Cima Mattaroni (2236 m) e Cima del Tirone (2203 m)
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Dal parcheggio di San Bernardo prendo il sentiero ben indicato per il Rifugio Gattascosa. Dopo pochi minuti opto per una breve deviazione a sinistra del sentiero principale per vedere il Lago di Arza, che in realtà è un minuscolo stagnetto.
Tornato sul sentiero principale, raggiungo senza difficoltà il Lago di Ragozza e il rifugio Gattascosa (1 h 10).
La giornata è meravigliosa, e l‘ambiente intorno è di un verde intenso davvero spettacolare!
A sinistra del Rifugio Gattascosa si sale seguendo le indicazioni per l’omonima Bocchetta. Il sentiero inizia a farsi piuttosto ripido e, nell’ultimo tratto, non evidentissimo. Comunque i segnavia ci sono e la meta è ben visibile, solo che per arrivarci devo aggirare sulla destra un grosso e ripido nevaio che ne preclude l’accesso.
Dalla Bocchetta di Gattascosa (1 h 35) si apre una vista meravigliosa sul trittico del Sempione (da sinistra a destra Weissmies, Lagginhorn e Fletschhorn).
Per raggiungere la Cima Mattaroni prendo una piccola traccia sulla destra, riconoscibile grazie a qualche segnavia, altrimenti si può salire liberamente per pratoni.
Dopo aver incontrato una bella marmotta, raggiungo senza difficoltà la cima (1 h 50) e mi godo il fantastico panorama circostante.
Oltre al Trittico del Sempione, ora si vede anche la Zwischbergental, il Seehorn e il Monte Leone col suo sempre spettacolare ghiacciaio. Anche dall’altra parte il panorama sui pascoli e i boschi dell’alta Val Bognanco non è da meno!
Dalla Cima Mattaroni è già ben visibile la meta successiva, la Cima del Tirone. Per raggiungerla si segue il sentierino che scende di quache decina di metri fino a una piccola sella (2160 m circa), da cui, in cresta, si risale fino alla Cima (2 h 10).
Il sentiero non presenta difficoltà, bisogna solo prestare attenzione perché dal lato svizzero la cresta è piuttosto strapiombante, mentre dal lato ossolano è molto dolce. Il sentiero per fortuna si tiene qualche metro a destra, dalla parte del lato italiano.
La discesa dal Tirone al Passo del Monscera è breve ma piuttosto ripida e scoscesa.
Arrivati al Passo (2 h 30) e all’omonimo Lago prendo il comodo sentiero sulla destra che mi riporta al Rifugio Gattascosa (2 h 50), dove mi fermo per un buon pranzo.
Da qui ritorno a San Bernardo per lo stesso percorso dell’andata (4 h 00).
Escursione piuttosto breve e dal dislivello contenuto, ma assolutamente gratificante, in quanto le due modeste vette e la breve cresta godono di un magnifico panorama!
Inoltre l’ambiente della Val Bognanco è sempre meraviglioso, coi suoi lariceti, le distese di rododendri, le torbiere e gli ampi pascoli.
Sentieri sempre facili e ben segnalati, eccetto nel tratto tra la Bocchetta di Gattascosa e la Cima Mattaroni, dove è comunque impossibile sbagliare.
Tornato sul sentiero principale, raggiungo senza difficoltà il Lago di Ragozza e il rifugio Gattascosa (1 h 10).
La giornata è meravigliosa, e l‘ambiente intorno è di un verde intenso davvero spettacolare!
A sinistra del Rifugio Gattascosa si sale seguendo le indicazioni per l’omonima Bocchetta. Il sentiero inizia a farsi piuttosto ripido e, nell’ultimo tratto, non evidentissimo. Comunque i segnavia ci sono e la meta è ben visibile, solo che per arrivarci devo aggirare sulla destra un grosso e ripido nevaio che ne preclude l’accesso.
Dalla Bocchetta di Gattascosa (1 h 35) si apre una vista meravigliosa sul trittico del Sempione (da sinistra a destra Weissmies, Lagginhorn e Fletschhorn).
Per raggiungere la Cima Mattaroni prendo una piccola traccia sulla destra, riconoscibile grazie a qualche segnavia, altrimenti si può salire liberamente per pratoni.
Dopo aver incontrato una bella marmotta, raggiungo senza difficoltà la cima (1 h 50) e mi godo il fantastico panorama circostante.
Oltre al Trittico del Sempione, ora si vede anche la Zwischbergental, il Seehorn e il Monte Leone col suo sempre spettacolare ghiacciaio. Anche dall’altra parte il panorama sui pascoli e i boschi dell’alta Val Bognanco non è da meno!
Dalla Cima Mattaroni è già ben visibile la meta successiva, la Cima del Tirone. Per raggiungerla si segue il sentierino che scende di quache decina di metri fino a una piccola sella (2160 m circa), da cui, in cresta, si risale fino alla Cima (2 h 10).
Il sentiero non presenta difficoltà, bisogna solo prestare attenzione perché dal lato svizzero la cresta è piuttosto strapiombante, mentre dal lato ossolano è molto dolce. Il sentiero per fortuna si tiene qualche metro a destra, dalla parte del lato italiano.
La discesa dal Tirone al Passo del Monscera è breve ma piuttosto ripida e scoscesa.
Arrivati al Passo (2 h 30) e all’omonimo Lago prendo il comodo sentiero sulla destra che mi riporta al Rifugio Gattascosa (2 h 50), dove mi fermo per un buon pranzo.
Da qui ritorno a San Bernardo per lo stesso percorso dell’andata (4 h 00).
Escursione piuttosto breve e dal dislivello contenuto, ma assolutamente gratificante, in quanto le due modeste vette e la breve cresta godono di un magnifico panorama!
Inoltre l’ambiente della Val Bognanco è sempre meraviglioso, coi suoi lariceti, le distese di rododendri, le torbiere e gli ampi pascoli.
Sentieri sempre facili e ben segnalati, eccetto nel tratto tra la Bocchetta di Gattascosa e la Cima Mattaroni, dove è comunque impossibile sbagliare.
Tourengänger:
peter86

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