Sasso Gordona

Cerchiamo quindi un percorso tranquillo con qualche difficoltà finale per capire se è in grado di affrontare anche un breve tratto attrezzato. Scegliamo quindi il sasso Gordona. Fino al rifugio Prabello il percorso è agevole, per salire alla vetta c'è un ripido sentiero, più impegnativo, dove alcune catene aiutano la progressione. In caso di problemi abbiamo quindi la possibilità di rinunciare alla cima senza compromettere il resto dell'escursione.

Partiamo dal cimitero di Cabbio imboccando la casereccia che porta a Gaggio (869 m) dove c'è una piccola chiesa dedicata a Sant'Antonio.

Arrivati alla chiesa proseguiamo addentrandoci nela pineta, in breve arriviamo ad un bivio non segnalato. Prendendo la direzione a sinistra risaliamo a Laorina (980 m) dove ci immettiamo sul percorso segnalato. Da qui in breve si arriva alla sella tra Dosso d'Arla e Piancabella (1153 m), primo punto panoramico.

Dalla sella evitiamo il sentiero che scende a sinistra all'alpe, quello a destra che raggiunge direttamente il Prabello e imbocchiamo al centro la traccia non segnalata che seguendo la costa porta al Poncione di Cabbio. Superiamo un cippo di confine, a quota 1239, ed in breve siamo sul cocuzzolo del monte (1263,4 m), da cui si gode di un'ampia vista, proprio di fronte al Sasso Gordona. Seguendo il filo di cresta si raggiunge in breve il rifugio Prabello (1201 m).

Dal rifugio proseguiamo sempre sulla costa verso il Sasso Gordona seguendo il ripido sentiero che attraversa le trincee della linea Cadorna. Aiutati da qualche catena arriviamo in breve sulla cima del Sasso (1410 m).

Per la discesa cambiamo versante. Dalla croce di vetta parte un sentiero che scende a tornanti. Qualcha catena aiuta a superare le roccette iniziali, si incontrano di nuovo le trincee e le postazioni della linea Cadorna. Deviando dal sentiero principale si arriva anche all'imbocco di una galleria scavata poco al di sotto della vetta.

Visitate le fortificazioni proseguiamo in discesa fino alla fine del tratto roccioso. Qui il sentiero si divide: a sinistra è possibile proseguire verso la colma di Binate, il rifugio Murelli e il Bugone, a destra si torna verso la Svizzera sulla costa che scende verso l'alpe Corno e la valle della Crotta. Scegliamo questa direzione, il sentiero prosegue a mezza costa in un ambiente reso suggestivo dai colori autunnali e dalle nebbie. L'ultimo tratto di traversata è reso difficoltoso dalle piante di nocciolo che stanno crescendo sul sentiero.

Raggiunta la costa di discesa vediamo di nuovo il rifugio Prabello ed il Poncione di Cabbio, il sentiero torna ad essere agevole e scende gradualmente lungo pascoli e boschi ariosi verso i monti Corno (1100 m). Raggiunte le cascine diroccate dei monti si rientra definitivamente nel bosco, a quota 998 si attraversa di nuovo il confine di stato e si raggiungono le baite recentemente ristrutturate del'alpe del Corno (918 m). Ultimo tratto di discesa nel luminoso bosco di Rema, caratteristico per la prevalenza di alberi di Ontano Nero con i fusti ricoperti di licheni e muschi.

Al termine della disccesa si trova un segnavia, a sinistra si prosegue verso Bruzella, a destra verso Uggine e Cabbio.

Rimane solo da guadare un torrente a quota 660 prima di risalire a Piazzò (703 m) dove troviamo l'ultimo bivio. A Destra si risale ad Arla, a sinistra si scende a Uggine (681 m) per poi proseguire lungo una strada asfaltata verso Cabbio.