Monte Segor (2097 m)
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Percorso ad anello con partenza dall’Alpe di Serdena, toccando due cime: il Monte Segor e il Gazzirola.
Brutta bestia la nebbia! Così, nella giornata degli “Indignados”, anch’io mi arrabbio, prima di tutto con me stesso, per aver sbagliato il percorso, e un pochino anche con i responsabili della segnaletica, che non hanno indicato con la necessaria efficacia il sentiero per la Bocchetta di Revolte. Facilissimo, con la nebbia fitta, perdere la retta via.
Inizio dell’escursione: ore 8:20
Fine dell’escursione: ore 13:00
Temperatura alla partenza: 4°C
Temperatura al rientro: 8°C
Esco dall’Autostrada A2 a Rivera e imbocco la strada cantonale in direzione sud. Da Bironico risalgo la Val d’Isone, passando dalle località di Medeglia e Isone.
Circa 120 m dopo la chiesa di Isone, svolto a destra imboccando una stradina che scende verso il ponte sul Vedeggio. In circa 10 km la bella strada asfaltata porta all’Alpe di Serdena, attraversando una zona, che nei giorni feriali è riservata alle esercitazioni militari (Piazza d’Armi di Isone).
La strada risale il versante orografico sinistro della Val Serdena, attraversando splendidi boschi di faggi e larici, oggi molto visitati da cercatori di funghi.
Parto alle 8:20 dall’Alpe di Serdena con una temperatura di 4°C e un’umidità relativa del 90%.
Calzo un paio di scarponi nuovi di pacca, ancora intonsi. Vado sul sicuro: è più o meno lo stesso modello di quelli precedenti, con l’aggiunta della fodera in Gore-Tex.
Sul piazzale dell’alpeggio non ci sono che quattro auto, tutti gli altri automobilisti si sono fermati a quote inferiori per cercare funghi.
Seguo il sentiero che sale in direzione est, verso la sella che permette di raggiungere il Camoghè. A quota 1700 m, raggiunto un terrazzo, perdo la traccia. La nebbia mi impedisce di orientarmi. Continuo in direzione est, sfruttando qualche pesta di pecore. In alcuni tratti sono costretto, a malincuore, a camminare su fusti di ginepro strisciante o di rododendri. Dopo vari cambiamenti di rotta, arrivo ad una cresta con una quota superiore ai 2000 m: la Bocchetta di Revolte dev’essere più in basso. Alle 10, finalmente la raggiungo. La visibilità è assai ridotta. Dalla Valmaggina sale ripetutamente il bramito di un cervo.
Ripongo i bastoncini nello zaino e affronto la cresta in direzione del Monte Segor. È l’unico tratto dell’escursione a cui attribuisco, con le condizioni odierne, un T3+. Il freddo e l’umidità rendono la roccia scivolosa; inoltre, la nebbia impedisce di avere una corretta percezione delle zone esposte. Presumo che, con il sole e il caldo, il sentiero sarebbe percorribile senza alcun problema.
Raggiunto il confine italo - svizzero, all’inizio della Valle Segor, un’occhiata di sole permette una migliore visibilità. In pochi minuti risalgo il facile crinale terminale fino al Monte Segor (2097 m). Sul cocuzzolo erboso c’è unicamente un cippo di confine di stato, risalente al 1925.
Sono a metà strada tra la Vetta del Vallone (2135 m) e il Gazzirola (2116 m). Visto che la prima è coperta dalla nebbia, maturo l’idea di compiere il circuito, che di fatto ho percorso.
Il Gazzirola è a circa 660 m di distanza, lungo un facile sentiero, con modesta pendenza.
Ore 11.15: Gazzirola (2116 m) geschafft!

L’omino di pietra non contiene il libro di vetta.
I ricami di ghiaccio che lo ricoprono gli conferiscono un aspetto artistico molto piacevole.
Per la prima volta affronto la discesa lungo la cresta WSW, quella che permette di arrivare al Monte Bar e al Caval Drossa. La percorro fino a quota 1630 m, quindi l’abbandono per ritornare in Val di Serdena, passando dall’Alpe Matro (1521 m). Dall’alpeggio, un ampio sentiero scende attraversando un bellissimo lariceto fino a ricongiungersi con la stradina asfaltata, 700 m sotto l’Alpe di Serdena.
Bellissimo circuito, guastato solo in parte dalla nebbia!
La cresta tra la Bocchetta di Revolte e il Monte Segor non è adatta a tutta la famiglia!
Tempo di salita: 2 h 55 min (fino al Gazzirola; pause e “pascolate” comprese)
Tempo totale: 4 h 40 min
Tempi parziali
Alpe di Serdena (1447 m) – Bocchetta di Revolte (1981 m): 1 h 40 min
Bocchetta di Revolte (1981 m) – Monte Segor (2097 m): 50 min
Monte Segor (2097 m) – Gazzirola (2116 m): 25 min
Gazzirola (2116 m) – Passo di Pozzaiolo (1718 m): 45 min
Passo di Pozzaiolo (1718 m) – Alpe Matro (1521 m): 35 min
Alpe Matro (1521 m) – Alpe di Serdena (1447 m): 25 min
Dislivello in salita: 788 m
Sviluppo complessivo: 9,5 km
Difficoltà: T3+ (cresta tra la Bocchetta di Revolte e il Monte Segor)
Coordinate Monte Segor: 726.770 / 109.070
Coordinate Gazzirola: 726.290 / 108.675
Libro di vetta: no
Copertura della rete cellulare: buona sulla cresta, ma zone d’ombra nella Val Serdena

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