31 dicembre/ 1 gennaio 2012: festeggiamenti al rifugio Venini


Publiziert von Alberto , 2. Januar 2012 um 11:32.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:31 Dezember 2011
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1:30
Aufstieg: 592 m
Strecke:Alpe Colonno m.1322 - rifugio Boffalora m.1250 - Alpe di Lenno m.1495 - rifugio Venini Cornelio m.1576 - monte di Tremezzo m.1700
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano -Como - Argegno -valle D'intelvi -Castigline D'intelvi -San Fedele D'intelvi - Pigra - alpe di Colonno
Unterkunftmöglichkeiten:Alpe Sala tutto l'anno
Kartennummer:kompass lago di Como lago di Lugano - cns n° 287 Menaggio

Anche questo anno decido di festeggiare l'ultimo al rifugio Venini come lo scorso anno,portando con me una torta...la solita...ma chissà per quale ragione,diversa...

Giunto all'Alpe Colonno,decido di parcheggiare l'auto,mettere le catene per scendere a Boffalora e parcheggiare è più il trambusto che il resto.

Parto e si comincia a camminare sul ghiaccio,che solitamente si trova da questo versante,poi giunto a Boffalora,seguo la strada che sale verso il Venini dove vi giungo nell'ora di pranzo (da Boffalora sono 4 km. ore 1 + altri 20 minuti da Colonno).

Saluto Simone che mi mostra la camera: piccola da 8 posti...ottimo! Dopo essermi cambiato,scendo a pranzare e scambio 4 chiacchere ma fino alle 16,non si vedeva nessuno: saremo in 95,bel numero...Salgo sul crinale per guardare verso l'alto lario e vedo che il rifugio Alp de Volt è aperto,una piccola jeep è parcheggiata nei pressi (è quella del responsabile) poi verso le 16.30 arriva una coppia di giovani che dovevano andare al rifugio Alp de Volt e chiedevano informazioni se meglio in auto o a piedi: non fidandosi visto il probabile fondo ghiacciato decidono per il sentiero,più veloce e sicuro.

Si fa buio e comincio a vedere i fari delle auto che salgono: alcuni si spingono fino alla struttura,altri non si fidano e lasciano l'auto all'Alpe di Lenno e alcuni la lasciano a Boffalora.

Quest'anno partecipano ben 6 piccoli: un neonato,una bimba di circa 2 anni fino ad arrivare ai 10,poi 4 cani (peccato che nessuno abbia portato 4 gatti,la festa sarebbe stata ulteriormente movimentata) ma con sorpresa molti giovani di una 30 na d'anni.

Stando ai bagagli i molti erano escursionisti,ascoltando anche i loro discorsi,confermavano quello che avevo pensato.

La festa comincia con i soliti affettati di salumi,poi per quanto riguarda il resto...a self-service: un pentolone di cervo in salmì,uno di spezzatino con funghi,uno di salamini con verze e verdure a mo di casseuola,un'altro di lenticchie e polenta...ed ecco la lunga coda di affamati in piedi ad attendere...ma il bradipo considera meno stancante attendere stando seduto,infatti quando solo gli ultimi 4 "gatti" si servivano egli si alza e velocemente si serve a sazietà.

Poi la torta e verso le 23,45 il bradipo si defila per fare delle foto esterne attrezzato di cavalletto e per vedere i botti: la serata è limpida e freschina,ma lo spettacolo è stato favoloso.

Persino in zona malpensa e pianura si vedevano i fuochi...che meraviglia...poi volgendo lo sguardo verso Menaggio e l'alto lago,lo spettacolo pirotecnico lasciava sbigottiti coloro che non pensavano di vedere i fuochi dall'altro versante (giustamente: per chi non conosce la zona è difficile immaginare tale scenario).

Poi si rientra e mi accoglie la musica a volume oltre ai decibel che i miei timpani riescono a sopportare,decido di defilarmi e salire in camera per recuperare un po di sonno...e c'è una bimba che piange...che ha vomitato (i bimbi se non li controlli ti fanno disperare oltre la normalità) causa probabile per la botta di freddo presa nel vedere i fuochi,magari poco coperta dato che dentro faceva un bel caldo...quindi ecco che dal "magico" zaino estraggo un paio di tappi per le orecchie e...il silenzio piomba nella stanza.

Ovviamente il gruppo che dormiva nella stessa stanza un pochetto lo sentivo,molto probabilmente la causa era dovuta al vino dato che ridevano alla grande,ma la stanchezza prevale e...ronf,ronf,ronf e...arriva l'alba.

Dopo aver fatto un'ottima e abbondante colazione decido di salire al Tremezzo: non nego che il crinale di cresta era da percorrere con cautela causa ghiaccio,infatti per la discesa decido di prendere il crinale che scende all'alpe di Mezzegra.

Tornato al rifugio preparo i bagagli e saluto,riprendendo la via del ritorno: la giornata dalla temperatura elevata aveva reso il ghiaccio sull'asfalto più "malleabile" che non faceva scivolare come quello del giorno precedente.

Mi sono trovato bene anche questo anno,ringrazio Simone per l'ottima ospitalità e a tutti...BUON ANNO!

Ore: 1,20 fino al rifugio + 0,30 al Tremezzo


Tourengänger: Alberto


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