Resegone m.1875
|
||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Grandemago è ammalato e gli altri, anzi ........ le altre ......sono alle prese con impegni familiari.
Io ho trascorso una settimana difficile e quando mi arriva la mail in cui mi comunicano che i progetti per il fine settimana vanno a monte mi sento quasi sollevata!
Trascorro la giornata di sabato cercando di rimettere insieme, almeno nella mia testa, quei frammenti di vita che in questo periodo mi stanno sfuggendo di mano e a chiedermi perchè le cose stanno andando solo dove vogliono loro e non dove voglio io ......
Ma la sera mi sento meglio!
Non so più se sono io oppure Mauro a buttare lì la domanda: "Ma domani non si fa proprio nulla?"
Non abbiamo voglia di alzarci di buon ora, di macinare un sacco di km e neppure di far lavorare troppo la nostra fantasia alla ricerca di un itinerario nuovo, per cui tiriamo fuori dal nostro bagaglio la classica gita "fuori porta", il solito Resegone!
In fondo è, assieme alle Grigne, una delle montagne di casa mia, una di quelle che vedo all'orizzonte nelle limpide giornate di sole ........ ed è una montagna piena di risorse, che si può salire in diversi modi e da diversi versanti.
A me piace raggiungere la sua cima partendo da Morterone.
Ho percorso tante volte questo tracciato, soprattutto in inverno, ma ogni volta è un'esperienza diversa.
Anche oggi!
Forse a causa di questo strano inverno, così parco di neve, ma così generoso di freddo e gelo.
I prati alla partenza sono ricoperti da un sottile, ma resistente strato di ghiaccio, che riusciamo a percorrere grazie a una leggera spolveratina di neve caduta forse nei giorni scorsi.
Non mettiamo i ramponi, per non doverli poi togliere nel bosco, dove però siamo costretti a procedere cercando di appoggiare i piedi sui sassi, sparsi qua e là lungo il sentiero, per evitare il ghiaccio vivo.
Quando arriviamo in prossimità delle Forbesette la quantità di neve aumenta, anche se di poco, e noi ci muoviamo in modo più veloce e sicuro.
Non per molto però .......
Usciti dal bosco decidiamo di calzare i ramponi che ci permettono di raggiungere agevolmente la vetta, dove la poca neve caduta è stata completamente spazzata via dal vento.
E' una giornata limpida e decisamente "calda" rispetto alle precedenti ed è un piacere stare fuori all'aperto senza sentirsi attanagliati dalla morsa del freddo.
Sono le 11:00 e dopo aver toccato la croce di vetta entriamo nel rifugio, incredibilmente deserto.
Durante la discesa verso valle incontriamo altri escursionisti che salgono: ci penseranno loro a riempire il rifugio all'ora di pranzo!
Alle 14:30 siamo già a casa, non succede spesso di concludere così presto le giornate in montagna, ma quest'oggi va bene così ........ ho ancora delle cose da sistemare!
Io ho trascorso una settimana difficile e quando mi arriva la mail in cui mi comunicano che i progetti per il fine settimana vanno a monte mi sento quasi sollevata!
Trascorro la giornata di sabato cercando di rimettere insieme, almeno nella mia testa, quei frammenti di vita che in questo periodo mi stanno sfuggendo di mano e a chiedermi perchè le cose stanno andando solo dove vogliono loro e non dove voglio io ......
Ma la sera mi sento meglio!
Non so più se sono io oppure Mauro a buttare lì la domanda: "Ma domani non si fa proprio nulla?"
Non abbiamo voglia di alzarci di buon ora, di macinare un sacco di km e neppure di far lavorare troppo la nostra fantasia alla ricerca di un itinerario nuovo, per cui tiriamo fuori dal nostro bagaglio la classica gita "fuori porta", il solito Resegone!
In fondo è, assieme alle Grigne, una delle montagne di casa mia, una di quelle che vedo all'orizzonte nelle limpide giornate di sole ........ ed è una montagna piena di risorse, che si può salire in diversi modi e da diversi versanti.
A me piace raggiungere la sua cima partendo da Morterone.
Ho percorso tante volte questo tracciato, soprattutto in inverno, ma ogni volta è un'esperienza diversa.
Anche oggi!
Forse a causa di questo strano inverno, così parco di neve, ma così generoso di freddo e gelo.
I prati alla partenza sono ricoperti da un sottile, ma resistente strato di ghiaccio, che riusciamo a percorrere grazie a una leggera spolveratina di neve caduta forse nei giorni scorsi.
Non mettiamo i ramponi, per non doverli poi togliere nel bosco, dove però siamo costretti a procedere cercando di appoggiare i piedi sui sassi, sparsi qua e là lungo il sentiero, per evitare il ghiaccio vivo.
Quando arriviamo in prossimità delle Forbesette la quantità di neve aumenta, anche se di poco, e noi ci muoviamo in modo più veloce e sicuro.
Non per molto però .......
Usciti dal bosco decidiamo di calzare i ramponi che ci permettono di raggiungere agevolmente la vetta, dove la poca neve caduta è stata completamente spazzata via dal vento.
E' una giornata limpida e decisamente "calda" rispetto alle precedenti ed è un piacere stare fuori all'aperto senza sentirsi attanagliati dalla morsa del freddo.
Sono le 11:00 e dopo aver toccato la croce di vetta entriamo nel rifugio, incredibilmente deserto.
Durante la discesa verso valle incontriamo altri escursionisti che salgono: ci penseranno loro a riempire il rifugio all'ora di pranzo!
Alle 14:30 siamo già a casa, non succede spesso di concludere così presto le giornate in montagna, ma quest'oggi va bene così ........ ho ancora delle cose da sistemare!
Tourengänger:
patripoli

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (6)