Rifugio Azzoni, Resegone
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Si sa che il tempo cura le ferite, fisiche o meno che siano e che più passa più i ricordi e le emozioni svaniscono. Sono passati circa cinque mesi da quella disavventura tra i canali del Resegone, da quel sabato dove sia per sfortuna che per una segnaletica molto blanda (specie in caso di neve), seguimmo una traccia che ci portò a bloccarci nel canalone Caldera.
Allora mi prosimi che in montagna non sarei mai più andato e alla sola vista di una vetta, mi venivano quasi i conati di vomito. Ma la passione è una forza incredibile, è come una cascata che spazza via tutto, paure e brutti ricordi.
Eccomi, in questa giornata dal tempo variabile, fermo al parcheggio di Ballabio a scegliere tra il Resegone e la Grignetta; lei è piena di nuvole e quindi opto per il Resegone, con partenza da Morterone. Stesso tracciato dell' ultima volta. Il tempo è buono, percorro quei 15km tutti a tornanti e arrivo in paese, giro a destra e parcheggio sotto la piazzola dell' elicottero.
Cambio di vestiti e via, diretti verso la boscaglia seguendo il sentiero 16. Mentre salgo affiorano le immagini di quel sabato di Febbraio con tanta neve e tanta voglia di salire in cima. Dopo circa 40' arrivo alla sorgente Forbesette, dove l'altra volta sbagliammo strada: c'era tanta tanta neve ma la traccia era battuta. Di segnavia sugli alberi ce n'erano pochi... davanti alla sorgente, seguimmo a destra lungo una traccia e rincuorati da una segnalazione che però non era quella giusta.
Stavolta tengo il sentiero, vado verso sinistra in direzione dei rif. Tironi-Consoli. Magia, dopo cinque metri ecco le indicazioni per il rif. Azzoni e la cima del Resegone. Bastava poco, bastava fare qualche metro in più nella direzione opposta, maledizione!!!
Ma ora basta, al cartello giusto piego a destra in direzione della vetta, percorro a gran velocità (misto di eccitazione e voglia di rivincita) il lungo tratto nel bosco e sbuco sull'ultimo tratto del sentiero dove, dall'alto, fa capolino la croce sulla Punta Cermenati. Ultimi sforzi! sempre a manetta salgo verso la bocchetta e di li a poco raggiungo il rifugio. Son passate 1h45' dalla partenza da Morterone.
Foto di rito sotto la croce, ma il paesaggio è rovinato dalle nubi che vanno e vengono e solo pochi sprazzi di sole ci vengono regalati in questa partita col Resegone che oggi è finita in parità. Entro e mi rifocillo con un piatto di pasta e del formaggio mentre arrivano altri commensali e ci intratteniamo con quattro parole. Verso le 14 tutti giù dato che il tempo volge al brutto. Ripercorro il sentiero dell' andata e in poco tempo sono alla macchina.
Da allora quando vado in montagna non do più il 100%, ma il 110%, controllo non 2 ma 4 volte le cartine e penso alle mosse da compiere non 2 ma 10 volte.
Barbacan vs Resegone: 1-1
Alla prossima!
Allora mi prosimi che in montagna non sarei mai più andato e alla sola vista di una vetta, mi venivano quasi i conati di vomito. Ma la passione è una forza incredibile, è come una cascata che spazza via tutto, paure e brutti ricordi.
Eccomi, in questa giornata dal tempo variabile, fermo al parcheggio di Ballabio a scegliere tra il Resegone e la Grignetta; lei è piena di nuvole e quindi opto per il Resegone, con partenza da Morterone. Stesso tracciato dell' ultima volta. Il tempo è buono, percorro quei 15km tutti a tornanti e arrivo in paese, giro a destra e parcheggio sotto la piazzola dell' elicottero.
Cambio di vestiti e via, diretti verso la boscaglia seguendo il sentiero 16. Mentre salgo affiorano le immagini di quel sabato di Febbraio con tanta neve e tanta voglia di salire in cima. Dopo circa 40' arrivo alla sorgente Forbesette, dove l'altra volta sbagliammo strada: c'era tanta tanta neve ma la traccia era battuta. Di segnavia sugli alberi ce n'erano pochi... davanti alla sorgente, seguimmo a destra lungo una traccia e rincuorati da una segnalazione che però non era quella giusta.
Stavolta tengo il sentiero, vado verso sinistra in direzione dei rif. Tironi-Consoli. Magia, dopo cinque metri ecco le indicazioni per il rif. Azzoni e la cima del Resegone. Bastava poco, bastava fare qualche metro in più nella direzione opposta, maledizione!!!
Ma ora basta, al cartello giusto piego a destra in direzione della vetta, percorro a gran velocità (misto di eccitazione e voglia di rivincita) il lungo tratto nel bosco e sbuco sull'ultimo tratto del sentiero dove, dall'alto, fa capolino la croce sulla Punta Cermenati. Ultimi sforzi! sempre a manetta salgo verso la bocchetta e di li a poco raggiungo il rifugio. Son passate 1h45' dalla partenza da Morterone.
Foto di rito sotto la croce, ma il paesaggio è rovinato dalle nubi che vanno e vengono e solo pochi sprazzi di sole ci vengono regalati in questa partita col Resegone che oggi è finita in parità. Entro e mi rifocillo con un piatto di pasta e del formaggio mentre arrivano altri commensali e ci intratteniamo con quattro parole. Verso le 14 tutti giù dato che il tempo volge al brutto. Ripercorro il sentiero dell' andata e in poco tempo sono alla macchina.
Da allora quando vado in montagna non do più il 100%, ma il 110%, controllo non 2 ma 4 volte le cartine e penso alle mosse da compiere non 2 ma 10 volte.
Barbacan vs Resegone: 1-1
Alla prossima!
Tourengänger:
Barbacan

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