Pass di Passit e Alp da Confin


Publiziert von peter86 , 14. Oktober 2011 um 12:38.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Misox
Tour Datum:12 Juni 2011
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   Gruppo Arbeola-Molera   Gruppo Zapporthorn 
Zeitbedarf: 5:15
Aufstieg: 690 m
Abstieg: 690 m
Strecke:San Bernardino (1608 m) - Pass di Passit (2082 m) - Alp da Confin (2275 m) - Confin Basso (1953 m) - San Bernardino (1608 m)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano autostrada per Chiasso, Bellinzona, San Bernardino. Uscire a San Bernardino (ultima uscita prima del tunnel) e parcheggiare l'auto nell'ampio parcheggio sotto all'ostello

Lasciata l’auto nel parcheggio sotto l’ostello, ci incamminiamo sulla stradina asfaltata che in breve attraversa il torrente e  sbuca dove c’è il baracchino per i ticket della pista da fondo.
I cartelli, sia al parcheggio che alla casetta dei ticket, sono chiari e sbagliarsi è impossibile.
Il primo tratto si svolge pressochè in piano, sulla sterrata che dal paese porta al Lago d’Isola e lo costeggia, rimanendo qualche decina di metri più alta rispetto al bel bacino artificiale.
Finalmente, dopo circa mezzora di cammino, incontriamo il bivio per l’Alp d’Ocola e il Passo Passit e iniziamo a salire in modo deciso nel bosco di abeti.
Poco dopo il sentiero spiana nuovamente e fino all’Alp d’Ocola alterna brevi strappi ripidi a lunghi falsopiani.
All’Alpe (1 h 05) si esce dal bosco e si entra in una distesa di rododendri, e le pendenze iniziano nuovamente a farsi più dure, anche se non impossibili.
Il sentiero diventa meno evidente, e lo sarà per quasi tutta l’escursione. Bisogna prestare molta attenzione ai segnavia, che comunque sono frequenti e ben visibili, in quanto ridipinti da poco.
Raggiungiamo senza difficoltà il Passo (1 h 45), dove ammiriamo i due bellissimi laghetti e le cime della Fopela e del Piz Arbeola.
A causa del vento gelido e della totale assenza di sole decidiamo di ripartire quasi subito e seguiamo le indicazioni per Confin Basso, dato che non ne troviamo per l’Alp da Confin.
E’ questo l’ultimo tratto di salita piuttosto ripida, ma la vista sui due laghetti sottostanti è talmente meravigliosa da non far sentire la fatica!
Sempre facendo attenzione ai segnavia, raggiungiamo una selletta dove si apre il panorama sulla parte finale della Val Mesolcina, con il Passo San Bernardino e tutte le cime circostanti. In particolare ci si stagliano davanti le vette rocciose del Piz de Mucia e del Piz de Confin.
Poco dopo incontriamo una palina che indica la nostra meta, l’Alp da Confin. Se si è stanchi si può seguire invece il sentiero principale per Confin Basso, in tal caso si risparmia più di un’ora di cammino ma si perde uno dei luoghi più suggestivi della gita!
La salita si fa ora molto più blanda e raggiungiamo in breve il vasto pianoro dell’Alp da Confin (2 h 25), costellato di una miriade di laghetti, alcuni microscopici, altri di più vaste dimensioni, e di piccoli nevaietti.
Da qui si percorre tutto il pianoro fino a raggiungere la casettina dello skilift (2 h 45), che è anche il punto più alto dell’escursione, 2295 mt.
Il primo tratto di discesa è piuttosto ripido, ma dopo pochi minuti spiana e si perde quota molto lentamente. Il sentiero scende proprio a ridosso della maestosa cresta rocciosa del Piz de Confin.
E’ questo forse il punto in cui bisogna prestare la maggiore attenzione ai segnavia, perché il sentiero in certi tratti è praticamente inesistente.
Raggiunta la brutta stazione degli impianti di risalita di Confin Basso (3 h 45), attraversiamo il torrente sull’evidente ponticello e ritroviamo il nostro segnavia (bianco-rosso-bianco).
Poco dopo incrociamo il bivio che scende dalla selletta sopra il Passo Passit, ovviamente lo ignoriamo, e svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per San Bernardino.
La discesa, come il primo tratto di salita, si svolge nel bosco e presenta lunghi falsiapiani, per cui le ginocchia ringraziano, ma si perde quota con grande lentezza.
Il bosco, prima di larici e poi di abeti, non è mai eccessivamente fitto, e lascia intravedere meravigliosi scorci sul Piz Uccello e sulla Val Vignun.
In fondo alla discesa si sbuca su una delle tante stradine sterrate che percorrono i boschi tra il paese e il Lago d’Isola. Arrivati a una casetta con una fontana incontriamo un bivio, dove San Bernardino è indicato sia dritto che a destra.
Noi giriamo a destra e si rivela un grave errore: la macchina è proprio lì sotto di noi (la vediamo), ma non possiamo raggiungerla perché c’è l’autostrada in mezzo!
Quindi siamo costretti a tornare quasi fino a Lago d’Isola e a riprendere la stradina fatta all’andata, allungando di almeno venti minuti (5 h 15). Se al bivio invece fossimo andati dritti saremmo sbucati alla partenza degli impianti di risalita, da cui percorrendo la strada asfaltata saremmo scesi al parcheggio in pochi minuti.
 
Escursione molto varia, in cui si attraversano diversi tipi di ambienti e si gode sempre di un bel panorama.
Il dislivello modesto e la salita sempre piuttosto blanda permettono di camminare godendosi al meglio i luoghi che si attraversano.
Bisogna solo sapersi orientare nei tratti in cui il sentiero è poco evidente.

Tourengänger: peter86, laura1961
Communities: Hikr in italiano


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