Piz Cavradi
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Le previsioni per oggi sono ottime, gran sole, assenza di vento. La scelta cade sul Piz Cavradi in Surselva, siamo in nove, ci troviamo come sempre a Gaggiolo ed arriviamo a Campra mentre alle 8 stanno alzando la sbarra che chiude la strada per il Passo del Lucomagno di notte. Alle 9 abbiamo gli sci ai piedi e partiamo da Tschamut in direzione della Camona da Maighels. La partenza è in discesa perchè bisogna abbassarsi fino al ponte di quota 1624 m da qui si segue una stradina innevata che porta al ponte di quota 1754 che attraversa il Rein Anteriur. L'itinerario per il rifugio è segnalato da paline rosso-nere e non presenta difficoltà.
Breve sosta alla capanna poi ripartiamo per fare subito una sosta per montare i coltelli: la neve su questo versante è decisamente dura. In breve su bei pendii superiamo i circa 300 metri che ci separano dalla cima del Piz Cavradi, gran panorama e solo una leggera brezza.
Ci prepariamo e dalla cima ci abbassiamo verso Nord Est, il tratto iniziale è sui 35°, superato questo centinaio di metri più ripidi ci spostiamo verso sinistra per raggiungere la larga cresta NNE denominata Crap Marsch, qui Giorgio fa un gran volo ed accusa dei dolori al ginocchio, fortunatamente nello zaino ho il tutore che , per scaramanzia, mi ero portato, oggi il mio ginocchio non da segni di cedimento per cui Giorgio può indossarlo e con qualche cautela riprendere la discesa. Percorriamo la dorsale sino alla quota di 2000 metri circa per poi abbassarci a sinistra per raggiungere la stradina che proviene dalla diga del Lai de Curnera che seguiamo per circa 200 metri fino ad un evidente taglio sulla destra nella boschina. Da qui con tratti decisamente divertenti ci si abbassa fino a ritrovare le tracce di salita ed al ponte di quota 1624 risalire fino alla strada.
Bella gita senza particolari difficoltà, compiendo un anello e percorrendo tutti i versanti si incontrano normalmente tutti i tipi di neve: dalla primaverile alla polvere, dal ghiaccio alla ventata ma è comunque una gita divertente e con un gran panorama.
Breve sosta alla capanna poi ripartiamo per fare subito una sosta per montare i coltelli: la neve su questo versante è decisamente dura. In breve su bei pendii superiamo i circa 300 metri che ci separano dalla cima del Piz Cavradi, gran panorama e solo una leggera brezza.
Ci prepariamo e dalla cima ci abbassiamo verso Nord Est, il tratto iniziale è sui 35°, superato questo centinaio di metri più ripidi ci spostiamo verso sinistra per raggiungere la larga cresta NNE denominata Crap Marsch, qui Giorgio fa un gran volo ed accusa dei dolori al ginocchio, fortunatamente nello zaino ho il tutore che , per scaramanzia, mi ero portato, oggi il mio ginocchio non da segni di cedimento per cui Giorgio può indossarlo e con qualche cautela riprendere la discesa. Percorriamo la dorsale sino alla quota di 2000 metri circa per poi abbassarci a sinistra per raggiungere la stradina che proviene dalla diga del Lai de Curnera che seguiamo per circa 200 metri fino ad un evidente taglio sulla destra nella boschina. Da qui con tratti decisamente divertenti ci si abbassa fino a ritrovare le tracce di salita ed al ponte di quota 1624 risalire fino alla strada.
Bella gita senza particolari difficoltà, compiendo un anello e percorrendo tutti i versanti si incontrano normalmente tutti i tipi di neve: dalla primaverile alla polvere, dal ghiaccio alla ventata ma è comunque una gita divertente e con un gran panorama.
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