Anello del Gazzirola (2116 m)
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La giornata non inizia nel migliore dei modi: esco dall'autostrada a Lugano Nord e non solo mi trovo incolonnato nel traffico, ma non vedo nessuna indicazione nè per Valcolla nè per Tesserete quindi non so bene da che parte andare. Finalmente esco dall'ingorgo, decido di seguire per Bellinzona e Taverne e, dopo qualche tentativo sbagliato, trovo la strada giusta.
Parcheggio a Colla, poco dopo la palina che indica l'inizio del sentiero (a quota 1011 mt).
Scendo dall'auto, mi preparo, faccio per scattare la prima foto e scopro che la macchina è scarica e non ho pile di ricambio!
Maledetta macchina preistorica che ancora funziona a pile!
Dopo qualche attimo di scoramento imbocco la scalinata marcata col segnavia e inizio la salita. Incontro subito un altro escursionista e ne approfitto per chiedergli se ha delle pile... incredibile, le ha e gentilmente me le regala!
Rinfrancato riprendo la salita (scattando foto in continuazione...) e raggiungo le bellissime baite di Barchi di Colla.
Da qui seguendo la stradina di terra e ciottoli, tagliando qualche tornante per i prati, arrivo all'Alpe Pietrarossa (0 h 55).
Dopo un breve spuntino riprendo il cammino, seguendo le indicazioni della palina, e imbocco un sentiero finalmente più stretto e divertente, ma comunque facile e ben marcato.
In breve raggiungo il Passo Pozzaiolo (1 h 05), da cui si apre una vista meravigliosa sul Golfo di Locarno e sui 4000 del Sempione e delle Alpi Bernesi.
Ora devo solo seguire la lunga e spettacolare cresta che mi porterà in vetta.
Il panorama man mano che si sale è sempre più bello: alle spalle della Cima Moncucco appaiono anche i massicci del Rosa e del Mischabel!
L'unico elemento di disturbo è il continuo fragore degli spari provenienti dalla sottostante Valle di Serdena, zona di esercitazioni militari.
Con un pò di fatica raggiungo finalmente la vetta del Gazzirola (2 h 10), dove trovo un rimasuglio di neve.
Il panorama dall'altro versante è altrettanto spettacolare, si vedono i gruppi del Badile e del Disgrazia e, un pò più vicini, il Pizzo Tre Signori e le due Grigne.
Spunta anche un minuscolo spicchio di Lago di Como, così dalla vetta sono ben tre i laghi visibili: Verbano, Ceresio e Lario.
In vetta mi raggiunge anche l'escursionista che mi ha dato le pile e così mangio insieme a lui, scambiando quattro chiacchiere.
Non posso però fermarmi troppo, il percorso è ancora lungo e le ore di luce sempre meno...
Raggiungo la grossa croce della cima sud del Gazzirola (ha un nome?) e da qui scendo la lunga cresta fino a San Lucio (3 h 15), seguendo il larghissimo ed evidente sentiero.
Qui ci sono due rifugi (bello quello italiano, bruttino quello svizzero) e una bellissima chiesetta.
Faccio giusto qualche scatto e poi inizio il lungo traverso che mi riporterà all'Alpe Pietrarossa.
Questo tratto offre un bel panorama sulla sottostante Valcolla e sul Sottoceneri (oggi coperto dalla foschia), ma è davvero interminabile.
Saranno i 1100 mt di dislivello nelle gambe o sarà il sole a picco in testa da ormai diverse ore, ma nel tratto teoricamente più facile inizio ad arrancare e sono costretto a una pausa per bere, mangiare qualcosa, e inzupparmi la testa sotto un fresca cascatella.
Inoltre il sentiero non è del tutto pianeggiante, ma è un continuo saliscendi.
Per fortuna mi riprendo in fretta e di buon passo raggiungo l'Alpe Pietrarossa (4 h 30), dove mi concedo un'altra veloce pausa.
Dall'Alpe, seguendo in parte la stradina dell'andata e in parte tagliando liberamente per gli ampi prati, raggiungo i Barchi di Colla prima e l'abitato di Colla poi (5 h 15).
Arrivato a casa mi aspetta una brutta sorpresa: la macchina fotografica ha dato i numeri e quasi tutte le foto sono da cancellare... per fortuna qualcuna decente è venuta!
Escursione spettacolare dal punto di vista del panorama, i lunghi tratti in cresta sono poi una meraviglia.
Non mi ha entusiasmato invece l'ambiente circostante, un pò monotono: prati, prati e ancora prati...
I sentieri sono sempre facili e ben indicati. In alcuni tratti (dal Passo Pozzaiolo al Gazzirola e poi fino a San Lucio) i segnavia spariscono ma il sentiero è sempre evidente!
Parcheggio a Colla, poco dopo la palina che indica l'inizio del sentiero (a quota 1011 mt).
Scendo dall'auto, mi preparo, faccio per scattare la prima foto e scopro che la macchina è scarica e non ho pile di ricambio!
Maledetta macchina preistorica che ancora funziona a pile!
Dopo qualche attimo di scoramento imbocco la scalinata marcata col segnavia e inizio la salita. Incontro subito un altro escursionista e ne approfitto per chiedergli se ha delle pile... incredibile, le ha e gentilmente me le regala!
Rinfrancato riprendo la salita (scattando foto in continuazione...) e raggiungo le bellissime baite di Barchi di Colla.
Da qui seguendo la stradina di terra e ciottoli, tagliando qualche tornante per i prati, arrivo all'Alpe Pietrarossa (0 h 55).
Dopo un breve spuntino riprendo il cammino, seguendo le indicazioni della palina, e imbocco un sentiero finalmente più stretto e divertente, ma comunque facile e ben marcato.
In breve raggiungo il Passo Pozzaiolo (1 h 05), da cui si apre una vista meravigliosa sul Golfo di Locarno e sui 4000 del Sempione e delle Alpi Bernesi.
Ora devo solo seguire la lunga e spettacolare cresta che mi porterà in vetta.
Il panorama man mano che si sale è sempre più bello: alle spalle della Cima Moncucco appaiono anche i massicci del Rosa e del Mischabel!
L'unico elemento di disturbo è il continuo fragore degli spari provenienti dalla sottostante Valle di Serdena, zona di esercitazioni militari.
Con un pò di fatica raggiungo finalmente la vetta del Gazzirola (2 h 10), dove trovo un rimasuglio di neve.
Il panorama dall'altro versante è altrettanto spettacolare, si vedono i gruppi del Badile e del Disgrazia e, un pò più vicini, il Pizzo Tre Signori e le due Grigne.
Spunta anche un minuscolo spicchio di Lago di Como, così dalla vetta sono ben tre i laghi visibili: Verbano, Ceresio e Lario.
In vetta mi raggiunge anche l'escursionista che mi ha dato le pile e così mangio insieme a lui, scambiando quattro chiacchiere.
Non posso però fermarmi troppo, il percorso è ancora lungo e le ore di luce sempre meno...
Raggiungo la grossa croce della cima sud del Gazzirola (ha un nome?) e da qui scendo la lunga cresta fino a San Lucio (3 h 15), seguendo il larghissimo ed evidente sentiero.
Qui ci sono due rifugi (bello quello italiano, bruttino quello svizzero) e una bellissima chiesetta.
Faccio giusto qualche scatto e poi inizio il lungo traverso che mi riporterà all'Alpe Pietrarossa.
Questo tratto offre un bel panorama sulla sottostante Valcolla e sul Sottoceneri (oggi coperto dalla foschia), ma è davvero interminabile.
Saranno i 1100 mt di dislivello nelle gambe o sarà il sole a picco in testa da ormai diverse ore, ma nel tratto teoricamente più facile inizio ad arrancare e sono costretto a una pausa per bere, mangiare qualcosa, e inzupparmi la testa sotto un fresca cascatella.
Inoltre il sentiero non è del tutto pianeggiante, ma è un continuo saliscendi.
Per fortuna mi riprendo in fretta e di buon passo raggiungo l'Alpe Pietrarossa (4 h 30), dove mi concedo un'altra veloce pausa.
Dall'Alpe, seguendo in parte la stradina dell'andata e in parte tagliando liberamente per gli ampi prati, raggiungo i Barchi di Colla prima e l'abitato di Colla poi (5 h 15).
Arrivato a casa mi aspetta una brutta sorpresa: la macchina fotografica ha dato i numeri e quasi tutte le foto sono da cancellare... per fortuna qualcuna decente è venuta!
Escursione spettacolare dal punto di vista del panorama, i lunghi tratti in cresta sono poi una meraviglia.
Non mi ha entusiasmato invece l'ambiente circostante, un pò monotono: prati, prati e ancora prati...
I sentieri sono sempre facili e ben indicati. In alcuni tratti (dal Passo Pozzaiolo al Gazzirola e poi fino a San Lucio) i segnavia spariscono ma il sentiero è sempre evidente!
Tourengänger:
peter86

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Kommentare (6)