Monte Gambarogno mt 1734

Siamo nel pieno dell'estate di S.Martino.Decido con solo Billie di andare in val Veddasca poichè da tempo volevo visitare il versante sud del Gambarogno anche perchè dalla cartina avevo notato che c'era un bel percorso quasi interamente in cresta. La strada della Val Veddasca è piuttosto stretta e malagevole. Consiglio di percorrere la SP 5 dir verso il lago Delio e poi al bivio segnalato andare verso la Forcora: è nettamente meglio perchè la strada è più larga e scorrevole e ben tenuta ( non si consideri il grande cartello che c'è alla Forcora  "strada stretta senza parapetti su precipizi": i guard-rail ci sono sempre e  la strada è meno stretta che la SP 5 Veddasca. Penso che non abbiano ancora tolto il cartello). Alla Forcora (2 abitanti residenti che è la famiglia gestrice del bar Sciovia) ampio parcheggio gratuito (non conosco la situazione invernale). Lascio l'auto e prendo il sentiero ripido che rimonta la cresta boscosa del monte Sirti. Successivamente stando sempre in cresta l'andamento è pianeggiante od a brevi saliscendi in un bel ambiente montano. Arrivo al passo di Fontana Rossa e poi salgo lungo il sassoso sentierone fino al bivio per il Corbaro. Ora sono totalmente all'aperto ed il panorama è incantevole anche per la giornata meravigliosa. Sul Corbaro c'è un'estetica croce ma non il libro di vetta.  Percorro la breve crestina del Corbaro ed al bivio successivo salgo al Covreto. Bella croce e scrivo o meglio tento di scrivere qualcosa sul libro di vetta ma la penna scrive a stento. Panorama ancora più pregevole. Dal Covreto scendo la cresta nord ed in breve sono sul Paglione da cui poi scendo attraverso una faggeta con pochi pini e lungo un sentiero abbastanza ripido. Arrivo alla chiesetta di S.Anna con annesso un piccolo rifugio con dormitorio per una ventina di posti. Il sito è ameno ed ombroso. Dalla chiesetta seguo per l'alpe Cedullo (10 minuti) e da qui comincio l'ascesa verso il Gambarogno. Sentiero comodo, non faticoso dapprima nella faggeta e poi allo scoperto con lunghi e dolci zig-zag fino ad immettersi nel versante nord. Vedo a sinistra una bella croce e pensavo che fosse la vetta (strano più bassa del punto culminante.....) ed invece un cartello mi indica la cima a destra appena sopra l'ultima casermetta chiusa. Salendo ho visto quattro persone che salivano direttamente lungo la cresta dei Sassi Gialli e li ritrovo in cima: sono due ragazzi ed una ragazza di Milano ed un ragazzo di Varese. Sono molto cordiali e la compagnia è ottima. Gentilmente mi offrono un dolcetto e brindiamo a base di prosecco (questa si che è vita) in pieno sole ed allegria. Poi loro scendono dal percorso da me effettuato in salita mentre io mi attardo ancora un poco e poi riparto. La discesa è veramente da godere: sempre su comodi sentieri e su è giù lungo le varie crestine. Piano piano arriva il tramonto ma per me non c'è problema avendo ben due pile frontali.Non ce ne sarà bisogno perchè giungo alla Forcora proprio quando inizia il buio.Ripeto è la prima volta che vedo il Gambarogno  e mi è piaciuto. E' una classica gita panoramica di fine autunno prima che cominci a nevicare. Penso che sia un'escursione oltremodo piacevole anche d'inverno con le ciaspole! Contentissima è stata Billie che ha mangiato di tutto di più offerto dai 4 ragazzi e dal bar Sciovia però il giorno dopo non è stata tanto bene.