli...è una nuova avventura,forse non vi arriviamo,però,la mia parte l'ho fatta: ho telefonato e mi sono state date informazioni che mi hanno stimolato a fare questa scoperta,quindi,si parte.

In auto si chiacchera,come se dovessimo fare 300 km.e guarda caso il tempo scorre veloce e....azz@@ l'uscita per Piona ci saluta,ok,usciamo a Colico,poi prendiamo per Piona: leggo la cartina...guardarla è una cosa,leggerla è un'altra,vale a dire,capire cosa e dove bisogna andare.

Percorriamo la strada,uscendo da Colico,cercando i cartelli per Villatico,ma neppure l'ombra,intanto dico a Mauro che probabilmente li hanno messi per chi proviene da Piona.

Torniamo indietro e dico a Mauro,che appena passato il torrente,bisogna prendere a destra (noi abbiamo fatto così,però poco avanti vi sono i cartelli) e con un poco di fortuna,domandiamo a dei locali (così pareva) che ci danno delle informazione un po vaghe.

Riprendiamo a naso e giungiamo ad un cartello dove vendono rustici: qui,bisogna prendere a destra e poi a sinistra mentre noi siamo scesi allo stop,abbiamo preso a destra,salendo per altra strada verso Robustello,dove causa ghiaccio sulla strada,decidiamo di parcheggiare all'acqua la Freva m.458 [p ]

Partiamo alle 8,40 seguendo le indicazioni,abbastanza abbondanti,giungiamo a Fontanedo m.603 (chiesa di S. Anna): qui,se si sale in auto,bisogna prendere a sinistra,la strada asfaltata,dove si perviene ad un sentiero a destra,che abbiamo fatto a scendere,ma senza segnali. Comunque,questa dovrebbe essere la strada che porta a Rusico (poche possibilità di parcheggio,a quota 730 circa dove a monte vi è una casa rossa,sotto vi è un grande prato).

Noi,seguiamo le indicazioni e percorriamo un buon sentiero che sbuca sulla strada,proprio nei pressi della località di Rusico m.743,dove si interseca con la strada asfaltata: da qui,ora sarà tutto sentiero,abbastanza segnalato con segnali su gli alberi,che aiutano in caso di neve a vedere il percorso.

Da questa località è possibile seguire due tipi di percorsi: uno piuttosto erto (fatto nell'ottobre del 2005 con il cai Como "sentiero del Bergamin") e l'altro più chilometrico ma con pendenza morbida...ed è la scelta che abbiamo preferito.

Si giunge al Bivio dove vi è un pascolo a quota 931,poi all'Alpe Prato m.956,si prosegue giungendo all'Alpe Formica m.1216/Scoggione Basso e a Bancol m.1507,bivio dove si interseca con il sentiero del Bergamin.

Da qui il sentiero prende a serpeggiare,prima con lunghi traversi,poi con frequenti tornanti ma sempre con pendenza moderata,fino a quando si sbuca fuori dal bosco a quota 1550,dove la neve cominciava ad avere un altezza "normale" per la quota e l'esposizione,si tratta di 40/60 cm. e le ciaspole erano di aiuto,anche se le abbiamo usate più per rinforzare le spalle.

Giunti al rifugio Scoggione alle 11,53 (a destra vi è la struttura adibita ad alpeggio,aperta ed attrezzata,spartana ma in caso di emergenza ha il necessario) proseguiamo per il successivo rifugio,che pensavo fosse vicino e alla stessa quota dello Scoggione...

Da qui,si diramano molti sentieri costruiti nel 15/18 e una strada militare che si dirama: una collega con l'Alpe Legnone (rifugio in autogestione) e scende a Delebio,l'altra sale alla bocchetta Alta del Legnone m.2340 e scende a Gallino in Valsassina. Questo itinerario ad anello è fattibile dai Bikers (usufruendo il solo treno),prestando attenzione al tratto con il lungo traverso che collega la Bocchetta Alta,con la bocchetta di quota 2299 che guarda la selvaggia valle del Legnone (EST) per quanto ne so,per il tratto che dal rifugio Scoggione sale alla Bocchetta non ho idea in che condizioni si trovi la strada.

Consiglierei per chi non se la sente di effettuarla in un giorno,il pernottamento al rifugio Scoggione,gestito nel periodo estivo.

La nostra meta è poco più su di circa 110 m. che raggiungiamo alle 12,12, dopo ben 1262 m. di dislivello e 3 ore e 30 di cammino: è stata dura ma la soddisfazione è grande!

Mi guardo intorno e capisco quanto deve essere bello quassù in una giornata di sole,sia con neve che senza,un piccolo angolo paradisiaco,dove la mente si svuota dei suoi problemi,dove il pensiero scorre e ragiona su quello che si potrebbe fare passando un fine settimana quassù,in questo "nido d'aquila" recuperato dai cacciatori,volontari che vi hanno messo tempo,fatica e probabilmente denari,per ottenere il recupero della vecchia e antica baita.

Un progetto ardito,fatto e realizzato con criterio (ho visitato molte capanne e posso dare giudizi sul come è strutturata) da mani operose e sapienti.

L'entrata è anticipata da un porticato tipo veranda che ricovera legna da un lato ed evita che la neve ne ostruisca l'ingresso,sopra è fruttato come terrazzo chiuso,con tanto di vetrate panoramiche e apertura nel caso faccia caldo.

Entrando a sinistra sia ha un bellissimo e funzionale camino e un stufa economica con forno annesso,un tavolo lungo (più lungo di quello della Mognone) dove vi possono pranzare almeno 6/7 persone per un totale di 12/14 persone sui lati più lunghi,più 2 a capo tavola,eventualmente altri 3/4

sulla cassapanca robusta e ben fornita di viveri in caso di necessità (cassetta per le offerte sui viveri e aggiungo anche per l'uso della struttura,sia soggiornando che pernottando).

Vi è anche un piccola panca fissa per 2 posti e un tavolino ma mancano gli sgabelli (credo che altri 6/8 sgabelli potrebbero essere utili).

A destra dell'entrata abbiamo la stufa a gas e il lavello e lungo la parete il mobile con il necessario (stoviglie e pentole) avanti vi è la scala che porta alla camera dove vi è la porta dalla quale si accede alla veranda chiusa ma luminosa.

Dal locale soggiorno si accede ad un locale abbastanza grande dal quale si accede al bagno con doccia e alla legnaia principale.

All'esterno vi è la fontana e due tavoli con panchine,poi se vi è la possibilità di grigliate all'esterno,data l'altezza neve,non era possibile constatarlo.

In breve accendo un bel fuoco,noto che Mauro,nonostante sia stanco,pure io,rimane estasiato nel vedere l'interno di questo gioiello,pensando anche lui di fare una due giorni in questo luogo di pace e di bellezza,che offre la possibilità di ascensioni per tutte le gambe (e mani per la direttissima al Legnone).

Ma la sorpresa: ecco che arriva una giovane donna,sola e sorpresa nel vedere che vi sia qualcuno,qui con questo tempo da lupi,ma ben nota che il camino andava e alla grande.

Ella è nativa di Colico ma risiede con la famiglia a Ivrea (ci siamo dimenticati di chiedere il suo nome,pazienza),gli offro la fetta di torta classica al cioccolato,pere e limoncello,poi il liquore alla liquirizia,il tutto molto ben gradito.

Penso che ne sia rimasta sorpresa nel trovare dei personaggi unici come io e Mauro,il quale quando sente che lei al telefono spiega che è in compagnia con due chiaccheroni,Mauro fa il gesto di uno,cioè io,che parlo a ruota libera,segnalando il sito HIKR.ORG dove vi pubblicherò la relazione.

Ci asciughiamo gli abiti,il tempo scorre senza che ci accorgiamo,poi,verso le 13,30 lei decide di scendere,noi resteremo ancora un po,per godere del calore che il camino ci offre.

Poco dopo le 14,30 ci prepariamo per andare verso il punto panoramico dove vediamo la nuova croce dello Scoggione,situata più in basso (raggiungibile più facilmente dalla strada militare che l'aggira,molto probabilmente conduce a delle batterie in caverna.

Durante il conflitto del 15/18 l'esercito ha costruito,strade militari,mulattiere che conducevano ad appostamenti in caverne,trincee,sempre con vista su ampi spazi,quindi,è sicuro che percorrendo questi itinerari,si potrà essere gratificati con scenari e panorami fantastici,anche prima di giungere in cima.

Alle 15,00 ripartiamo per il rientro,mentre qualche fiocchetto di neve svolazza,e giunti al rifugio Alpe Scoggione,curioso un poco le varie strutture: una serve per fare grigliate all'esterno con tanto di forno al coperto,lavoro ben fatto,poi vi è una parte di legnaia,di libero accesso (non vi sono ne scure ne ascia) e la struttura a fianco che probabilmente in estate è ad uso dell'alpigiano,mentre in inverno funge da bivacco.

Riprendiamo la nostra discesa,il dislivello che facciamo è abbastanza veloce e,nonostante prendiamo un vecchio percorso non segnalato,rintracciamo la strada che in breve ci conduce a Fontanedo,poi su strada con ghiaccio oramai smollato in più punti (fortuna vuole) senza l'uso dei ramponi,perveniamo all'auto in 2 ore e 30.
Ho già avuto il piacere di colloquiare con uno dei responsabili: molte idee hanno ancora in mente di realizzare,ma passi da gigante hanno già fatto,avanti così!

Sia a salire che scendere non una goccia d'acqua: siamo stati più che fortunati!

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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Kommentare (8)


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pm1996 hat gesagt: Fantastico
Gesendet am 22. Februar 2012 um 16:39
Un posto Fantastico !!!
Mi ispira per la 2 giorni !
PRENOTATO !

Alberto hat gesagt: RE:Fantastico
Gesendet am 24. Februar 2012 um 15:14
Paolo...quando dico...fantastico...c'è da crederci! Per la due giorni ci stò già pensando...magari domenica con lunedì...che viene,ciaoooo!

pm1996 hat gesagt: RE:Fantastico
Gesendet am 24. Februar 2012 um 15:33
Settimana pross.io non posso,(compleanno Matteo),ma se riesci ad attendere sab.con dom.se fa'...poi ci sentiamo..Ciaoo

Alberto hat gesagt: RE:Fantastico
Gesendet am 25. Februar 2012 um 14:39
Ok,ti posso già dire che: il 9 marzo (venerdì) se confermano lo sciopero io vado,non vedo l'ora poi dal 23 al primo maggio sarò in ferie e se tutto va bene...altre giornate i capanne,ciaoooooo

ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 22. Februar 2012 um 22:22
Bravo Alberto, come diceva quello "Le so tutte", ovviamente vale per te in fatto di capanne.

Ciao

Alberto hat gesagt: RE:
Gesendet am 24. Februar 2012 um 15:16
Ciao Ivan,quando leggo qualcosina di sporadico,indago e scovo,per la gioia di chi vorrà e che ha piacere di fare una gita con molte opportunità...anche quella di fare un pranzo in capanna,ciao!

lisice74 hat gesagt: ero io
Gesendet am 13. Mai 2012 um 09:24
Bradipo la giovane (non più così giovane) si chiama lisa, il baitello del lago è veramente stupendo e la camminata di quel giorno, per me, memorabile. Arrivare e trovare camino acceso e viveri fantasiosi è stata una bella sorpresa. Grazie!

Alberto hat gesagt: RE:ero io
Gesendet am 19. Mai 2012 um 15:58
Mi fa piacere che il caldo tepore che hai trovato sia stato utile, un po meno i due elementi (di cui facevo parte) che hai conosciuto. Come avrai visto vi sono già ritornato ben due volte compreso la due giorni....insomma il posto è fantastico! Ciaoooooo!


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